07 Ottobre 2016

Vicenza, Palazzo Chiericati

PALAZZO CHIERICATI. UN MUSEO PER LA CITTÀ, LA CITTÀ IN UN MUSEO

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Comunicato Stampa

Al Chiericati, Palazzo capolavoro di Palladio sede del museo civico,
completato il nuovo allestimento nell’Ala Novecentesca.
La grande “macchina delle emozioni” apre il 7 ottobre
Tra le sorprese per vicentini e visitatori,
la “ricostruzione” della chiesa di San Bartolomeo

Dal 7 ottobre Palazzo Chiericati si offre a vicentini e visitatori con spazi espositivi completamente rinnovati e significativamente ampliati. Così sette secoli di arte si possono nuovamente ammirare negli spazi monumentali immaginati da Palladio, in una lettura contemporanea e dalle numerose chiavi interpretative, affiancandosi alla pittura e scultura le arti applicate e collezioni del tutto inusuali e di rara eccezionalità.

I capolavori patrimonio dei Civici Musei (che vantano una collezione pari a 25 pezzi, di cui 4.500 opere pittoriche e scultoree) sono infatti offerti al visitatore in una ottica museografica assolutamente innovativa.
“Valga l’esempio delle grandi pale d’altare e delle cornici lignee compiute per la soppressa chiesa di San Bartolomeo, qui riallestite in un ambiente che restituisce la suggestione degli spazi originari e il rapporto con gli altari lapidei di oltre cinque metri che ammantavano le creazioni di Bartolomeo Montagna, iniziatore e magistrale interprete del Rinascimento vicentino. E, accanto a lui, degli altri vicentini, artisti di notevolissimo livello: una chiesa restituita in un museo”
“Così come un altro ambiente di amplissime proporzioni accoglie ora insieme i sette lunettoni civici di Carpioni, Maffei e Jacopo Bassano nel loro racconto della Serenissima Repubblica in dialogo con i territori di terraferma”, racconta
Giovanni Carlo Federico Villa, che dei Civici Musei di Vicenza è il referente scientifico.
Ad affiancare il professor Villa in questo grande intervento, sono stati l’architetto Emilio Alberti e il professore Mauro Zocchetta, responsabili rispettivamente della direzione tecnica e del progetto esecutivo dell’allestimento, come stabilito dalla convenzione stipulata tra Comune di Vicenza e Fondazione “Giuseppe Roi”.
Sempre al primo piano trovano collocazione altri capolavori come la “Dormitio Virginis” firmata da Paolo Veneziano o la Crocifissione del Memling (pannello centrale di un trittico ora smembrato).
L’Ala Novecentesca accoglie anche, al primo e secondo piano, una sezione medievale e quattrocentesca, con opere pittoriche del XIII, XIV e XV secolo.
Tra le sale che colpiranno di più il visitatore c’è quella dedicata ai grandi maestri della pittura veneta: Jacopo Bassano, Jacopo Robusti detto Tintoretto, Paolo Caliari detto Veronese, Giovanni Antonio Fasolo, rappresentanti dei più diversi e innovativi linguaggi del Manierismo veneto.

“Il museo – afferma il Vice Sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci – rinasce diverso nello spirito. Questa è la chiave di lettura che sta alla base del percorso di rinnovamento che ha trasformato il museo di precedente concezione in uno spazio completamente nuovo: emozionante, interessante, intrigante, sorprendente. Questa operazione di rinnovamento contribuirà a rafforzare i grandi attrattori turistici della città. Gli investimenti che stiamo facendo sono del resto indirizzati non solo alla doverosa conservazione di monumenti e opere d’arte, ma anche alla valorizzazione: i monumenti devono essere frequentati, riaperti, innervati di funzioni vive. L’altro aspetto fondamentale è la costruzione del pubblico di domani, caratteristica di un museo civico, e quello di Vicenza è uno dei maggiori musei civici d’Italia per la vastità e la coerenza delle collezioni. Deve inoltre costruire la cittadinanza: coloro che vengono a contatto fin da piccoli con la bellezza e con l’idea di armonia rappresentata negli spazi di un museo diventano cittadini più consapevoli, cittadini migliori”.

Quella che si va ad inaugurare il 7 ottobre è dunque la seconda e più importante tappa di un processo virtuoso iniziato nel 2013 con il completamento del restauro di Palazzo Chiericati, capolavoro assoluto di Andrea Palladio. Lo storico edificio è così stato reso integralmente visitabile, dai sotterranei al sottotetto, permettendo di farne percepire ogni dettaglio costruttivo.
Con un ulteriore impegno che ha goduto del finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e del fondo europeo (Por) erogato tramite la Regione Veneto, si è ora giunti al restauro e alla nuova sistemazione museale dell’Ala Novecentesca.
L’intervento appena concluso, oltre che cambiare radicalmente l’approccio alla visita, ha portato a 1.933 i metri quadri espositivi che nell’ultima fase del restauro si erano ridotti a 641.
Il terzo e ultimo passo riguarderà, tra il 2017 e il 2018, il recupero dell’Ala Ottocentesca.
Al termine, Palazzo Chiericati potrà contare su 2.960 metri quadrati espositivi, a cui vanno aggiunti 350 metri quadrati di depositi visitabili, ricchi di fondi di grafica antica e contemporanea di livello mondiale e di una delle maggiori collezioni europee di numismatica europeo, per un totale di 25 mila pezzi.
Anche per quest’ultima parte del grande progetto il Comune si è già attivato con la destinazione di fondi propri e grazie a un nuovo finanziamento della Fondazione Cariverona .

L’iniziativa è del Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona

Per informazioni su orari e biglietti:
www.museicivicivicenza.it
www.comune.vicenza.it

Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
info@studioesseci.net
tel. 049663499

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