Mostra a cura di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa
Comunicato Stampa
Finalmente una grande mostra su Gaudenzio Ferrari, un artista che nel Cinquecento venne ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”.
“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” coinvolgerà, dal 24 marzo al 1 luglio 2018, tre città del Piemonte – Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte), Vercelli (L’Arca) e Novara (Broletto)– estendendosi, al di là delle sedi espositive, in chiese ed edifici delle città e del territorio, dove sono presenti affreschi e altre opere del Maestro.
Per la sede di Varallo è prevista la proroga fino al 16 settembre 2018.
“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” è un progetto promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Cariplo e la partnership di Intesa Sanpaolo. L’esposizione è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa con la supervisione di Gianni Romano, a lungo Soprintendente del Piemonte, professore emerito dell’Università di Torino e massimo specialista dell’artista. L’organizzazione è affidata all’Associazione Abbonamento Musei.it insieme al Comune e Pinacoteca di Varallo e ai Comuni di Novara e Vercelli.
“Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni – dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Un’esposizione di valore, capace di riunire l’opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico. Questa esposizione ha saputo inoltre coinvolgere alcune realtà eccellenti del nostro territorio, come L’Associazione Abbonamento Musei.it e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – aggiunge l’Assessore Parigi – mettendo a sistema enti pubblici e privati, in un virtuoso esempio di collaborazione.”
“Il percorso di Gaudenzio Ferrari, nonostante gli studi passati e recenti, è ancora ricco di incognite”, affermano i curatori. “Un’esposizione ampia delle sue opere permetterà di scandire meglio cronologicamente la sua carriera, di risolvere alcuni problemi di autografia e di ottenere nuove informazioni sulle modalità di lavoro di Gaudenzio. Nella mostra non saranno presenti solo sue opere ma anche dei suoi contemporanei: sia degli artisti che per lui sono stati importanti come Perugino, sia di chi sulla sua lezione si è formato”.
A concedere le opere di Gaudenzio e degli artisti “di confronto” sono istituzioni territoriali quali la Diocesi di Novara, la Galleria Sabauda, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e l’Accademia Albertina di Torino ed importanti musei italiani e stranieri. Tra questi ultimi il Louvre, il Ringling Museum of Art di Sarasota, lo Städel Museum di Francoforte, il Szépművészeti Múzeum di Budapest, oltre che storiche collezioni private.
Nelle tre sedi – da intendere come altrettanti atti di un’unica manifestazione – il pubblico potrà ammirare quasi un centinaio di dipinti, sculture e disegni. In ciascuna sezione saranno presentate, in ordine cronologico, le opere di Gaudenzio, dei suoi contemporanei e dei suoi seguaci. A Varallo sarà affrontato il primo tratto della carriera dell’artista: dagli anni di formazione alle prove del Sacro Monte; a Vercelli la stagione della maturità; a Novara gli anni estremi, dove il pittore è soprattutto attivo sulla scena milanese tra la marea montante del Manierismo.
A integrare il percorso espositivo saranno le “opere immobili” presenti nelle diverse aree territoriali: i cicli di affreschi e le statue, opportunamente valorizzati in loco, riuniti a comporre un unico catalogo.
Il volume, edito da Officina Libraria, sarà arricchito dalle immagini appositamente realizzate da Mauro Magliani. Nel catalogo sarà compreso un elenco ragionato, curato da Roberto Cara, di tutti i documenti noti su Gaudenzio.
Le novità de “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” non saranno solo scientifiche, legate alla più puntuale conoscenza di un artista tra i maggiori del XVI secolo. Molti sono infatti gli aspetti innovativi del progetto. Innanzitutto il forte coinvolgimento, accanto ai curatori, di giovani studiosi, usciti dalle Università piemontesi e lombarde. Poi la particolare attenzione ai diversi pubblici, grazie anche alla grande cura riservata alla didattica, sia nelle sedi espositive che online, aspetto per cui è stato coinvolto il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.
Si è inoltre scelto di garantire al visitatore di ciascuna sede un’esperienza completa sull’artista, in modo che anche la fruizione di una sola, possa comunque risultare significativa.
Speciali pacchetti permetteranno, a chi è interessato, una fruizione “slow” della mostra valorizzando le molte opportunità di visita e conoscenza che il territorio offre, valorizzando gli itinerari sul patrimonio gaudenziano a Vercelli e Novara, grazie al supporto offerto dalla Consulta per i beni ecclesiastici del Piemonte e dalla rete dei musei e dei beni culturali.
Walter Barberis, componente del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo afferma che “per la Compagnia la mostra rappresenta l’occasione per far scoprire all’ampio pubblico la grandezza di Gaudenzio Ferrari, pittore piemontese la cui parabola artistica non è ancora stata indagata adeguatamente. Ne verrà scandita la carriera attraverso tre tappe corredate di apparati didattici e collegate da un percorso espositivo immediatamente comprensibile in forte connessione con il territorio, in primis con i Sacri Monti, a cui la nostra fondazione ha destinato negli anni quasi 2 milioni. Per la Compagnia – sottolinea Barberis – ricadute fondamentali e durature dell’evento sono la proposta nei luoghi gaudenziani di itinerari ad hoc replicabili e il recupero di numerose delle tele e tavole presentate”.
Da parte sua, il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, ribadisce che “La Fondazione CRT ha garantito il proprio contributo alla mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari”, dedicata a uno degli artisti italiani più importanti del Cinquecento, ritenendola strategica per la valorizzazione del territorio: un’occasione per dare unitarietà a un importante patrimonio artistico e culturale, dal forte richiamo turistico”.
“La Fondazione Cariplo con entusiasmo ha scelto di sostenere l’evento espositivo Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari – sostiene il Presidente Giuseppe Guzzetti – La mostra infatti, per la sua impostazione artistica e per la finalità di sviluppo territoriale che si prefigge, ha da subito rispecchiato in pieno la mission della nostra Istituzione che nei suoi 26 anni di vita ha sostenuto oltre 11 mila progetti culturali, con risorse pari a quasi 1 miliardo di euro, nella convinzione che l’arte e la cultura siano insostituibili fattori di crescita economica e sociale».
Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo aggiunge: “Il nostro impegno nell’arte e nella cultura ha radici profonde e trova il suo più alto momento nelle Gallerie d’Italia, i tre musei della Banca a Milano, Napoli e Vicenza, e nel progetto Restituzioni, programma di restauri che riporta valore e bellezza ai capolavori del patrimonio nazionale, presto esposti alla Reggia di Venaria Reale. E siamo da sempre impegnati nel sostegno a mostre originali che, come Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari, raccontano e valorizzano importanti artisti della tradizione italiana. Anche in ragione della storia stessa di Intesa Sanpaolo, il nostro Progetto Cultura dedica sin dal principio attenzione particolare al coinvolgimento dei diversi luoghi che, protagonisti della storia dell’arte, conservano testimonianze e opere delle esperienze passate.”
Insomma un grande progetto di “rete” culturale che unisce una grande mostra all’arte, architettura, ambiente, tradizioni dei territori in essa coinvolti.
Informazioni e prenotazioni: www.gaudenzioferrari.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net