Risultati di ricerca per: mostra

SPAZIO ANTONIONI

Ferrara si prepara ad aprire lo Spazio Antonioni. Nell’estate 2024 è prevista l’inaugurazione del nuovissimo museo dedicato al grande regista ferrarese. Il progetto museologico, a cura di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française e del dipartimento culturale del Centre Pompidou, è stato sviluppato, su input di Vittorio Sgarbi e in sinergia con la vedova Enrica Fico Antonioni, dal Servizio Musei d’Arte del Comune e dalla Fondazione Ferrara Arte.

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ARMANDO TESTA

Non solo l’Armando Testa già noto: questa mostra intende rivolgere uno sguardo complessivo alla sua lezione e al suo lascito artistico, con un’attenzione particolare alle sue qualità e felici intuizioni come pittore, scultore, disegnatore e creatore di infinite suggestioni condensate, magicamente, in una sintesi inaspettata. Al geniale creativo piemontese Ca’ Pesaro dedica una monografica che porta a scoprire e riscoprire anche aspetti inediti della sua produzione.

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RESANA. NEL VENERDÌ SANTO TORNA IN CHIESA LA “PALA DEI MISTERI”

Restano ancora insoluti i molti interrogativi che gli storici dell’arte si pongono intorno a quella che è nota come la “pala dei misteri” della settecentesca arcipretale di Resana (Treviso). Il restauro cui è stata sottoposta ha svelato i magnifici colori del dipinto, che raffigura la Crocefissione. Ma non ha consentito di dare una risposta attendibile alle domande circa la sua datazione, l’autore e l’interpretazione di alcune delle scene raffigurate nella grande pala.

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BERLINDE DE BRUYCKERE. CITY OF REFUGE III

Sculture di arcangeli popolano la navata centrale e quelle laterali di San Giorgio Maggiore, un’installazione di grandi dimensioni in Sacrestia e teche contenenti opere scultoree lungo il corridoio della Galleria del Monastero. Prendendo il titolo dall’omonima canzone di Nick Cave, “City of Refuge III” è la terza di una serie di mostre dell’artista sull’arte come luogo di rifugio e riparo: un tema qui accentuato dall’intensità spirituale del luogo.

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CANOVA. QUATTRO TEMPI. Fotografie di Luigi Spina

Luigi Spina ha selezionato 32 fotografie in bianco e nero di grande formato, rappresentative dei temi amorosi, mitologici, eroici presenti nelle opere canoviane di Possagno. Le ha poste in dialogo con le opere stesse. Sono immagini che catturano l’attimo creativo dell’Artista, quello in cui l’idea si trasmuta in forma e in gesso. Il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.

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ZENG FANZHI: Near and Far/ Now and Then

Nell’allestimento di Tadao Ando, ecco l’attualità della pratica artistica di Zeng Fanzhi. Questa mostra offre l’opportunità di ammirare due cicli di opere mai prima viste: nuovi dipinti astratti e opere su carta fatta a mano e trattata con inchiostro, grafite, gesso, polvere d’oro e pigmenti minerali. In un mondo inondato da immagini elaborate digitalmente, Zeng Fanzhi sfida chi osserva le sue opere a riconoscere la superiorità della pittura come arte e mestiere secolare.

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CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DELLA MORTE DI GIACOMO MATTEOTTI

Nel Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, il Polesine, sua terra natale di Matteotti, ne ricorda la figura, ne rinnova l’insegnamento morale e rievoca la sua vicenda umana e politica riconducendola a “memo” ed esempio per l’oggi. Per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato Provinciale che riunisce più di 40 istituzioni, realtà associative e culturali. Tra gli obiettivi, una mostra commemorativa in Palazzo Roncale, il restyling della Casa Museo dello statista a Fratta Polesine, incontri di approfondimento e confronto, ricerche storiche, attività per i più giovani… Oltre un centinaio le iniziative che coinvolgeranno l’intero territorio.

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LION OF GOD. Walton Ford

“Lion of God” è la prima personale di Walton Ford in Italia. L’artista americano propone a Venezia un nuovo corpus dipinti di grandi dimensioni realizzati ad acquerello che esplorano la dimensione storica, biologica e ambientale dei soggetti rappresentati nella collezione della biblioteca dell’Ateneo, in particolare la figura del leone nell’ Apparizione della Vergine a San Girolamo di Tintoretto

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UZBEKISTAN: l’Avanguardia nel deserto. la Forma e il Simbolo

La mostra presenta per la prima volta al pubblico italiano e del mondo occidentale una pagina straordinaria e ancora poco nota dell’arte della prima metà del XX sec. Il progetto espositivo unitario si dispone in due sedi prestigiose (oltre che a Venezia anche a Firenze, Palazzo Pitti) e mette insieme circa 100 opere (soprattutto dipinti su tela e su carta, cui si aggiungono emblematici reperti della tradizione tessile uzbeka) provenienti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savitsky di Nukus.

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TEFAF MAASTRICHT 2024

E' considerata da tutti la fiera più bella del mondo, non solo per i preziosi capolavori che 270 tra mercanti e galleristi di fama mondiale "tengono da parte" esclusivamente per questo appuntamento ma anche perchè gli allestimenti degli stand sono impeccabili ed eleganti. Le gallerie di TEFAF eccellono in ogni campo, provengono da 22 paesi e per questo riescono a presentare l'arte nelle sue più diverse forme, letteralmente, dagli egizi al contemporaneo. A TEFAF il mercato dell'arte va d'accordo con studio e ricerca, numerose anche quest'anno saranno le occasioni di approfondimento sui temi del patrimonio culturale e del restauro.

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PROGETTO GENESI. ARTE E DIRITTI UMANI 3a edizione

Associazione Genesi presenta la terza edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, grande iniziativa espositiva ed educativa dedicata al tema dei diritti umani, ideata e curata da Ilaria Bernardi, nella convinzione che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. Parallelamente Progetto Genesi si propone di trasformare il format tradizionale della mostra in un vero e proprio museo itinerante che si sposta di città in città con la propria collezione, attività espositiva e attività educativa.

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ROBERT INDIANA: THE SWEET MYSTERY. Evento collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Ad essere proposto è un originale focus su uno degli artisti contemporanei più famosi: Robert Indiana, popolare soprattutto per l’iconica serie LOVE. The Sweet Mystery è la più significativa esposizione dell’artista mai proposta in Italia. Più di 40 opere ripercorrono sei decenni della sua attività artistica, a partire da opere giovanili significative, alcune delle quali raramente esposte: dipinti e sculture, che esplorano la condizione umana e la fede in tempi tumultuosi.

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DONNA IN SCENA. Boldini, Selvatico, Martini

La figura femminile protagonista di un affascinante racconto del bel mondo tra Otto e Novecento. Un mondo in equilibrio tra tradizione e progresso in cui la donna conquista alla modernità spazi di libertà e indipendenza. I più grandi ritrattisti dell’epoca saranno i cantori di questo loro magico momento, chiamati a eternare i volti e gli sguardi, a trasporre sulle tele il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica.

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Carlo Valsecchi photographs ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel

Un libro e una mostra per raccontare, con gli occhi dell’artista Carlo Valsecchi, le opere architettoniche realizzate, nel corso di vent’anni (2000-2020), dallo studio di architettura e interior design ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel. Una serie di fotografie, in grande formato, mostrano a Palazzo Morando a Milano il viaggio di Valsecchi – durato 12 anni - negli spazi progettati dallo Studio milanese.

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PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA PER IL GIARDINO, 2023-2024. XXXIII edizione

All’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, a Città del Messico, viene dedicata la trentatreesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, 2023-2024. L’Espacio Escultórico è un luogo costituito da una grande opera d’arte collettiva che emerge dalla stessa superficie lavica sulla quale, nel secolo scorso, a partire dalla fine degli anni quaranta, nascono e si sviluppano nuovi quartieri e soprattutto un’intera città universitaria, quella dell’Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM).

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GIACOMO MATTEOTTI (1885 –1924). Una Storia di tutti

La mostra ci avvicina a Giacomo Matteotti con il linguaggio delle immagini. Ne approfondisce l’ambiente familiare, il rapporto con il Polesine, il profilo umano, gli studi, la militanza, la guerra e il difficile dopoguerra, le battaglie parlamentari, lo scontro frontale con il fascismo condotto sino all’estremo sacrificio. Per restituirci, 100 ani dopo, senza retorica o ideologismi, la storia di un uomo libero, che del suo amore per la libertà ha reso testimonianza estrema.

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GIORGIO ANDREOTTA CALÒ in girum imus nocte

La memoria collettiva della Sardegna, il suo paesaggio, le conseguenze sociali ed ecologiche dei processi estrattivi sono al centro del lavoro condotto dall’artista nella sua terra. Effettuata dal 2013 al 2018, rappresenta un corpus fondamentale nel percorso dell’artista. I lavori in mostra accompagnano negli abissi della terra, ma anche nell’essenza del metodo dell’artista. Qui paesaggio e storia vengono assimilati dalle opere, diventandone termine essenziale.

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UNGARETTI POETA E SOLDATO. Il Carso e l’anima del mondo. Lo spettacolo teatrale

5 serate per un grandioso spettacolo dove storia, poesia, arte, immagini video, musica…si trasformano in emozione. Marco Goldin, autore e protagonista, rivivrà la storia di Giuseppe Ungaretti, soldato, e poeta sul Carso. Remo Anzovino al piano esegue le sue partiture originali, Antonella Ruggero interpreta brani di Marco Goldin, su musica dello stesso Anzovino e Gilberto Colla legge brani de “Il porto sepolto” ungarettiano, libro che è il cardine di tutta l’azione teatrale. Tra fisicità e spirito.

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FOTOGRAFIA EUROPEA 2024. “LA NATURA AMA NASCONDERSI”

Fotografia Europea sta per tornare. Il festival internazionale di Reggio Emilia, che in 18 edizioni ha esposto alcuni tra i più grandi maestri della fotografia e scoperto nuovi talenti richiamando migliaia di appassionati e professionisti da tutto il mondo, ritorna in città dal 26 aprile al 9 giugno 2024 con mostre, eventi e spettacoli dedicati ad un tema che non può non riguardarci tutti: la Natura.

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LE AFFINITÀ IMMAGINATE. Opere dalla collezione del MAN_Appartenenze #3

Dalla microstoria alla macrostoria dell’uomo: la Sardegna, la sua arte, la sua cultura, rappresentano un caso esemplare di fatti maggiori, un concentrato di eventi che rispecchiano quelli italiani, in una dimensione circoscritta ma fondamentale come tassello di un orizzonte ampio. In mostra opere proposte per un progetto di rilettura e riallestimento. Con l’obiettivo di costruire una riflessione su temi identitari, con lo sguardo sensibile a prospettive universali

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SYLVA GALLI (1919-1943) e le artiste del suo tempo

L’esposizione si inserisce nel filone delle rassegne dedicate alle donne artiste, al quale la Pinacoteca ha sempre riservato un’attenzione particolare, e intende raccogliere le principali opere realizzate da Sylva Galli, restituendo un’immagine a tutto tondo del suo percorso e mettendola a confronto con altre presenze attive negli stessi anni.

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TEFAF NEW YORK 2024

Torna nell’inconfondibile Park Avenue Armory e annuncia l’elenco completo degli espositori TEFAF New York: con quasi 90 gallerie internazionali di primissimo piano provenienti da 15 paesi e 4 continenti è l’appuntamento da non perdere in US nella primavera 2024. Le opere più affascinanti di arte moderna e contemporanea, gioielli, antiquariato e design saranno in mostra dal 10 al 14 maggio 2024, con un’anteprima per collezionisti su invito il 9 maggio 2024. 55.000 metri quadrati di superficie espositiva. E nella Drill Hall, TEFAF New York offre anche splendidi spazi curati nelle sale d’epoca dell’Armory.

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MIRABILIA ESTENSI WUNDERKAMMER

La mostra presenta una ricca selezione di preziose, quanto poco note, opere d’arte del Rinascimento italiano: i cofanetti in pastiglia istoriati, un particolare genere di manufatti che divenne di gran moda nella Ferrara di Borso d’Este. Cofanetti e cassette rinascimentali rientrarono presto nello “spazio” fisico e simbolico della Wunderkammer, il cui fascino è evocato in mostra dal lavoro dedicato alle “camere delle meraviglie” da Massimo Listri.

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ESCHER

Nato nel 1898 a Leeuwarden in Olanda, Maurits Cornelis Escher ha conquistato l’apprezzamento di milioni di visitatori grazie alla sua straordinaria capacità di trasportarli all’interno di mondi immaginifici e apparentemente impossibili. Nelle creazioni del grande maestro olandese, che ha vissuto in Italia fra le due guerre, confluiscono innumerevoli temi e suggestioni: dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica.

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1924 – 2024. IL MUSEO DEL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO COMPIE CENTO ANNI E SI APRE ALLA CITTA’

Cent’anni fa, il Castello del Buonconsiglio, prestigiosa residenza del Principi Vescovi di Trento, divenne sede museale. In un secolo quel nuovo Museo ha trovato una sua precisa connotazione, è diventato una delle mete culturali privilegiate del Trentino, accoglie collezioni di archeologia, arte e storia di gradissimo prestigio e garantisce una programmazione di mostre ed eventi culturali di assoluto livello. Nel programma del Centenario non solo grandi eventi ma la volontà di farsi casa dei Trentini e di tutti coloro che tra queste antiche mura cercano emozione e conoscenza.

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CON SPADA E CROCE. Longobardi a Civezzano

Al Buonconsiglio, nel Centenario del Museo, per la prima volta riunite le tombe principesche di Civezzano. Tornano insieme i reperti del museo trentino, dei Musei Reali di Torino e del Ferdinandeum di Innsbruck per delineare i primi insediamenti longobardi nel territorio a sud delle Alpi. Tra i tesori in mostra, il sontuoso “Sarcofago del Principe” e il prezioso corredo della Principessa. Gli studi e le ricerche alla base di questa mostra riscrivono una delle più interessanti pagine della storia antica delle vallate trentine.

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IMMAGINARE IL MUSEO. I progetti degli studenti del Politecnico di Milano per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina

Nelle sale leonardiane del Castello di Vigevano, in mostra una selezione degli elaborati prodotti dal Laboratorio di Conservazione dell’Architettura Storica – Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. Gli allievi si sono esercitati intorno all’Archeologico Nazionale della Lomellina riflettendo su conservazione, accessibilità e fruizione, nelle collezioni museali e nell’importante complesso che le accoglie.

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PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI PALAZZO SARCINELLI CON ARTIKA

Banksy, Boldini, gli Impressionisti. Saranno i protagonisti della programmazione triennale (’24 – ’27) di Palazzo Sarcinelli. Le tre mostre sono proposte da Artika, giovane società che ha all’attivo una serie di esposizioni di successo. Ad aprire la serie sarà “Banksy e la Street Art” (a cura di Daniel Buso in collaborazione con Deodato Arte). Seguirà, a cavallo tra il ’25 e il’26, “Universi al femminile. Tra Boldini, Hayez, Sironi e Picasso” (a cura di Antonio D’Amico in collaborazione con Museo Bagatti Valsecchi) e infine “Impressionisti”, a cura di Alain Tapié in collaborazione con Ponte.

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BRUNO MUNARI. Tutto

Alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo – Bruno Munari – realizzata dopo le memorabili esposizioni della Rotonda della Besana (2007) a Milano, e dell’Ara Pacis (2008) a Roma. In mostra saranno concentrati settant’anni di idee e di lavori - Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 - in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia.

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PROGETTO UNGARETTI POETA E SOLDATO. IL CARSO E L’ANIMA DEL MONDO. Poesia pittura storia

Goldin, con due mostre, a Gorizia e Monfalcone, e una tournée teatrale in 5 teatri del Friuli e del Veneto, per rievocare Ungaretti e il suo Carso. Un progetto affascinante e ambizioso, che si inserisce con un ruolo di primo piano tra gli eventi che vedono Gorizia e Nova Gorica unite come Capitale della Cultura 2025. “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia” si svilupperà tra Gorizia (Museo di Santa Chiara) e Monfalcone (Galleria comunale d’arte contemporanea), anticipato da un grande spettacolo teatrale.

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IL SASSETTA E IL SUO TEMPO. Uno sguardo sull’arte senese del primo Quattrocento

A Massa Marittima, esposizione sul Sassetta, originale interprete della pittura senese dei primi decenni del ‘400, l’artista che immise i fermenti del Rinascimento nella grande tradizione trecentesca senese. In mostra una cinquantina di opere sue e di artisti attivi in quegli anni nel medesimo contesto. Ricompare in mostra una Madonna con Bambino, opera inedita, scoperta sotto una ridipintura seicentesca. Le ricerche che hanno preceduto l’esposizione hanno consentito di mettere a punto profili di artisti prima non sufficientemente indagati.

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MARTINA FONTANA. La natura della difesa

Un palazzo che nasce come luogo di protezione e difesa, teatro di conflitti ma anche ricca corte abitata da donne colte e illuminate, trova affinità con il lavoro di Martina Fontana e la sua ricerca artistica, che avvicina il corpo, femminile soprattutto, agli elementi della natura. A rappresentare nuove metamorfosi, quasi un’eco del testo di Ovidio raffigurato in uno dei cicli affrescati nel palazzo.

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FUTURISMO DI CARTA. Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità

Tra il 1930 e il 1940, il futurismo raggiunge l’apice del suo sviluppo, con l’aeropittura che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie, la vista dall’alto per riplasmarsi nell’avvicinamento al surrealismo. Permangono i colori accesi e contrastanti che già erano in uso nella prima fase della grafica futurista, ma il lettering diventa meno predominante, partecipa ancora al movimento e alle linee presenti nel manifesto. A riflettere il clima del momento, in un’Italia che sta trasformandosi da paese agricolo a industriale, con l’industria aereonautica e quella automobilista al centro della scena.

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RINASCIMENTO IN BIANCO E NERO. L’arte dell’incisione a Venezia (1494–1615)

Andrea Mantegna, Jacopo de’ Barbari, Aldo Manuzio, Francesco Colonna, Albrecht Dürer… il meglio del Rinascimento inciso. La mostra attinge, oltre che al ricco corpus incisorio bassanese, a prestiti concessi da raccolte pubbliche e private: fra queste, la Biblioteca Nazionale Marciana, la Fondazione Giorgio Cini, l’Archivio di Stato, l’Accademia di Belle Arti e la Scuola Grande di San Marco di Venezia, ma anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Biblioteca Palatina di Parma e altre ancora.

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MUSEO NAZIONALE COLLEZIONE SALCE. II programma verso il 2026

Dopo il “Futurismo di carta”, il Salce punta ad una rassegna dedicata alle mete turistiche dell’Italia della prima metà del ‘900. A seguire la retrospettiva sulla grafica pubblicitaria di Mauzan (1883-1952), mentre si definiscono i contenuti di “Magical Winter”, la grande esposizione che il Salce proporrà in concomitanza con i giochi olimpici di Milano – Cortina 2026. Mostre, ma anche un forte impulso alla didattica e ai progetti di inclusione, obiettivi prioritari del Museo.

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MATERA E TREVISO UNITE NEL SEGNO DEL FUTURISMO

Matera e Treviso unite nel segno del Futurismo. A Matera, Palazzo Lanfranchi propone, da 20 ottobre 2023 al 10 gennaio 2024, la grande mostra “Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento”. Nell’esposizione sarà presente anche un fondamentale nucleo di manifesti futuristi concessi dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Il Museo trevigiano proporrà a sua volta una doppia, grande mostra specificamente riservata al tema del manifesto futurista, con il titolo “Futurismo di carta”.

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POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare

Una mostra viva, comprensibile, popolare, che rivive la leggerezza e la propositività sociale degli anni del Pop e della Beat Generation, attualizzando quella ‘Libertà di sognare’ che oggi può rivelarsi salvifica. Un progetto sul ‘sentire comune’ di artisti, letterati, musicisti di un ventennio cruciale del nostro Paese, superando barriere strettamente storiografiche, rivendicazioni tematiche individuali, le stesse classificazioni Pop e Beat in gran parte nemmeno condivise dagli stessi artisti che han finito col farne parte.”

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FESTIVAL DELL’ARALDICA DI FELTRE

Draghi, basilischi, rettili fantastici: sono questi i protagonisti della mostra immersiva allestita negli spazi delle antiche prigioni veneziane, l’esposizione è una delle attese anteprime del Festival dell’araldica di Feltre, in programma per le prime due settimane del prossimo ottobre e che si propone come un’occasione per esplorare il mondo degli stemmi e il loro linguaggio di figure, segni, simboli e colori.

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FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968

La sontuosa villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il magnifico parco, diventa il luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla, che coglie lo spirito dell’Italia del secondo dopoguerra, gli anni in cui, con affanno, si cercava di sanare le divisioni e le ferite per avviare il “Miracolo italiano”.

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RARA AVIS. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane

Una successione di straordinari abiti-uccello e accessori piumati, esempi unici di haute couture provenienti dagli archivi delle più celebri maison di moda al mondo. Ad accogliere questi capolavori sono le Uccelliere Farnesiane, uno dei luoghi più simbolici della Roma rinascimentale e barocca, incastonate negli Orti Farnesiani, il primo giardino botanico del mondo. Un’esperienza di stupore, l’immergersi in un piccolo cosmo strabiliante e vivere come dentro al Mito.

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SOVRANE OREFICERIE. Il Reliquiario di Montalto delle Marche, dalla Parigi dei Valois alla Roma dei Papi

Per qualità e per storia, il Reliquiario di Montalto delle Marche è tra le opere di oreficeria più affascinanti di ogni tempo, passato per i Valois, gli Asburgo, gli Este e il tesoro pontificio, poi donato alla cittadina marchigiana da papa Sisto V. Questo capolavoro dell’oreficeria gotica e rinascimentale, dopo l’intervento cui lo hanno sottoposto i professionisti dell’Opificio delle Pietre Dure, sarà presentato dal 23 febbraio al 4 maggio 2024, presso il Museo dell’Opificio nella sua sede storica in via degli Alfani a Firenze.

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BRASSAÏ. L’occhio di Parigi

Più di 200 stampe d’epoca, oltre a sculture, documenti e oggetti appartenuti al fotografo, per un approfondito e inedito sguardo sull’opera di Brassaï, con particolare attenzione alle celebri immagini dedicate alla capitale francese e alla sua vita. Le sue fotografie dedicate alla vita della Ville Lumière – dai quartieri operai ai grandi monumenti simbolo, dalla moda ai ritratti degli amici artisti, fino ai graffiti e alla vita notturna – sono oggi immagini iconiche che nell’immaginario collettivo identificano immediatamente il volto di Parigi.

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Henri de TOULOUSE-LAUTREC

Sarà Henri de Toulouse-Lautrec il protagonista dell’appuntamento annuale della primavera di Palazzo Roverella con l’ arte internazionale. Superando l’approccio che tanto spesso riduce Toulouse-Lautrec a un universo privo di sfaccettature e talvolta persino relegandolo alla sola attività di creatore di manifesti, questa mostra si sofferma anche sulla sua attività di pittore, con dipinti e pastelli provenienti da importanti musei americani ed europei oltre che francesi, in rapporto all’ambiente parigino in cui operava mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti con cui condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana.

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STRAORDINARIE

Promosso da Terre des Hommes e curato da Renata Ferri con le fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi, questo progetto raccoglie 110 ritratti e voci di donne italiane provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea. Professioniste che con il loro percorso testimoniano tanti modi diversi, tutti possibili, di affermarsi e realizzare le proprie ambizioni oltre pregiudizi e discriminazioni.

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VERDE GRAZZANO 2023

Verde Grazzano è un’esperienza da regalarsi, sia che si voglia cercare proprio quella pianta, creare un intero giardino o anche solo per fare un giro. Un fine settimana per immergersi in un’atmosfera rilassante alla ricerca delle novità del settore. Nel parco secolare del Castello di Grazzano Visconti, accanto ad un castello da favola. Per confrontarsi con esperti vivaisti, pronti a consigliare al meglio ogni tipo di pubblico dal pollice verde dilettante all’attento garden designer in cerca di ispirazione.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra IL TESORO DELLA WESTMORLAND. I disegni predati del Grand Tour

Una mostra che nasce dalla cattura riuscita alla Marina Francese, nel 1778, della Westmorland, nave inglese diretta a Londra. Nella sua stiva, casse di disegni e partiture musicali imbarcato in Italia. Tesori finiti nelle mani del re di Spagna. E da lui destinati alla Academia de Bellas Artes di Madrid. Dove sono ben custoditi ma invisibili. Eccezionalmente la Biennale ha ottenuto di poter esporre un nucleo di meravigliosi acquerelli di William Hamilton e John Robert Cozens.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra THAYAHT. Il futuro presente

Per i più è “l’uomo che ha inventato la tuta”, definizione del tutto parziale. Thayaht fu un artista e un intellettuale a tutto tondo. Scultore, designer, pittore, scenografo, orafo, ufologo e inventore della “Thayaht”, una nuova lega metallica. Questo moderno alchimista, era fautore dell’opera d’arte “totale” che coinvolge ogni aspetto dell’esistenza. Divenendone il manifesto vivente, con la sobria eleganza di un dandy, capace di rivoluzionare i canoni della moda.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra LE VIE DEI RITI. L’Oceania sacra di Domeny de Rienzi

285 disegni originali di “Océan”, matita su carta, di Grégoire Louis Domeny de Rienzi. Opere che esprimono lo sguardo dell’Occidente, nella prima metà dell’Ottocento, sulle civiltà dell’Oceania e sui loro riti, costumi, simboli sacri, assimilabili alle culture sacre dell’Australia, dell’India e dell’Indocina. Luoghi leggendari quanto colui che li descrisse, personaggio che fece di sé una leggenda.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra RIMINI SOMMERSA. I disegni subacquei di Samuele Grassi

La “Rimini sommersa” di Samuele Grassi è una città allagata, una Atlantide a metà, dove parte delle costruzioni della Rimini contemporanea ancora affiorano in superficie, mentre la base dei monumenti e delle strade è abitata da creature preistoriche o mostruose, per effetto di un disgelo globale, un futuro distopico dove la catastrofe è resa nella leggerezza divertente del fumetto. Avvio di un ideale viaggio fantastico tra passato e futuro, tra storia e immaginazione.

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LE GRANDI MOSTRE DEL ROVERELLA E DEL RONCALE (2023 – 2025)

Tina Modotti e Henry Toulouse Lautrec al Roverella, rispettivamente nell’autunno e nella primavera ’23 / ‘24, mentre il Roncale accoglierà “Il Conte e il Cardinale. I Capolavori della Collezione de Silvestri”, “Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica” e “Antonio Cibotto e il gusto del racconto”. Una programmazione triennale nei due centri espositivi rodigini che negli ultimi anni hanno macinato record di visitatori e di consenso. Per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra LA ROSA DI BAGDAD. Alla riscoperta del primo film animato italiano

“La Rosa di Bagdad” fu il primo leggendario lungometraggio a disegni animati italiano. Venne realizzato fra il 1940 e il 1949, interamente a colori, il primo a sperimentare la tecnica del technicolor. In mostra circa 40 opere originali, mai prima esposte. Fra esse, alcune scenografie firmate da Libico Maraja e Gildo Gusmaroli, Sandro Nardini, rodovetri dipinti a mano, disegni originali realizzati da Angelo Bioletto. Evento nell’evento: la proiezione integrale del film.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra EVERYTHING SPOKE SO VIVIDLY. Disegni dalla Collezione FRAC – Picardie, Amiens

“Everything spoke so vividly”, scelto a titolo dell’esposizione riminese, riconduce alla sensazione di stordimento provata dallo scrittore francese Stendhal mentre, nel 1817 era in Italia impegnato nel Grand Tour. Sensazione che è impossibile non provare davanti alla selezione di capolavori della mitica Collezione del FRAC Picardie di Amiens che documenta il disegno contemporaneo, dal secondo dopoguerra ad oggi. Eccezionalmente in mostra alla Biennale del Disegno.

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JOAN FONTCUBERTA. Cultura di polvere

Al Museo Fortuny di Venezia saranno raccolte le dodici light box realizzate dall’artista, fotografo, curatore e scrittore Joan Fontcuberta: esito del dialogo dell'artista catalano con le straordinarie collezioni storiche dell’ICCD di Roma, Istituto nato a fine Ottocento come Gabinetto Fotografico per documentare il patrimonio culturale con fini di tutela e catalogazione. Una mostra che, riproposta a Venezia, a Palazzo Fortuny, rievoca non solo la comune nazionalità tra l’artista e il “padrone di casa”, ma, soprattutto, il profondo legame di questo luogo con la fotografia, dalle sperimentazioni di Mariano Fortuny y Madrazo al suo ricchissimo archivio qui custodito, poi centro d’avanguardia della fotografia negli anni Settanta e Ottanta.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra VIAGGIO IN UNA STANZA. Una collezione d’arte moderna incorniciata all’antica. Le opere dello Studiolo Rivi

In Italia c’è una collezione dove a menar le danze è la cornice, pur essedo il suo contenuto, ovvero il quadro, opera di artisti sicurante tra i più importanti del ‘900 italiano e non solo. Una “rivoluzione” frutto dello straordinario gusto di Lia e Daniele Rivi che collezionano carte di artisti italiani e stranieri degli anni ’50 e ’60 e preziose cornici antiche, che hanno il compito di ornare e personalizzare opere d’arte moderna con una attenzione all’Informale italiano.

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L’ASSE DEL TEMPO. Tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou

Un progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra Venezia e Suzhou, due Città sull’Acqua che sorgono alle estremità della Via della Seta. Unite dalla figura di Marco Polo che restò ammaliato da Suzhou, descrittane Il Milione come una molto nobile città [..] molti drappi di seta fanno, e sono ricchi mercatanti. Proprio la seta è protagonista a Palazzo Mocenigo dell’esposizione di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra I MIGLIORI VIAGGI DELLA NOSTRA VITA. Disegni e storie di avvistamenti, rotte, transiti

4 sezioni ed altrettante modalità di vivere il viaggio. E a tracciarne i fantasmi su media diversi sono Davide Benati, Lorenzo Mattotti, Rufoism (Marco Perroni), Alessandro Bergonzoni, Andrea Barin, Antonio Galli, Gianni Moretti, Massimiliano Galliani, Vito Capone, Antonio Riello, Gabriele Bonato e Disegni e Vestiti di carta della Fondazione Fashion Research. Introduce il video “Time to leave” di Karin Andersen, a richiamare il rimpianto di una esperienza conclusa.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra GROTTE, CASCATE E FORRE Il Grand Tour della natura dalla Calcografia Nazionale e dal Fondo Piancastelli

I disegni raffiguranti grotte, cascate, forre, gli aspetti “romantici” della natura, il “pittoresco” ebbero un gran successo al tempo del Grand Tour. E molti furono gli artisti che si impegnarono in questi disegni “di genere”. Bellissimi, di grande formato, raffigurano antri rocciosi, anfratti di boschi e scorci naturali dal forte impatto visivo. Spunti ispiratori di emozioni trascendenti, di romanzi romantici. In mostra anche opere di Felice Giani e della sua scuola.

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TEFAF NEW YORK

TEFAF New York è stata fondata all'inizio del 2016, originariamente come due fiere d'arte annuali a New York presso il Park Avenue Armory - TEFAF New York Fall e TEFAF New York Spring. Oggi, TEFAF New York è un'unica fiera annuale che presenta arte moderna e contemporanea, gioielli, antiquariato e design, con circa 90 espositori di spicco provenienti da tutto il mondo. Tom Postma Design, studio famoso per soluzioni innovative ideate per importanti musei, gallerie e fiere d'arte, ha sviluppato un allestimento che interagisce con gli spazi spettacolari dell’edificio storico dando loro un aspetto più leggero e contemporaneo. Gli stand degli espositori si estenderanno su tutto l'edificio simbolo dell'Armory, comprendendo la Wade Thompson Drill Hall, il primo e secondo piano con le sale d'epoca dell'Armory, dando vita ad una fiera elegante nei dettagli e di impatto senza precedenti a New York.

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4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra CINEMA E LIBERTÁ. I carteles de cine cubani

Cartel de cine significa locandina in spagnolo, ma a Cuba vuol dire molto di più. Rappresentano un fenomeno grafico unico di eccezionale qualità e creatività, incrocio di stili e forme espressive, isola di libertà. In mostra opere dal momento di avvio della Rivoluzione politica, ma anche culturale, al 1979. Con una sezione dedicata alla produzione di oggi. In mostra i manifesti degli autori più importanti insieme a fotografie, giornali, bozzetti e layout preparatori.

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4^Biennale Disegno Rimini. Mostra CANTIERE DISEGNO

Il “Cantiere” della Biennale di Rimini è riservato agli artisti contemporanei del disegno. Tutti impegnati intorno al tema di questa 4^ edizione: il viaggio. Viaggio etnico, viaggio come dimensione mentale, fumetto… diversissimi i temi; eccellenti gli interpreti: Bastardilla, Hitnes, Ericailcane, Pierpaolo Curti, Pierluigi Pusole, Mara Cerri, Alessandro Tota, Giuliano Guatta, Ana Juan, Paco Pomet. Oltre a tante altre proposte.

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PARCO LETTERARIO DI FRANCESCO PETRARCA E DEI COLLI EUGANEI

Nel nome di Petrarca, debutta l’originale Parco Letterario nei Colli Euganei. 57 tappe poetiche da raggiungere a piedi, in bicicletta, a cavallo o in barca. Per immergersi in atmosfere che hanno stregato generazioni di poeti, da Claudiano a Zanzotto, Bassani e Bertolucci. Passando per Widmann, Shelley, Byron, Foscolo, Fogazzaro, D’Annunzio, e naturalmente Petrarca. Le emozioni provate dai poeti, così come hanno preso forma nelle loro parole scritte, vengono oggi condivise con chiunque voglia “intrigarsi” nella scoperta di questi luoghi realmente magici.

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ETERNO FEMMININO. Arte a Trieste tra fascino e discrezione. 1900 – 1940

Una galleria di ritratti femminili propone una Trieste osservata nelle sue pieghe più intime, nei volti e nei corpi di donne di quella borghesia cosmopolita e pluriconfessionale che ha contribuito alla crescita economica e culturale della città nel diciannovesimo secolo e nel primo '900. Il soggetto della mostra è il mondo femminile, l’eterno femminino. Il focus è su quelle donne triestine i cui sguardi, pose, movenze riflettono la caratteristica principale per cui sono conosciute: quel fascino discreto ma volitivo legato al loro essere indipendenti e sicure di sé. Una sorta di proiezione della coscienza segreta delle donne, ritratte nella loro diversità: muse, amiche, mogli, amanti, donne bellissime e sfrontate, provocanti e soddisfatte, timide e riservate, specchio della Trieste di allora. Un fascino discreto, enigmatico e ambiguo a volte, colto nella mondanità e nel segreto delle stanze.

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PIETRO PERUGINO A FANO. ‘Primus pictor in orbe’

Torna in città dopo un grande lavoro di restauro la Pala di Durante, conosciuta anche come Pala di Fano, dipinta da Pietro Perugino, il più grande maestro del suo tempo, dopo un mirabile restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che attirerà l’attenzione internazionale su uno dei capolavori del maestro umbro, al suo tempo considerato ‘il primo pittore al mondo’.

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TEFAF MAASTRICHT 2023

La più importante fiera d'arte, antiquariato e design del mondo torna a Maastricht a marzo del 2023 da sabato 11 marzo a domenica 19. È la 36a edizione di TEFAF Maastricht, conosciuta in tutto il mondo per essere la più importante fiera d'arte, antiquariato e design che abbraccia 7.000 anni di storia dell'arte. Dopo un'edizione provvisoria nel giugno 2022, TEFAF tornerà al consueto appuntamento di marzo nel 2023. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.

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DAVID “CHIM”SEYMOUR. Il Mondo e Venezia. 1936-56

Al Museo di Palazzo Grimani, grande monografica di “Chim” Seymour, tra i fondatori di Magnum Photos, con circa 200 pezzi esposti tra fotografie, documenti, lettere e riviste d’epoca. Ad essere rappresentati nelle 150 immagini selezionate, collocate cronologicamente tra il 1936 e il 1956, saranno i più importanti reportage del fotografo polacco e una sezione interamente dedicata a Venezia.

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ARTE ITALIANA E DIRITTI UMANI. Nell’ambito della celebrazione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Il 10 novembre del 1948, all’indomani della seconda guerra mondiale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava e proclamava la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, uno dei più significativi, e attuali, documenti della storia recente del mondo. 75 anni dopo, dal 4 al 15 dicembre del 2023, l’Italia si fa promotrice, al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra, di questa importante mostra a cura di Ilaria Bernardi, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione dell’Associazione milanese Genesi, che dal 2020 è impegnata nella difesa dei Diritti Umani attraverso l’arte contemporanea.

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2023, ANNO DI WISŁAWA SZYMBORSKA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA GLI EVENTI DI TEATRO PUBBLICO LIGURE

A cento anni dalla nascita di Wisława Szymborska, uno spettacolo inedito e una mostra raccontano la grande poetessa polacca premio Nobel per la letteratura nel 1996. La Szymborska (1923 – 2012) è una rock star della poesia, i suoi libri sono veri e propri best seller. Citata in canzoni e film, di lei hanno scritto e raccontato in tanti, da Woody Allen a Umberto Eco, da Roberto Saviano a Roberto Vecchioni.

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DÜRER E IL RINASCIMENTO NELLE ALPI

Il Castello del Buonconsiglio sceglie, non a caso, un grande nordico, Albrecht Dürer, a protagonista della mostra simbolo del Centenario della sua trasformazione da residenza principesca a sede museale, avvenuta nel 1924. Partendo dallo spettacolare “caso Dürer”, la mostra indaga quel Rinascimento originale, sui generis, che si sviluppa in Trentino a cavallo tra ‘4 e ‘500, quando a prendere forma è uno stile nuovo, o meglio, l’insieme di tanti nuovi linguaggi, influenzati da artisti, opere, mode e modi che risalgono dall’Italia alla Germania, alle Fiandre e viceversa.

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APERTURA DELLA QUADRERIA. Intervento di valorizzazione

Riapre, nel nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi, la Quadreria del Palazzo Ducale, che vanta una serie di capolavori tra i capisaldi della storia della pittura veneziana. Dipinti di Carpaccio, Giambattista Tiepolo, Bellini, Tiziano tra i capolavori assoluti dei più grandi pittori veneziani. Accanto a opere di autori fiamminghi come il magnifico Cristo deriso di Quentin Metsys o l’Inferno di Herri met de Bles, detto il Civetta, sono esempi delle relazioni culturali della Serenissima con il resto d’Europa.

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IL CONTE E IL CARDINALE. I capolavori della Collezione Silvestri

Giambattista Piazzetta, Pietro Longhi, Fra Galgario, Mazzoni, Nogari, Pittoni, Pietro Della Vecchia, …? “Cose da bottega del rigattiere”! Questa è una mostra che porta a riflettere su come muta, a seconda del pensiero dominate, la percezione del valore delle opere d’arte. E che mette in luce la storia, meglio le storie, di una famiglia di nobili, intellettuali, ricercatori e dei suoi ultimi esponenti, il conte Girolamo de Silvestri e il fratello cardinale Pietro. Che passò da “ambasciatore” dell’Impero presso la Corte Pontificia a fautore dell’Unità d’Italia, inimicandosi Papa Pio IX.

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L’ARTE DEL VEDERE E DEL GUARDARE

Un’occasione da non perdere. Quella di poter fotografare le Grotte di Catullo con la guida di uno dei più illustri fotografi italiani: Maurizio Montagna, milanese, docente alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti. Un viaggio esplorativo all’insegna della fotografia in uno dei più suggestivi ambienti italiani.

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MAURIZIO PELLEGRIN. Me stesso e io

Maurizio Pellegrin, a Ca’ Pesaro, attraverso ensemble di oggetti dismessi, porta in scena “ciò che è stato”; un passato non inteso come un reliquiario ma memoria carica di nuova energia, ritratti legati alla ricerca e alla costruzione dell'identità individuale a partire da una collettività generatrice. A proporre un dialogo ideale con la grande mostra Il ritratto veneziano dell’Ottocento, adiacente al secondo piano del museo.

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BASSANO DEL GRAPPA RIVUOLE IL SUO ‘GENTILUOMO’. Al via la proposta di acquisto del capolavoro di Jacopo Bassano

Il Ritratto di uomo in armi, splendida opera di Jacopo Dal Ponte detto Bassano, potrebbe finalmente trovare casa definitiva nei monumentali saloni del Museo Civico di Bassano del Grappa. Comune e Musei Civici lanceranno una pubblica sottoscrizione per acquistare il dipinto oggi sul mercato antiquariale. “La sua acquisizione permetterebbe al Museo Civico di Bassano del Grappa di arricchirsi di un’opera straordinaria, un capolavoro da collocare tra i nostri capolavori» parola della direttrice Barbara Guidi.

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IL RESTO DELL’ALBA. Pininfarina Architecture e Patrick Tuttofuoco

126 metri quadri di opera, 539 strips in alluminio naturale riciclabile, 90 metri lineari di binari, 3130 rivetti di collegamento e 40 tubi al neon cangiante. Tutti i numeri dell’installazione firmata a quattro mani da Pininfarina Architecture e Patricktuttofuoco. Non solo automobili per il celebre marchio italiano, ma anche arte e architettura. Così il design incontra la ricerca di un artista contemporaneo negli spazi del MAN di Nuoro.

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GIOTTO | FONTANA. Lo spazio d’oro

Un progetto inedito dedicato a un dialogo ideale fra passato e presente, fra classico e contemporaneo, in cui il MAN intende indagare il nesso che, a distanza di secoli, collega la ricerca spaziale di Lucio Fontana con il valore dello spazio nelle composizione di Giotto, unitamente alla presenza fortemente simbolica del colore oro nella sua reificazione dell'infinito e dell'altrove. Una tensione verso l’infinito e il trascendente che accomuna antichi e contemporanei e rende il dialogo fra Giotto e Fontana significativo e puntuale nel senso di un affondo esemplificativo, minimalista quanto intenso, fra le pieghe di questo tema di studio dell'arte universale.

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IL TEMPO MEDIEVALE: LA MERIDIANA

Chi, potendolo, non vorrebbe avere una meridiana affrescata sulla parete di mezzogiorno della propria casa? Uno degli incontri programmati dai Musei Gardesani (Direzione regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura) potrebbe aiutarvi a realizzare il vostro sogno. Se non proprio una meridiana realizzata con la tecnica dell’affresco, comunque una bella meridiana, frutto della vostra inventiva e creatività.

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MUSEI CIVICI BASSANO DEL GRAPPA. PROGRAMMAZIONE 2023–2024

Un Museo totalmente rinnovato, due grandi esposizioni, l’una dedicata a una delle maggiori fotografe di tutti i tempi, Dorothea Lange, la seconda ai capolavori dell’incisione veneta del Rinascimento. Questi i principali obiettivi del programma annunciato dai Civici Musei di Bassano del Grappa, Con un sogno da realizzare: riconquistare a Bassano, il “Ritratto di uomo in armi”, capolavoro di Jacopo Dal Ponte, opera oggi in mano privata. Per essa il Comune lancerà una pubblica sottoscrizione.

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MARIONETTE E AVANGUARDIA. PICASSO DEPERO KLEE SARZI

Quella che andrà in scena a partire dal prossimo autunno a Palazzo Magnani sarà una mostra-spettacolo assolutamente originale, e racconterà come le Avenguardie del Novecento hanno trovato nel tema della marionetta un vero e proprio veicolo creativo assolutamente suggestivo, attraverso cui creare inediti mondi semantici. Da Pablo Picasso ai futuristi, dall’avanguardia russa fino a Otello Sarzi.

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ROBERT DOISNEAU

“Mi piacciono – ad affermarlo è stato Doisneau - le persone per le loro debolezze e difetti. Mi trovo bene con la gente comune. Parliamo. Iniziamo a parlare del tempo e a poco a poco arriviamo alle cose importanti. Quando le fotografo non è come se fossi lì ad esaminarle con una lente di ingrandimento, come un osservatore freddo e scientifico. È una cosa molto fraterna, ed è bellissimo far luce su quelle persone che non sono mai sotto i riflettori.” Il suo è un racconto leggero, ironico, che strizza l’occhio, con simpatia alla gente. Che diventa persino teneramente partecipe quando tratta innamorati e bambini.

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PROGRAMMA MUVE 2023

Carpaccio, Chagall, Accardi, Ritratti dell’800…eventi sì, ma anche e soprattutto un forte intervento sugli 11 Musei Veneziani, per rinnovarli, renderli più funzionali e accoglienti. E, parallelo a i questo, un altrettanto deciso investimento sulle proposte educative, sulla ricerca, sui servizi ai cittadini. Perché, come afferma il Sindaco Luigi Brugnaro “lavorare sul futuro, investire sulle generazioni più giovani, è vitale per ogni città, ma ancor più per Venezia”.

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FIORI FOGLIE SPINE. Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze

L’esposizione è riservata ad un ristretto, selezionatissimo novero di capolavori: Modelli botanici settecenteschi di ceroplastica, esposti a conclusione del loro restauro affidato ai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure. A fianco di ogni modello in cera, l’immagine della medesima pianta in natura. A stupire è la maestria con cui gli artigiani-artisti settecenteschi hanno ricreato in cera piante anche molto complesse, a grandezza naturale, “cresciute” all’interno di vasetti in ceramica di Doccia. Questi tesori appartengono alle straordinarie collezioni del Museo della Specola di Firenze.

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LEONORA SUONA DEODAT. Martedì 13 dicembre, ore 19.30 al Palazzetto Bru Zane, Venezia

Il Palazzetto Bru Zane di Venezia, propone per il tradizionale concerto di Natale un invito alla scoperta di repertori pianistici inesplorati interpretati da Leonora Armellini. Un vero e proprio recital di (ri)scoperte di tesori pianistici con protagonista la pianista padovana che si esibisce per la prima volta sul palcoscenico della fondazione veneziana. In particolare, il concerto vede l’esecuzione di musiche del compositore Déodat de Séverac (1872-1921).

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PITTORI DEL SETTECENTO TRA VENEZIA E IMPERO. Arte attraverso i territori del Friuli Venezia Giulia

L’arte non conosce frontiere. Semmai ne fa luoghi di incontro. La grande esposizione allestita su due sedi - Castello di Udine e Palazzo Attems Petzenstein, a Gorizia - mette in luce l’osmosi tra aree storicamente riconducibili a differenti entità statali. A Udine attorno alla figura geniale di Giambattista Tiepolo che lavorò più volte per una committenza friulana, si mettono in luce altri artisti nativi friulani di che hanno successo proprio a Venezia. La Contea di Gorizia diventa snodo importante per quegli artisti veneziani che puntano ad affermarsi nelle terre imperiali, dalle quali provengono maestri che lasciano il segno al di qua delle Alpi.

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IL CINQUECENTO A FERRARA. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso

La mostra costituisce la seconda tappa di una più ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico intitolata Rinascimento a Ferrara, e racconta le vicende della pittura del primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne da Ercole I d’Este al figlio Alfonso (1505), fino alla scomparsa di quest’ultimo (1534), committente raffinato e di grandi ambizioni, capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città.

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ARTE POVERA AND SOUTH AFRICAN ART IN CONVERSATION

È la prima mostra mai realizzata in Africa sull’Arte Povera. A promuoverla al Wits Art Museum a Johannesburg, è il Consolato Generale d’Italia a Johannesburg ed è la prima ad essere dedicata all’Arte Povera dopo la scomparsa di Germano Celant, suo teorizzatore. Al Wits Art Museum le opere di 13 artisti considerati gli esponenti canonici del movimento: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio.

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ACHILLE FUNI. Un maestro del Novecento tra storia e mito

120 opere, ai Diamanti, per celebrare il talento di uno dei più gradi maestri del Novecento. Achille Funi torna nella sua Ferrara con la più ampia retrospettiva mai realizzata. Innamorato dei miti classici e della sapienza rinascimentale, al punto da essere considerato un moderno umanista, Funi ha saputo celebrare «l’eternità della vita nell’arte» attingendo ai valori formali della tradizione figurativa antica come al linguaggio più attuale di Cézanne, Picasso, Derain, de Chirico.

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DA MARTINI A BOLDINI. Due anni di grandi mostre al Museo Bailo 2023 – 2024

Due anni di programmazione. 10 mostre che seguono un preciso filo: pittura e scultura, con una grande mostra su Arturo Martini, nel ’23, ed una su Giovanni Boldini, nel ’24. Poi una sequenza di mostra di approfondimento su grandi artisti veneti del ‘900, ad iniziare da Antonio Carlini, canoviano maestro di Martini, e poi Lino Selvatico, Iuti Ravenna, Alberto Martini , Nino Springolo e Carmelo Zotti.

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FUTURISMO DI CARTA. Forme dell’avanguardia nei manifesti della Collezione Salce

Matera e Treviso unite nel segno del Futurismo. A Matera, Palazzo Lanfranchi propone, da 20 ottobre 2023 al 10 gennaio 2024, la grande mostra “Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento”. Nell’esposizione sarà presente anche un fondamentale nucleo di manifesti futuristi concessi dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Il Museo trevigiano proporrà a sua volta una doppia, grande mostra specificamente riservata al tema del manifesto futurista, con il titolo “Futurismo di carta”.

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BERTOZZI & CASONI. Tranche de vie

Tre sedi per una grande mostra nella loro Imola. La cittadina romagnola dedicherà ampio spazio al celebre duo artistico, con un evento espositivo che coinvolgerà tutti e tre i musei pubblici imolesi: Palazzo Tozzoni, Museo San Domenico e Rocca Sforzesca. Curata da Diego Galizzi, direttore di Imola Musei, la mostra è organizzata dal Comune di Imola e proporrà un percorso lungo tutta la storia creativa di Bertozzi & Casoni.

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DOROTHEA LANGE. L’ALTRA AMERICA

Photographer of the people, la fotografa della gente. Così Dorothea Lange si presentava nel suo biglietto da visita. Perché lei, borghese del New Jersey, aveva scelto di non fotografare i divi o i grandi protagonisti del suo tempo, per concentrarsi invece sugli “ultimi” di un’America che stava affondando nella Grande Depressione. In questo contesto nasce Migrant Mother, un’icona con cui Lange scrive una pagina indelebile della storia della fotografia imponendosi quale pioniera della fotografia sociale americana.

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IL RITRATTO VENEZIANO DELL’OTTOCENTO

La mostra è un preciso rinvio a quelle che nel lontano 1923 Nino Barbantini organizzò ed allestì sullo stesso tema: il ritratto veneziano dell’Ottocento. Questa nuova edizione è concepita come una rassegna filologica di un’esposizione che fece storia e al contempo un omaggio al suo geniale curatore, la cui lezione storico- artistica permane nelle collezioni e la cui voce risuona nelle sale di Ca’ Pesaro.

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GLI ATELIER DI MARIANO FORTUNY. Apertura al pubblico del secondo piano del Museo Mariano Fortuny y Madrazo

Palazzo Fortuny, scrigno della creatività artistica. L’apertura delle sale del secondo piano della dimora, che segue il restauro e il riallestimento dei restanti ambienti, consente di ammirare non solo i tesori di arte e arti applicate tramandateci dai Fortuny ma di approfondire i loro interessi culturali, le fonti, le ricerche che qui sono state condotte e che, in non pochi casi, sono state la base per l’avvio di attività imprenditoriali che hanno portato il binomio Fortuny-Venezia nel mondo.

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STRAORDINARIE PROTAGONISTE DEL PRESENTE

Più di 100 ritratti e voci di donne italiane provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea. Più di 100 professioniste che con il loro percorso testimoniano tanti modi diversi, e tutti possibili di affermarsi e realizzare le proprie ambizioni nonostante e oltre pregiudizi e discriminazioni. Il progetto, a cura di Renata Ferri con le immagini realizzate da Ilaria Magliocchetti Lombi, promuove la campagna Indifesa che Terre des Hommes porta avanti ormai da 12 anni per la protezione dei diritti delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo.

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FUTURISMO ITALIANO. Il Contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento

Una nuova, documentata lettura del Futurismo nel Mezzogiorno d’Italia. Ad essere proposti a Palazzo Lanfranchi sono più di 130 dipinti, sculture, disegni, provenienti da musei pubblici, fondazioni, archivi e collezioni private. Accanto a documenti d’archivio editi e inediti provenienti da diverse istituzioni. Dal Museo nazionale Collezione Salce sono in mostra ben 25 manifesti futuristi, a conferma della collaborazione tra il Museo nazionale di Matera e la Direzione regionale Musei Veneto intorno al progetto “Futurismi”.

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LUIGI ROSSI (1853-1923). ARTISTA EUROPEO TRA REALTÀ E SIMBOLO

La Pinacoteca Züst di Rancate propone un’ampia retrospettiva su un artista che a pieno titolo è da definirsi “europeo”, non solo perché visse tra Italia, Svizzera e Francia, Parigi soprattutto, ma perché elaborò, in modo del tutto originale, il nuovo che percorreva l’Europa dell’arte. Accanto al corpo centrale dei dipinti, l’attenzione è rivolta all’attività legata all’illustrazione del libro svolta con successo da Luigi Rossi a Parigi. Questo aspetto permette di leggere l’opera dell’artista attraverso l’uso delle diverse tecniche del disegno, dell’acquerello e della fotografia.

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PALAZZETTO BRU ZANE – STAGIONE 2022-2023

Rimettere in discussione certezze musicali è una peculiarità del Palazzetto Bru Zane dalla sua fondazione. L’esperienza dimostra che l’oblio ha colpito anche opere luminose, di cui ormai non si potrebbe più fare a meno. Tra queste rientra a pieno titolo la produzione di Jules Massenet a cui Palazzetto Bru Zane dedica il primo festival della stagione 2022-23 definendolo, con una punta di malizia, “maestro del suo tempo”. Oltre ai sei concerti a Venezia, dal 1° al 28 ottobre, che permettono di esplorare il mondo della melodia, grande spazio verrà dato anche alle opere del compositore francese, da Ariane a Werther fino a Grisélidis.

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MARIA LAI E JORGE EIELSON _100mila stelle

Il Museo MAN di Nuoro presenta la prima mostra istituzionale dedicata al profondo dialogo intellettuale e affettivo che legò Maria Lai all'artista peruviano Jorge Eielson. Sullo sfondo di una Sardegna rurale, immersi nei luoghi remoti dell'Ogliastra, due autori straordinari del Novecento intrecciano la loro storia privata con quella espressiva; condividono riflessioni sul mondo e sull'estetica, siglano opere a quattro mani, si dedicano vicendevolmente parole e immagini.

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