Comunicato Stampa
Salvato il “Pilastro” della Madonna di Belmonte
L’intervento finanziato da un privato
nell’ambito dell’Art Bonus
Nella tradizione popolare, a lei ci si rivolge per ottenere protezione dalle carestie. Si tratta della Madonna raffigurata sul “Pilastro” settecentesco che accompagna i visitatori nel cammino verso il Santuario di Belmonte, nel cuore dell’omonimo Sacro Monte.
Questo elegante manufatto, ed i suoi affreschi, ha subito pesantemente le ingiurie del tempo. Sino a che, a porre fine al suo degrado, ha provveduto un privato cittadino, ricorrendo alle agevolazioni previste dalla legge sull’Art Bonus.
Grazie a questo intervento, coordinato dall’Ente di Gestione Sacri Monti del Piemonte, la Madonna di Valperga potrà restare “a disposizione” dei suoi fedeli anche nei tempi futuri, così come lo è da oltre 200 anni.
Il restauro, ora completato, è il frutto della tenacia e della generosità del privato benefattore che ha finanziato il lavoro, ma anche della disponibilità della proprietaria del terreno su cui poggia il Pilastro, e della preziosa collaborazione del Comune di Valperga. L’iter burocratico che ha condotto al restauro si è rivelato piuttosto complesso. Per consentire il ricorso all’Art Bonus, infatti, la proprietaria del terreno, e perciò formale proprietaria anche dell’edificio che su quel terreno privato si innalza, ha dovuto trasferire la proprietà al Comune, cessione che è avvenuta a titolo di donazione. Una volta diventato di proprietà pubblica, è stato possibile ricorrere ai benefici dell’Art Bonus.
“Il pilone votivo, già comunemente conosciuto come “Tabernacolo della Madonna di Belmonte” , sorge lungo la via pedonale che collega il centro di Valperga con la sommità del Sacro Monte e denominata “Via dei Tabernacoli del Sacro Monte di Belmonte”, ricorda Elena De Filippis, Direttore dell’Ente Sacri Monti del Piemonte.
“Il manufatto, che oggi è parte dell’itinerario oggi scandito dai 15 piloni votivi che caratterizzano la Via dei Tabernacoli, o del Rosario, come viene denominato il percorso, è documentato anteriormente la costruzione dei restanti piloni eretti a partire dal 1877 per volontà di don Giuseppe Borrone di Salassa, canonico della cattedrale di Torino, e decorati dal pittore Francesco Gautier di Saluzzo.
Secondo l’ipotesi più credibile, seguendo una tradizione diffusa oralmente, il Tabernacolo della Madonna di Belmonte venne realizzato su committenza della nobile famiglia valperghese, o salassese, dei Castigliano.
Le caratteristiche architettoniche, decorative e l’iconografia pittorica, realizzata presumibilmente da un artista locale, lo fanno ritenere un manufatto costruito fra il tardo Settecento e gli inizi dell’Ottocento, conservando nell’iconografia rimandi alla carestie canavesane del 1730 e 1770 e all’incoronazione della Madonna di Belmonte del 1778 come devoto ringraziamento a Maria”.
“La sua ubicazione assolve – sottolinea la Presidente dell’Ente, Renata Lodari – l’importante ruolo devozionale e sociale di indicare alle persone il santuario mariano del vicino Sacro Monte e la sua forte funzione di riferimento sociale e religioso per una comunità che, all’epoca della sua realizzazione, era tipicamente rurale.
Il pilone votivo appare quindi una importante traccia e testimonianza della vita comunitaria del territorio circostante tra Settecento e Ottocento e delle sue peculiarità espressive”.
“Per il suo valore storico e simbolico – aggiunge la Presidente – il recupero del Pilone riveste una importanza peculiare. Per questo, a nome dell’Ente, dei fedeli e turisti, ringrazio il finanziatore, che ha scelto di restare anonimo. E ne indico l’esempio a chi, nei territori dei nostri sette Sacri Monti, vorrà dimostrare una pari attenzione al nostro patrimonio storico artistico, un patrimonio che per la sua unicità e peculiarità è stato – sottolinea Renata Lodari -riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’intera Umanità”.
Info
Ente di gestione dei Sacri Monti – Riserva speciale Sacro Monte di Belmonte tel 0124 510605 Email info.belmonte@sacri-monti.com
Le immagini del Pilone restaurato sono scaricabili da: www.studioesseci.net Sezione Eventi
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestone2@studioesseci.net