Comunicato Stampa
50 opere, 50 storie, 50 emozioni per rivivere il fascino del ‘500.
“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” è in programma a Casa dei Carraresi dal 26 settembre 2018 al 24 marzo 2019. Ospitata da Fondazione Cassamarca, l’esposizione è organizzata da ARTIKA ed è curata da Ettore Merkel.
“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” attinge integralmente a una delle maggiori collezioni private del Veneto, quella creata già a partire dal secondo dopoguerra da Giuseppe Alessandra.
I dipinti qui selezionati propongono un affascinante percorso che dal Rinascimento giunge al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco.
La suddivisione delle opere mira a mettere in risalto l’evoluzione della pittura veneta a partire dalla tradizione belliniana e dalla rivoluzione giorgionesca, per illustrare la maniera delle grandi botteghe rinascimentali e manieriste, come quelle di Tiziano e dei Bassano, fino ad arrivare alle nuove espressioni seicentesche.
Per precisa scelta curatoriale, accanto alle opere dei grandi maestri vengono proposte selezionate opere della loro cerchia e bottega, con l’obiettivo di focalizzare il modello creativo dell’epoca e ripercorrere le complesse tangenze che hanno fatto del ‘500 il secolo della grande arte in terra veneta ma non solo.
La mostra è suddivisa in sei sezioni. La prima e la seconda, comprendono un nutrito corpus di opere finalizzato all’analisi della pittura veneta dalla fine del ‘400 alla fine del secolo successivo. Dalla bottega dei Bellini all’ultimo Tiziano, questa parte della mostra analizza alcune fra le maggiori personalità del Rinascimento veneto come Giorgione, Tiziano e Tintoretto, le cui opere sono presentate accanto ai dipinti realizzati da artisti usciti dalle loro botteghe (come Sebastiano del Piombo, Palma il Giovane e Lodovico Pozzoserrato). Di Tiziano è presente, fra gli altri, il “Ritratto di Ottavio Farnese” (1545-46). Nella terza e quarta sezione si affrontano le vicende artistiche contemporanee in area lombarda e in Centro Italia. La quinta sezione guarda agli artisti d’Oltralpe le cui vicende hanno influenzato le arti figurative nel Nord Italia. In questa sezione trovano spazio il “Ritratto di Gentiluomo” di Hans von Aachen e la “Testa di Carattere” di Van Dyck. L’ultima parte della mostra ci porta dentro le vicende del Barocco.
Tutte le opere provengono dalla Collezione di Giuseppe Alessandra, che, a partire dal 1956, inizia a creare il suo personalissimo fondo di meraviglie culturali in cui trovano spazio armoniosamente sculture, opere di pittura antica e contemporanea, grafica, mobilia di ogni genere, una fornita biblioteca ed oggetti legati alla sua seconda grande passione: i cani. Entrambe le passioni (l’arte e la cinofilia) sono un’eredità materna. Donna Margherita Ventimiglia Alessandra che, a conclusione del secondo conflitto mondiale, educa il figlio alla Grande Arte, portandolo con sé a visitare mostre e musei veneziani.
Tra il 1956 ed il 1959 Giuseppe Alessandra lavora al Comune di Venezia nella commissione per l’elaborazione del piano regolatore del centro storico e, in quella circostanza, conosce Pietro Zampetti, allora direttore alle Belle Arti del Comune di Venezia, con il quale instaura una lunga frequentazione.
Negli stessi anni Alessandra incontra ed approfondisce la conoscenza di alcune pietre miliari della storia dell’arte veneta come Fiocco, Pallucchini, Longhi, Valcanover, Pignatti e Carli. Grazie a queste frequentazioni accresce la propria passione per l’arte veneziana e veneta e sviluppa una vera e propria “mania” per il genere del ritratto (il più rappresentato nella sua raccolta).
Nel 1956 acquista l’opera che dà il via alla sua esaltante esperienza di collezionista: il “San Giuseppe con Bambino”, attribuito a Sante Peranda da Giuseppe Fiocco. La scelta è fin da subito precisa: scuola veneziana tra XVI e XVII secolo, soggetto sacro ma grande attenzione alla resa dei tratti fisiognomici del volto del Santo con conseguente apprezzamento da parte del collezionista stesso per il realismo della figura. È il primo passo di un interesse marcato per una scuola ed un periodo storico che si consoliderà nel corso degli anni fino a diventare il cardine della sua collezione, composta da più di duecento opere d’arte.
La decisione di collezionare arte antica è in realtà successiva. Una sorta di ritorno alla sensibilità materna dopo due decenni trascorsi a collezionare arte contemporanea. Tra i vari pezzi che transitano nella sua collezione tra gli anni ’50 e ’70 troviamo infatti opere di De Pisis, Sironi, de Chirico, Fontana, Tancredi e Gino Rossi.
Numerose opere di Alessandra vantano transiti o provenienze eccellenti, indice della qualità dei materiali raccolti. Nell’antica collezione del conte Algarotti-Corniani era registrato l’“Autoritratto” di Giulio Carpioni (autentico capolavoro in mostra ai Carraresi); nella collezione scozzese del IV duca di Sutherland si trovava la “Sacra Conversazione” di Giovanni e Bernardino da Asola; nella collezione Werner di Haarlem figurava il “Busto” di Carpaccio; mentre il “Sebastiano Venier” di Tintoretto (che prima era in casa Barbarigo a Venezia) proveniva dalla collezione di Italico Brass a Venezia. Dalla collezione Giovanni Testori proviene il “San Girolamo”, opera estrema di Tiziano Vecellio e così via.
E questa magnifica mostra, nel raccontare il Secolo d’Oro della pittura veneta, diventa anche il racconto di una vitale passione. Quella di Giuseppe Alessandra per la Grande Arte.
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Informazioni pratiche
Orari
Dal martedì al venerdì: 09-18
Sabato, domenica, festivi: 10-20
24 e 31 dicembre: 09-18
01 gennaio: 14-20
Natale chiuso
Lunedì aperto solo con prenotazione gruppo
Biglietteria
intero: € 12,00
ridotto: € 10,00 (studenti under 26, enti convenzionati)
ridotto speciale: € 8,00 (dai 6 ai 18 anni)
ridotto gruppi: € 10,00 (min. 10 persone)
biglietto famiglia: € 8,00 cad. (min. 2 adulti e 1 minorenne)
gratuito: under 6, giornalisti (previo accredito presso ufficio stampa) e guide turistiche con tesserino, disabili non autosufficienti con accompagnatore
Visite guidate gruppi
(tariffa biglietto esclusa, prenotazione obbligatoria)
con guida interna: € 80,00 (max. 25 persone)
(lingua straniera: € 100,00)
con guida esterna: € 30,00 (noleggio microfonaggio)
Scuole
Opzione A: € 9,00 (con visita guidata e 2 gratuità per insegnanti)
Opzione B: € 12,00 (con visita guidata, laboratorio e 2 gratuità per insegnanti)
Offerta didattica
VISITA GUIDATA SCUOLE “L’ARTE RACCONTA”
Il percorso guidato analizza lo sviluppo della pittura tra XVI e XVII secolo, parlando di Rinascimento, Manierismo e Barocco. Uno dei generi più importanti è il ritratto, nato allo scopo di tramandare nel tempo l’aspetto fisico e psicologico di un individuo. La visita guidata si concentra su tre aspetti di osservazione: postura (comunicazione del corpo), espressione (linguaggio del volto), abbigliamento (moda e ruolo sociale). I contenuti vengono affrontati su livelli comunicativi diversi a seconda dell’età degli studenti.
LABORATORI
SCUOLA DELL’INFANZIA: “COMPLETA IL QUADRO”
I quadri sono scomposti in più parti. Come in un puzzle i bambini saranno chiamati a ricomporli attraverso la tecnica del collage. Le opere verranno ultimate con l’uso di colori.
SCUOLA PRIMARIA: “UN’OPERA DI CLASSE”
Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione di un catalogo artigianale della mostra. Gli studenti disegneranno e coloreranno una delle opere esposte e saranno invitati ad esprimere la loro impressione. Il risultato sarà un catalogo cartaceo con alcune opere e le descrizioni prodotte dagli studenti.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO: “GUARDIAMOCI NEGLI OCCHI”
Gli studenti sono invitati a realizzare il ritratto di un compagno ispirandosi (nell’abbigliamento) ad uno dei soggetti in mostra.
Il personale del laboratorio spingerà gli studenti a soffermarsi sulla postura e sull’espressione del volto del compagno da ritrarre. A conclusione gli studenti saranno invitati a descrivere le loro opere d’arte.
SCUOLA SECONDARIA II° GRADO:
“CACCIA AL TESORO”
Un’avvincente sfida per divertirsi imparando.