L’esposizione, nata sotto la direzione artistica di Andrea Vizzini, organizzata dall’Associazione FAIarte in collaborazione con il Comune di Jesolo
Comunicato Stampa
La mostra di sculture monumentali nelle piazze di Jesolo di Giacomo Manzù, Francesco Messina e Augusto Perez, si arricchisce della presenza di due autori contemporanei, Giacinto Bosco e Bruno Lucchi.
Sono otto le piazze, che si sono trasformate in Museo a Cielo Aperto ed espongono sculture combinate con le architetture avveniristiche di Jesolo come installazioni, trasformando le passeggiate, in percorso “plasticamente performativa nell’ambiente grazie all’interazione automatica che ha con il cittadino che la gode. Ci si cammina a fianco, essa fa parte di te, senti respirare l’ambiente con il quale ti relazioni…” (dal testo di Boris Brollo in catalogo).
Soffermarsi davanti alle sculture come silenziosi interlocutori, per poi indagare in modo veramente ampio il magico momento della sensazione che ne scaturisce.
Trentasei opere che, con la loro elevatissima qualità, confermano non solo la passione ma soprattutto la competenza dei curatori Alberto Fiz (Manzù, Messina, Perez) e Boris Brollo (Bosco e Lucchi) che hanno saputo vedere la città di Jesolo come quelle grandi città che già da tempo si sono arredate di presenze artistiche come Henry Moore e Anish Kapoor a Chicago, “l’Ago, Filo e Nodo” di Claes Oldenburg e Maurizio Cattelan a Milano, “The Floating Piers” (la passerella galleggiante) di Christo sul lago d’Iseo, o la Montagna di Sale in Piazza Plebiscito a Napoli di Mimmo Paladino con i cavalli neri rovesciati nella montagna di sale che luccicava al sole…
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