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PASINI E L’ORIENTE. Luci e colori di terre lontane

Era il 1855 quando Pasini venne chiamato a far parte di una delicatissima missione diplomatica francese, incaricata di venire a patti con lo Shah di Persia, per sottrarlo alla influenza russa. Come diplomatico cerca il dialogo, la conoscenza. Altrettanto fa con i suoi dipinti, tralasciando la riproposizione di stereotipi artificiosi, propri di un certo Orientalismo di maniera, per catturare “dall’interno”, contenuti, usi, costumi, atmosfere. Un modello pittorico e di dialogo artistico che divenne un unicum, e che acquista oggi un significato di assoluta attualità.

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FEDERICO SENECA (1891 – 1976). Segno e forma nella pubblicità

Tutti lo conoscono come “il papà dei Baci”, il celebre cioccolatino creato dalla Perugina. Per essi egli creò, oltre alla celebre immagine degli innamorati, i non meno popolari “cartigli”, quei piccoli fogliettini il cui testo è diventato consueto leggere prima di assaporare il dolce prodotto. I suoi manifesti, insegne, loghi, scatole, calendari hanno fatto la fortuna, oltre che l’immagine, di numerosi notissimi marchi. Dagli esordi di sapore Liberty, all’adesione al Futurismo poi al Déco, al Cubismo e via via fino all’originalissima sintesi formale che egli raggiunge negli anni successivi, spesso carica di Surrealismo, con la quale ha trasformato la natura di un prodotto e la conseguente percezione dei suoi consumatori.

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SubBrixia

La Metropolitana di Brescia non è solo mezzo di trasporto, ma anche luogo e percorso d’arte contemporanea diffusa. Questa è l’dea alla base di SubBrixia, progetto che ha stimolato artisti diversi, e con cui si misura ora Patrick Tuttofuoco.

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MONACO, VIENNA – TRIESTE – ROMA. Il Primo Novecento al Revoltella

I grandi triestini e giuliani un dialogo con i grandi italiani. A documentare lo snodo che Trieste rappresentò tra l’inizio dello scorso secolo e il profilarsi del secondo conflitto mondiale. All’inizio, l’influenza di Monaco e Vienna, negli anni delle Secessioni. Poi il dialogo con l’arte italiana. Un confronto alla pari, con artisti triestini e giuliani che di locale hanno solo l’appartenenza geografica.

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ALBERTO BURRI: Lo Spazio di Materia – tra Europa e U.S.A.

Fautrier, Dubuffet, Pollock, Motherwell, Hartung, De Kooning, Wols, Calder, Marca-Relli, Scarpitta, Matta, Nicholson, Tàpies, Colla, Rauschenberg, Twombly, Johns, Fontana, Manzoni, Castellani, Uncini, Lo Savio, Klein, Rotella, Christo, Tinguely, Arman, César, Morris, Sonnier, Beuys, Kounellis, Calzolari, Pistoletto, Pascali, Nevelson, Piene, LeWitt, Scialoja, Mannucci, Leoncillo, Andre, Afro, Chamberlain, Capogrossi, Kiefer, Miró, Soulages e altri. A confronto, mai casuale, con il padrone di casa, Alberto Burri.

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