PASINI E L’ORIENTE. Luci e colori di terre lontane
Era il 1855 quando Pasini venne chiamato a far parte di una delicatissima missione diplomatica francese, incaricata di venire a patti con lo Shah di Persia, per sottrarlo alla influenza russa. Come diplomatico cerca il dialogo, la conoscenza. Altrettanto fa con i suoi dipinti, tralasciando la riproposizione di stereotipi artificiosi, propri di un certo Orientalismo di maniera, per catturare “dall’interno”, contenuti, usi, costumi, atmosfere. Un modello pittorico e di dialogo artistico che divenne un unicum, e che acquista oggi un significato di assoluta attualità.
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