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IL TEMPO DI GIACOMETTI DA CHAGALL A KANDINSKY. Capolavori dalla Fondazione Maeght

Dallo scrigno della Fondazione Maeght di Saint-Paul de Vence Marco Goldin ha attinto una perfetta selezione di ben 50 opere di Giacometti, forse il maggior scultore del ‘900. Documentano l’intero suo percorso artistico. Ad affiancare le opere di Giacometti sarà una trentina di capolavori di Matisse, Braque, Chagall, Mirò, Kadinsky, Derain, Leger, Bonnard tutti dipinti coevi alla permanenza dello scultore a Parigi. E ancora il connubio Giacometti – Calder. Con sullo sfondo, la storia dei coniugi Maeght che hanno saputo raccogliere quella che è considerata una delle più importanti collezioni d’arte al mondo.

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SEBASTIANO RICCI. Rivali ed Eredi. Opere del Settecento della Fondazione Cariverona

Nel contesto perfetto di Palazzo Fulcis, i tre capolavori di Ricci per il Camerino d'Ercole vengono per la prima volta messi in dialogo con un ampio nucleo di opere del Settecento veneto di proprietà della Fondazione Cariverona. A creare una parata straordinaria, rutilante di colori e emozioni. Tutta giocata su un preciso filo conduttore, che indaga il ‘700 veneto ponendo al centro Sebastiano Ricci. Evidenziando gli artisti che di lui furono antagonisti, sodali o ideali eredi.

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IL MESTIERE DELLE ARTI. Seduzione e bellezza nella contemporaneità

Raffaello scambiò, alla pari, una sua opera con un cristallo inciso dal Belli: l’artista, anche se sommo, non si riteneva “diverso” dall’intagliatore, artigiano altrettanto sommo. Poi pittura e scultura acquisirono uno status più elevato e si impose una demarcazione tra Arti Maggiori e Arti Minori. Questa mostra vuole evidenziare come questo steccato oggi sia molto meno netto e persino inesistente. E lo fa presentando opere, comunque di grande livello, di artisti artigiani di artigiani artisti. E facendole interloquire con l’intero patrimonio del grande museo che la propone e ospita.

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GIAPPONE. Terra di geisha e samurai

Il Giappone, le sue antichissime tradizioni, i suoi riti e il suo fascino. In una mostra che presenta una raffinata selezione della celebre collezione che Valter Guarnieri ha riunito sul Paese del Sol Levante. Rievoca figure, come quelle delle Geishe e dei Samurai, diventate miti universali. Rievoca il teatro Nō e il teatro Kabuki, insieme alla Cerimonia del Tè. Rivive la straordinaria quotidianità di una grande, misteriosa civiltà.

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ANGELO MORBELLI. Luce e colore

Bottegantica propone una attenta monografica di Morbelli, nel centenario della morte del grande protagonista del divisionismo. La selezione di opere documenta, ai livelli di maggiore qualità, i diversi temi con cui l’artista alessandrino si misurò. Nella sua opera, la minuziosa insistenza realistica, mentre ci immerge in una precisa realtà, la esaspera, fa sì che ci appaia in una diversa luce, che le toglie credibilità nella dimensione del reale, la immobilizza, la fissa in emblema.

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ALBRECHT DÜRER. La collezione Remondini

“Albrecht Dürer. La collezione completa dei Remondini” propone, per la prima volta in modo integrale, il tesoro grafico di Albrecht Dürer (1471- 1528), patrimonio delle raccolte museali bassanesi. Un corpus di 214 incisioni che, per ampiezza e qualità, è classificato, con quello conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna, il più importante e completo al mondo. Ad accoglierlo è Palazzo Sturm, straordinario luogo d’arte che da solo vale la visita.

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