A cura di Alberto Craievich
Un’opera unica, per l’importanza del collezionista, per il numero e nomi degli artisti, espressione di tutte le scuole artistiche del periodo: in mostra a Ca’ Rezzonico i disegni di Appiani, Hayez, Canova, raccolti da Leopoldo Cicognara
Il Gabinetto dei disegni e delle stampe della nostra Fondazione conserva una straordinaria testimonianza dell’arte e della cultura neoclassica in Italia. Si tratta dell’Album Cicognara, che prende il nome dal suo proprietario, il conte Leopoldo Cicognara (Ferrara 1767 – Venezia 1834), una delle personalità più affascinanti dell’epoca. Dopo una giovinezza trascorsa tra studi umanistici e viaggi di formazione lungo tutta la Penisola, aderì da subito alla Repubblica Cisalpina di cui fu membro del corpo legislativo. Divenne nel 1808 presidente dell’Accademia di Belle Arti a Venezia, carica che mantenne anche dopo la caduta di Napoleone, fino al 1826.
Uomo colto e brillante, particolarmente attivo nella politica culturale della città e non solo, durante l’incarico presso l’istituzione veneziana pubblicò le sue opere principali fra le quali la monumentale Storia della scultura e le Fabbriche più cospicue di Venezia. A Cicognara si devono iniziative di primo piano come la sistemazione delle Gallerie dell’Accademia che proprio allora prendevano forma con l’arrivo dei dipinti provenienti dagli edifici di culto soppressi per decreto napoleonico.
Sua è l’ideazione del cosiddetto ‘Omaggio delle province venete all’Austria’, grazie al quale i 10.000 zecchini dovuti dal Veneto come donativo per il matrimonio dell’imperatore furono convertiti in opere d’arte fatte compiere ad artisti locali.
Inoltre, fu il promotore, alla morte di Canova, della sottoscrizione per erigere ai Frari il monumento dedicato al grande scultore di cui scrisse anche una fondamentale biografia.
Proprio della stretta amicizia con gli artisti del suo tempo è testimonianza proprio quest’album, una sorta di liber amicorum, composto da 81 fogli. Vi troviamo tutti i nomi del Neoclassicismo italiano: Vincenzo Camuccini, Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, il giovane Francesco Hayez; ma anche artisti francesi come François-Marius Granet, Lancelot Thèodore Turpin de Crissé e Louis Léopold Robert. Ben sei disegni appartengono all’amico di una vita: Antonio Canova di cui Cicognara fu ammiratore appassionato.
I disegni in origine erano fascicolati in un album conservato in una sontuosa custodia decorata con fregi in bronzo,che incorniciano cammei antichi e, al centro, una deliziosa miniatura con una Veduta di Venezia.
I fogli documentano tutte le tecniche grafiche e ogni possibile soggetto. Vi sono disegni a matita, a penna, gessi colorati e acquerelli che raffigurano vedute, ritratti, paesaggi, scene di genere, composizioni sacre e profane. Troviamo accostati studi preparatori per opere maggiori, oppure disegni ‘finiti’ eseguiti espressamente per Cicognara. Nell’insieme, un’opera unica, considerato sia il ruolo politico e culturale del collezionista, sia il numero degli artisti presenti, espressione di tutte le scuole artistiche del periodo.
Questo prezioso volume, segnalato agli studi da Alvar Gonzáles-Palacios nel 1970, fu presentato al grande pubblico nel 1978, in occasione della mostra Venezia nell’età di Canova. In quella circostanza, anche per ragioni conservative, le pagine dell’album furono sciolti e collocati entro passepartout.
Alcuni fogli, i più celebri, sono comparsi nel frattempo a mostre dedicate al Neoclassicismo in Italia e all’estero. Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni da quell’evento, si vuole presentare al pubblico per la prima volta, nella sua interezza, l’intero album che è stato oggetto di un accurato restauro promosso da Venice International Foundation.
CONTATTI PER LA STAMPA
Fondazione Musei Civici di Venezia
Chiara Vedovetto
con Alessandra Abbate
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
Con il supporto di
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net
Simone Raddi
simone@studioesseci.net
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