Il Presidente Bruno Corà e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Burri hanno opportunamente scelto la ricorrenza del giorno natale di Burri per presentare a 103 anni dalla nascita dell’artista, la Sezione “BURRIDOCUMENTA”, che si inaugura il prossimo 12 marzo a completamento del progetto dei Grandi Musei Burri a Città di Castello. La nuova Sezione integra e arricchisce, infatti, la visita delle tre raccolte museali della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello: quella delle opere di Burri dal 1948 al 1985 collocata in Palazzo Albizzini e le altre due situate negli Ex Seccatoi del Tabacco dedicate rispettivamente ai Grandi Cicli degli anni settanta-novanta e all’intera Opera grafica. Dopo la visione diretta delle opere originali del Maestro, la Sezione documentaria fornisce innovativi strumenti visivi e multimediali per la conoscenza, la comprensione e l’approfondimento della sua opera e del contesto italiano e internazionale in cui essa si è distinta.
In questa Sezione, che ripercorre interamente la vita di Alberto Burri fin dalla sua nascita a Città di Castello il 12 marzo 1915, attraverso documenti autografi, riproduzioni di opere, di inviti, di cataloghi, di video e di film, sono documentate, con commento in italiano e inglese, le varie stagioni della sua opera, le molteplici esperienze in campo pittorico-plastico e architettonico, gli incontri con i critici e gli artisti, le mostre personali, le partecipazioni a rassegne internazionali e i testi specialistici che permettono la conoscenza approfondita dell’uomo e dell’artista.
La prima parte della sezione documentaria è strutturata in dieci proiezioni multimediali, secondo una modalità già felicemente sperimentata in occasione della recente esposizione “Burri: lo Spazio di Materia tra Europa e USA” (2016), che trattano gli esordi pittorici dell’artista, l’incontro con la realtà italiana del dopoguerra e l’avventura statunitense che porta Alberto Burri ad essere uno dei maestri europei più esposti negli anni cinquanta negli USA, fino al confronto e all’amicizia con i principali protagonisti della scena internazionale.
In tale quadro sono documentate le radicali esperienze pittoriche di Burri, il particolare e inedito uso di nuove materie – dal catrame alla tela di sacco, dal legno al ferro, dalle materie plastiche al cretto e al cellotex – l’uso di tecniche compositive che rinnovano quelle del collage e dell’assemblaggio fino all’impiego innovativo del fuoco, l’elaborazione del monocromatismo e i grandi Cicli degli ultimi anni della sua produzione. Vengono inoltre analizzati ancora altri aspetti del suo lavoro che riguardano la spazialità plastica, gli allestimenti sempre puntuali, il rapporto con il teatro e lo spazio architettonico ambientale.
Rilievo ed importanza sono peraltro assegnati alla Fondazione Burri, voluta dall’artista stesso, e al suo iter costitutivo a Città di Castello, nonché alle attività portate avanti da questa dopo la morte del Maestro, avvenuta nel 1995, fino alle numerose iniziative presentate in Italia e all’estero nel corso delle recenti celebrazioni del Centenario della nascita: dalla mostra retrospettiva al Guggenheim di New York alle numerose esposizioni, dal completamento del Grande Cretto a Gibellina alla ricostruzione del Teatro Continuo di Milano, dalla riproposizione di spettacoli teatrali alla produzione di convegni internazionali.
La seconda parte di questa nuova Sezione documentaria si avvale delle moderne tecnologie informatiche e, attraverso l’uso di touch-screen, permette totale interconnettività con la consultazione di numerosi testi critici, storici, dépliant, riviste, cataloghi di mostre personali e di importanti esposizioni collettive a livello internazionale, nonché di soffermarsi su di essi con ingrandimenti e approfondimenti multimediali. Il tutto favorendo la costruzione di personali percorsi di apprendimento.
L’ultima parte della Sezione presenta, in una vera e propria biblioteca multimediale, vari documenti originali.
Infine, in sale attigue alla Sezione documentaria, sarà possibile visionare video e film dedicati al Maestro o alla sua opera: dai primi documenti televisivi ai film monografici, fino a quelli recenti, dedicati alla lettura di alcune sue opere e alla documentazione di spettacoli teatrali.
L’uso delle tecnologie più avanzate permetterà in seguito una continua messa a punto e un arricchimento costante delle varie parti componenti la Sezione documentaria, nonché la possibilità di rielaborazione del materiale esistente in occasione di future presentazioni nazionali e internazionali dell’opera del Maestro.
I musei della Collezione Burri, la Biblioteca, l’Archivio storico e ora la Sezione documentaria fanno di Città di Castello uno dei centri italiani più autorevoli e importanti, sia per qualità che per quantità di opere e documenti, ove apprendere e studiare l’arte di Alberto Burri e quella contemporanea del XX° secolo.
Info: www.fondazioneburri.org
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