COMUNICATO STAMPA
INGE MORATH al Museo di Roma in Trastevere
Dal 30 novembre al 19 gennaio 2020 la prima retrospettiva italiana di
Inge Morath (1923-2002), prima fotoreporter donna entrata a far parte
della famosa agenzia fotografica Magnum Photos
Nella lunga e intensa carriera di Inge Morath, non poteva mancare Roma, la Città Eterna. Quando nel 1954 si reca per la prima volta nella Capitale, la fotografa americana ha da poco iniziato a lavorare per l’agenzia Magnum. Ora Roma ospita nel Museo di Roma in Trastevere la sua retrospettiva italiana: INGE MORATH. La vita. La fotografia, aperta al pubblico dal 30 novembre al 19 gennaio 2020.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Marco Minuz, Brigitte Blüml – Kaindl, Kurt Kaindl. Organizzazione: Suazes, in collaborazione con Fotohof e Magnum photos, e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. Catalogo: Silvana editoriale.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC Card.
Il percorso espositivo si sviluppa in 12 sezioni che ripercorrono tutte le principali esperienze professionali e umane della Morath, attraverso circa 140 fotografie e decine di documenti originali. Compaiono anche immagini, realizzate da grandi maestri come Henri Cartier-Bresson e Yul Brinner, che ritraggono Inge Morath in diversi momenti della sua carriera.
Viaggiatrice instancabile, poliglotta, donna dai poliedrici interessi e di profonda cultura, Morath nasce a Graz, in Austria, nel 1923. Cresciuta in un ambiente colto e intellettuale, studia lingue romanze all’università di Berlino e ama viaggiare. Non teme barriere culturali, linguistiche o geografiche. La meta del suo primo viaggio in Italia è Venezia. Proprio nella Laguna prende corpo la passione per la fotografia, quando Inge rivolge il suo obiettivo verso i luoghi meno frequentati e i quartieri popolari della città, cogliendo le persone nella loro quotidianità. Un soggiorno più lungo, nell’autunno 1955, è dedicato agli scatti per il volume illustrato “Venice Observed” della storica dell’arte Mary McCarthy.
A Roma, Inge ritorna invece nel 1960 per un lavoro su commissione: fotografare la bellissima attrice e modella Rosanna Schiaffino, che immortala all’interno della sua abitazione romana. Nei pochi anni che intercorrono tra i due momenti romani, Inge Morath si è ormai affermata. Il suo sviluppo è stato graduale. Dopo l’esordio come traduttrice e scrittrice in Austria, aveva iniziato a scattare nel 1952. L’anno successivo, grazie a Robert Capa, comincia a lavorare per Magnum Photos a Parigi.
Il suo primo importante reportage, datato 1953, è dedicato ai “Preti operai”. È di questi anni l’incontro con Henry Cartier-Bresson, con cui inizia un sodalizio decennale che ne segnerà l’esistenza. Proprio nel 1960, l’anno del ritratto di Rosanna Schiaffino, Inge accompagna infatti Cartier-Bresson a Reno, per lavorare sul set de Gli Spostati, pellicola con Marilyn Monroe e Clarke Gable diretta da John Huston. Qui scatta uno dei suoi più bei ritratti: una Marilyn quasi scomposta che sola, lontana dal set, prova dei passi di danza. Durante le riprese Inge conoscerà lo scrittore e drammaturgo Arthur Miller, sceneggiatore della pellicola, che diventerà suo marito nel 1962.
Che si trattasse di celebrità o di gente comune, di singole persone o di comunità, le sue sono immagini che sanno cogliere le intimità più profonde dei soggetti. Riesce a fissare l’anima di grandi artisti – da Henri Moore, a Alberto Giacometti, Jean Arp, Pablo Picasso – e di scrittori come André Malraux, Doris Lessing, Philip Roth e celebrità come Igor Stravinskij, Yul Brynner, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Pierre Cardin, Fidel Castro. Immortala l’anima dei luoghi. Imperdibili le sue foto della casa di Boris Pasternak, della biblioteca di Puskin, della casa di Cechov, degli studi di artisti permeate dallo spirito delle persone che vi avevano vissuto.
Inge Morath è stata, soprattutto, una viaggiatrice. Nel corso della sua carriera ha realizzato reportage fotografici in Spagna, Medio Oriente, Stati Uniti, Russia e Cina, tutti preparati con cura maniacale. La sua conoscenza di diverse lingue straniere le ha permesso di analizzare in profondità ogni situazione e di entrare in contatto diretto e profondo con la gente. Preparazione, conoscenza, empatia. Così può giungere al momento magico, quello della «chiusura dell’otturatore. Un momento di gioia, paragonabile alla felicità del bambino che in equilibrio in punta di piedi, improvvisamente e con un piccolo grido di gioia, tende una mano verso un oggetto desiderato.»
Ufficio stampa Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
Referente Simone Raddi (39) 049 663499 gestione2@studioesseci.net
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura
Chiara Sanginiti (39) 06 82077386 – 340 4206787 c.sanginiti@zetema.it
SCHEDA INFO
Mostra INGE MORATH.
La vita. La fotografia
Dove
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio,1/b
Apertura al pubblico
30 novembre 2019 – 19 gennaio 2020
Orari da martedì a domenica 10.00-20.00
La biglietteria chiude alle 19.00
24 e 31 dicembre 10.00 – 14.00.
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Biglietteria
Biglietto con integrazione di € 3,50 come segue:
biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 9,50 intero e di € 8,50 ridotto, per i non residenti; biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 8,50 intero e di € 7,50 ridotto, per i residenti;
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Per i possessori della MIC Card l’ingresso al museo è gratuito
Promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
A cura di
Marco Minuz, Brigitte Blüml – Kaindl, Kurt Kaindl
Organizzazione
Suazes in collaborazione con Fotohof e Magnum Photos
Con il supporto di
Zètema Progetto Cultura
SPONSOR SISTEMA MUSEI IN COMUNE
Con il contributo tecnico di
Ferrovie dello Stato Italiane
Info Mostra
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it
www.mostramorath.it
Twitter: @museiincomune