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IL MAGNIFICO GUERRIERO. Bassano a Bassano

“Il Magnifico Guerriero”, o più esattamente “Il ritratto di uomo in armi”, rappresenta un affascinante nobiluomo dalla fulva, curatissima barba. Non un giovane ma un uomo maturo, certo aduso al comando ma soprattutto ad una vita raffinata lontano dai campi di battaglia.

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VIVIAN MAIER. Un itinerario dagli Stati Uniti a Champsaur

Questa mostra, in prima italiana, presenta l’ “altra” Vivian Maier, quella “francese”. Immagini di strade e di persone incontrate, tra il ’50 e il ’51 nelle lunghe corse in bicicletta nella valle di Champsaur, nelle Alpi Francesi. E di nuovo una decina di anni dopo, quando nel corso di un viaggio intorno al mondo, Vivian torna a fare tappa nella terra natale materna.

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ITALIA POP. L’arte negli anni del boom

Il Pop è protagonista nella Villa dei Capolavori. Ad essere proposta in questa mostra è la “via italiana” alla Pop Art, pienamente in sintonia con le analoghe esperienze maturate in ambito internazionale e al tempo stesso linguisticamente autonoma rispetto ai modelli statunitensi ed europei del periodo.

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MONET. Quelle ninfee che anticiparono l’Informale

Le celebri Ninfee di Claude Monet, provenienti dagli Stati Uniti, esposte alla Fondazione Magnani Rocca insieme ad altri due capolavori del pittore francese, anticipano il tema della serialità, che sarà proprio della Pop Art, e rappresentano quasi una profezia dell’Informale.

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epea – European Photo Exhibition Award.“Confini sfuggenti”: per la prima volta a Viareggio la palestra europea della fotografia

Il lavoro di 12 fotografi che hanno percorso l’Europa, per interpretarne, con i loro scatti, i cambiamenti più profondi, secondo il tema “Confini sfuggenti”. Una collettiva che raccoglie centinaia di immagini capaci di focalizzare l’evoluzione dei territori europei. Una mostra che giunge a Viareggio dopo la “prima” alla Fondazione Gulbenkian a Parigi, per poi approdare ad Amburgo e Oslo.

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FERRO, FUOCO, SANGUE. Vivere la Grande Guerra

Questa è una mostra di emozioni, di verità che fanno realmente “Vivere la Grande Guerra”. E’ una mostra che ti sommerge, inquieta, che non lascia indifferenti perché trasforma una “epopea,” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà fu: “Ferro, Fuoco e Sangue”.

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ODE ALLA PITTURA. Palazzo Sarcinelli e la sua collezione da Music a Zigaina a Guccione

Nei suoi 15 anni di direzione di Palazzo Sarcinelli (1988 – 2002), Marco Goldin ha proposto ben 75 mostre. Che hanno fatto della sede espositiva coneglianese uno dei maggiori punti di riferimento italiani per la pittura contemporanea. La direzione di Goldin ha stimolato la donazione alle Collezioni stabili del Palazzo di quasi 200 opere. La mostra propone una selezione di 107, per delineare un percorso culturale e critico unico in Italia per unitarietà e livello.

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I NABIS, GAUGUIN E LA PITTURA ITALIANA D’AVANGUARDIA

Un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, quattro grandi “isole” e tanto, tanto colore. Questa è una mostra di emozioni. E di storie intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o quello dolce e casalingo della Laguna veneziana. Quasi fossero alla ricerca del valore purificatore dell’acqua e degli elementi naturali.

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L’UMBRIA SULLO SCHERMO. Dal cinema muto a don Matteo

Dario Argento, Pupi Avati, Mario Monicelli, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli, Roberto Benigni, Alberto Sordi e Carlo Verdone, Mickey Rourke e Peter Ustinov. Ma anche Rodolfo Valentino e, naturalmente, Monica Bellucci. Nomi e volti che testimoniano, tra i tanti, l’Umbria come set di grandi produzioni cinematografiche e televisive.

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VENETIAN RENAISSANCE PAINTINGS FROM THE GALLERIE DELL’ACCADEMIA

Il National Art Center di Tokyo e il National Museum of Art di Osaka propongono, grazie alla collaborazione delle Gallerie dell’Accademia, la più imponente mostra sull’arte veneziana mai ammirata in Giappone. “Venetian Renaissance Paintings from the Gallerie dell’Accademia, Venice” è l’evento clou delle manifestazioni culturali organizzate per celebrare il Centocinquantesimo anniversario del Trattato di Amicizia e di Commercio siglato nel 1866 da Giappone e Italia.

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PERUGINO PINTURICCHIO E GLI ALTRI. La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia apre lo scrigno dei suoi tesori

Doppio appuntamento in Palazzo Lippi Alessandri. Con l’esposizione dei tesori d’arte frutto di venti anni di collezionismo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia: la selezione propone oltre 50 importanti dipinti rappresentativi non solo delle esperienze artistiche che si affermano in Umbria nell’arco di quattro secoli, dal Trecento al Settecento, ma anche di altri aspetti della cultura figurativa italiana dal Rinascimento al Barocco. E, parallelamente, il medesimo spazio espositivo accoglie la mostra dedicata al caravaggismo nelle collezioni perugine.

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ORLANDO FURIOSO 500 ANNI. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi

Qui si viene condotti in un appassionante viaggio nell’universo ariostesco, tra immagini di battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e magie. Tappe i capolavori dei più grandi artisti del periodo, da Paolo Uccello ad Andrea Mantegna, da Leonardo a Raffaello, da Tiziano a Dosso Dossi: creazioni straordinarie che fanno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti di cui è espressione il capolavoro dell’Ariosto.

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JANELLO TORRIANI. Genio del Rinascimento

Riuscì ad affascinare i due più potenti Sovrani del suo tempo, Carlo V e suo figlio Filippo II, che lo vollero al loro fianco, considerandolo un genio come per noi oggi è Leonardo da Vinci. A differenza di Leonardo, Janello Torriani non sapeva dipingere, non era un intellettuale, eppure le sue grosse mani da fabbro seppero creare meraviglie che tutta l’Europa ambiva.

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NUOVE SALE DELL’ALA PALLADIANA DELLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA

Sette nuove sale, allestite nell’ala del convento dei Canonici Lateranensi disegnata da Andrea Palladio, ospitano i protagonisti dell’arte veneziana e veneta tra Sette e Ottocento. Sebastiano Ricci, Rosalba Carriera, Canaletto, Bellotto e Guardi, Hayez, tra i tanti. Ma soprattutto Antonio Canova cui sono riservati gli spazi della luminosa galleria e il celebre Tablino.

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SOGGETTIVO – PRIMORDIALE. Un percorso nell’espressionismo tedesco attraverso le collezioni dell’Osthaus Museum di Hagen

In mostra gli artisti che si riconoscevano in sodalizi come il “Die Brücke” (Il ponte) o “Der Blaue Reiter” (Il Cavaliere Azzurro). Rivoluzionari dell’arte e del pensiero che in una Germania stretta tra il conservatorismo della politica imperiale e la crescita di una nuova cultura di massa, trovarono riferimento nei valori dell’individualismo e del primordio, alla ricerca di esperienze di vita autentiche e originali.

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STORIA DEL PROFUMO, PROFUMO DELLA STORIA

Chissà se la Storia sarebbe stata la stessa nel caso in cui Cleopatra non avesse usato i suoi mitici unguenti profumati! In mostra tremila anni di profumi, attraverso i loro contenitori: da quelli dell’età greca e romana ai marchi della grande profumeria planetaria di oggi. Insieme a oggetti, libri, antichi formulari e farmacopee, strumenti multimediali. Oltre a esperienze sensoriali.

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RENATO MAMBOR. Connessioni invisibili

« Voglio fare di tutto, ballare, cantare, scrivere, recitare, fare il cinema, il teatro, la poesia, voglio esprimermi con tutti i mezzi, ma voglio farlo da pittore perchè dipingere non è un modo di fare ma un modo di essere». In una frase Mambor così offre una precisa immagine del suo essere artista. Come questa mostra perfettamente evidenzia.

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FUTURBALLA

Grandi prestiti internazionali, molte opere mai prima viste in Italia, per raccontare Giacomo Balla. Dall’apprendistato torinese al realismo sociale, alla sperimentazione della tecnica divisionista al grande momento futurista.

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MIMMO PALADINO. Ouverture

Brescia “riletta”, anno dopo anno, da un artista di livello internazionale. A fare da apripista a questo nuovo progetto culturale è Mimmo Paladino. Scelto per “la sua capacità di alimentare la storia, trasformando i simboli della cultura figurativa del mediterraneo, dagli archetipi al Novecento”, sottolinea Luigi Di Corato, che è il direttore di Brescia Musei e il curatore della mostra. Il percorso “firmato Paladino” si espande da Piazza della Vittoria, simbolo della retorica piacentiniana sino al Capitolium e a Santa Giulia, sin dentro il cuore più antico e fascinoso della città.

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IL RINASCIMENTO DI GAUDENZIO FERRARI

Tre sedi – Varallo, Vercelli e Novara – per ospitare la grande retrospettiva su Gaudenzio Ferrari. Un centinaio di dipinti, sculture e disegni (tra cui importantissimi prestiti da musei europei e americani) per documentare, in modo finalmente compiuto, la grandezza di uno dei grandi interpreti del Cinquecento. Un artista Giovanni Paolo Lomazzo ritenne – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”. E, ad integrare le tre sedi espositive, itinerari in chiese, santuari e al Sacro Monte di Varallo, per ammirare i suoi celebri cicli di affreschi.

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Dante a Verona 1321-2021. VERONA, MOSTRA DIFFUSA

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Una agile mappa guida chi si propone di visitare sia i luoghi legati alla presenza di Dante a Verona e alle citazioni nella Commedia, sia quelli che, ancora oggi, aiutano a restituire l’immagine della città al tempo di Dante. Verona, quindi, come sfondo e insieme protagonista della vicenda dantesca. Proprio per valorizzare la specificità, che distingue e caratterizza Verona rispetto alle altre città dell’esilio, il progetto Dante a Verona 1231-2021 si costituisce come mostra diffusa. Scegliendo di puntare sulla riscoperta dei luoghi della presenza e della tradizione dantesca, mediante la predisposizione di un suggestivo itinerario cittadino.

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MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA VALLE CAMONICA

ULTERIORI INFORMAZIONI EDIMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Per l’arte rupestre la Val Camonica è Patrimonio dell’Umanità. Ma la Valle Camonica Romana non è meno sorprendente. E’ anzi una delle realtà archeologiche più rilevanti dell’intero arco alpino. Ora, a documentarla sono i reperti esposti nel nuovo Museo statale di Cividate Camuno, l’antica Civitas Camunorum. Tra i capolavori che non ti aspetti, la maestosa dea Minerva dal santuario di Breno e il nudo maschile ritrovato nel Foro. E, intorno al nuovo Museo, le testimonianze superstiti dell’antica città romana.

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LA COLLEZIONE DI VETRI VENEZIANI CARLA NASCI – FERRUCCIO FRANZOIA

A Feltre, ai capolavori in ferro battuto di Carlo Rizzarda si aggiungono ora, in un intrigante connubio di forza e fragilità, i preziosi vetri d’autore della Collezione Carla Nasci-Ferruccio Franzoia: oltre 800 pezzi che spaziano dal XVIII secolo alla contemporaneità, con uno speciale focus sulla produzione muranese e, in particolare, sui grandi “creativi” del vetro. Scarpa e Zecchin, innanzitutto. Con Martinuzzi, Buzzi, Tyra Lundgren, Paolo Venini, Massimo Vignelli, Fulvio Bianconi, Toni Zuccheri, Alfredo Barbini, Archimede Seguso, Flavio Poli, Tapio Wirkkala, Guido Balsamo Stella, Giuseppe Barovier e Guido Bin, pseudonimo di Mario Deluigi e a contemporanei come i Santillana, Sergio Asti e Luciano Gaspari. Tra gli altri.

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TEFAF NEW YORK

Dalla join venture tra TEFAF Maastrich e Artvest Partners nasce TEFAF | New York | Fall, destinata ad essere l’appuntamento autunnale per gli appassionati d’arte e di antiquariato di tutto il mondo. E, ovviamente, per il grande mercato nord americano. Ad ospitare questa nuova Rassegna è lo storico Park Avenue Armory.

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PROGETTO DI RESTAURO PER L’ARCA DI MASTINO II

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Mastino II, successore di Cangrande della Scala, portò la Signoria scaligera all’apice della potenza: il suo dominio si estese su gran parte del Veneto, Brescia, Parma e Lucca. Intervenne anche sul cimitero di famiglia, il cui rinnovo, affidato al “Maestro delle Arche Scaligere” restò definitivo. I lapicidi e gli scultori rinnovarono l’arca di Cangrande e innalzarono il monumento funebre dello stesso Mastino II, oggetto dell’attuale campagna di studi. Il monumento funebre a Mastino II, quadrangolare, si impone per architettura e grandezza, è cinto da una cancellata ai cui angoli si trovano quattro statue delle Virtù e in origine era dipinto e dorato.

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA. ANTOLOGIA SCELTA 2021

Tornabuoni Arte presenta l’Antologia 2021. Arte moderna e contemporanea, l’appuntamento annuale che, come di consueto, offre un’accurata selezione di opere, frutto dell’importante lavoro di ricerca che la galleria ha svolto nell’arco dell’ultimo anno. È un’opportunità unica non solo per i collezionisti ma per il pubblico in genere per poter visitare una mostra che ripercorre i momenti più significativi della storia dell’arte dagli inizi del XX secolo ad oggi, attraverso i capolavori di alcuni dei suoi principali protagonisti.

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“INTORNO A VAN GOGH”. Andrea Martinelli e Piero Vignozzi

Non solo uno straordinario Van Gogh al San Gaetano di Padova. Ma anche una sequenza di 11 mostre monografiche, creazioni che altrettanti importanti artisti italiani contemporanei hanno ideato ispirandosi a Van Gogh. Ad aprire la serie sono Andrea Martinelli e Piero Vignozzi con le mostre rispettivamente intitolate: “Gli occhi del tempo” e Il giardino degli iris”. Andrea Martinelli da molti anni lavora sul mistero del volto. Le sue 36 opere in mostra sono incentrate sui personaggi che Van Gogh dipinse nella sua breve e travagliata vita. Van Gogh dipinse più volte anche gli iris. E così fa Piero Vignozzi che ne ha fatto anzi una tra le cose più belle della sua operosità così poetica e toccante, così adagiata sul nulla di un palpito di luce.

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DANTE. Gli occhi e la mente

Dante. Gli occhi e la mente è il progetto espositivo con cui Ravenna, città che fu l’ultimo rifugio del sommo poeta, celebra Settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Insieme, Comune di Ravenna, Assessorato alla cultura e il MAR - Museo d’Arte della città, hanno ideato un progetto articolato in tre mostre visitabili a partire da settembre 2020 fino a luglio 2021 e allestite presso la Biblioteca Classense, la chiesa di San Romualdo e il MAR, che indagheranno la figura di Dante Alighieri da diverse prospettive. Sono confermate collaborazioni e prestiti dai più importanti musei italiani e internazionali, in primis dalla Galleria degli Uffizi.

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LA MANO CHE CREA. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore, collezionista e mecenate

Intorno alla celebrazione di Ugo Zannoni, scultore tra i maggiori dell’Ottocento, si è sviluppato un progetto che indica una nuova modalità di approccio alla realizzazione delle mostre. Le 200 opere della collezione Zannoni, da lui donata alla sua città, documentano l’artista e offrono una potente panoramica sugli maestri del suo tempo, da lui collezionati. Nel settimo centenario dantesco, la mostra non poteva non soffermarsi anche su un’opera tra le più celebri dello scultore: il monumento veronese a Dante.

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CARLO SCARPA. Vetri e disegni. 1925-1931

La possibilità di ammirare l’opera finita, ovvero i vetri, accanto ai disegni da cui quegli stessi vetri sono stati tratti dai maestri vetrai muranesi, fa di questa mostra un appuntamento davvero imperdibile per chiunque ami l’architettura del ‘900 e il vetro d’autore. In mostra circa 65 emozionanti vetri e un importante nucleo di disegni di Scarpa, patrimonio dell’Archivio Carlo Scarpa di Verona, che ha sede al Museo di Castelvecchio. Oltre ad immagini d’epoca che documentano quel momento creativo del giovane maestro.

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HORST E MODEL, GABETTI NIEDERMAYR, PARR. Le mostre principali 2021 di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Data d'inizio da definire per “Camera Doppia” con le personali di Horst P. Horst e Lisette Model, indiscutibile genio della fotografia di moda lui, ironica e dissacrante street photographer lei. Dal 15 luglio, Walter Niedermayr, fra i più importanti fotografi italiani contemporanei. Da ottobre, in occasione delle ATP Finals a Torino, Camera propone, all’interno della di Martin Parr, un nucleo di sue immagini dedicate al tennis. In parallelo, nella Project Room, personale di Roberto Gabetti seguita da quella di Nicola Lo Calzo.

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CONFINI. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni

Una mostra come non si è mai vista, in uno scrigno aperto, anzi creato, per l’occasione. “Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni”, a cura di Marco Goldin, si propone come l’evento di punta di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture”, di cui interpreta il tema. Ad accogliere i più di 100 capolavori della mostra gli spazi totalmente rinnovati, e adeguati a mostre di livello internazionale, dell’Esedra di Levante di Villa Manin, a Passariano.

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