05 Ottobre 2017

Treviso, Chiesa di San Teonisto

Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 6

RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO

Cartella Stampa e Immagini

Da lunedì 9 a venerdì 13 ottobre visite guidate su prenotazione
Sabato 14 ottobre incontro su prenotazione con Tobia Scarpa
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso

COMUNICATO STAMPA
Riapre la chiesa di San Teonisto. Il restauro dell’edificio nel centro storico di Treviso, fortemente voluto da Luciano Benetton, è giunto al termine e riconsegna alla città un importante patrimonio storico per lo svolgimento di attività culturali.
Il complesso intervento, iniziato alla fine del 2014 e affidato alla cura e alla creatività dell’architetto Tobia Scarpa nel solco del suo fertile sodalizio con il Gruppo Benetton, restituisce un’architettura rinnovata, ma capace di raccontare i segni del passato di luogo consacrato, poi gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1944 e spogliato dei suoi arredi, e infine dimenticato. Successivamente sconsacrato e adibito a usi diversi, l’edificio è stato gestito dal Comune di Treviso fino all’acquisizione, nel 2010, da parte di Luciano Benetton, che successivamente l’ha donato alla Fondazione Benetton Studi Ricerche per farne un luogo di cultura in grado di ospitare eventi di respiro internazionale.
La chiesa deve il suo nome a san Teonisto, la cui salma, secondo tradizione, fu trasferita a Treviso dai cittadini di Altino a seguito della distruzione della loro città nel 452 d.C. a opera di Attila. Oltre alle spoglie del santo la chiesa ha ospitato nel corso dei secoli numerose opere pittoriche di artisti del XVII secolo, tra cui il celebre dipinto “Le Nozze di Cana” di Paolo Veronese e bottega, ora custodito a Palazzo Montecitorio, e il grande affresco del soffitto, a opera del Guarana nel XVIII secolo raffigurante l’Assunzione della Madonna, la cui fama riecheggiava in tutti gli ambienti culturali dell’epoca. Molte opere furono trafugate nel 1810 dopo l’arrivo di Napoleone e alcune di esse sono ora sotto la tutela del Museo di Santa Caterina di Treviso e della Pinacoteca di Brera.
L’intervento di restauro e adeguamento della chiesa ha avuto come obiettivo prioritario il rispetto e la tutela dello spazio architettonico preesistente, attraverso l’adozione di mirati interventi di restauro e accurati dettagli disegnati dallo stesso Tobia Scarpa. Le nuove esigenze funzionali hanno trovato soluzione nella realizzazione di due tribune reclinabili che, quando sollevate, consentono di adibire l’aula della chiesa a sala da musica e auditorium, per una capienza complessiva di 300 persone. Grazie all’inserimento di un nuovo pavimento sopraelevato e a un delicato lavoro di scavo, le tribune reclinabili possono essere completamente nascoste alla vista scomparendo al di sotto della quota del pavimento e consentendo così di ottenere uno spazio completamente libero in grado di ospitare mostre ed esposizioni temporanee.
Il nuovo soffitto, che segue l’originale andamento di quello crollato durante la seconda guerra mondiale, si regge su un’apposita struttura realizzata con travi metalliche vincolate ai muri d’ambito e resa indipendente dalla sovrastante copertura a capriate lignee. Nell’ex sacrestia, attigua all’aula, gli stucchi originali sono stati recuperati integrando le parti mancanti con un’attenta opera di restauro, mentre nell’area adiacente sono ospitati i locali tecnici.
L’intero complesso della chiesa è accessibile da un piccolo cortile che funge da foyer all’aperto e nel quale è collocata un’installazione di quattro colonne di cui tre sormontate da un antico capitello ionico e una da una scultura in vetro serigrafato raffigurante l’originale bassorilievo da cui è tratto il logo istituzionale della Fondazione Benetton Studi Ricerche.
L’intero progetto è impreziosito da tutti i dettagli architettonici di Tobia Scarpa, tra cui svettano i quattro lampadari in vetro soffiato presenti nell’aula, le sedute delle tribune e della platea, l’allestimento del cortile di ingresso e la nuova scala in ferro e legno dell’ex sacrestia.
Nei prossimi mesi è previsto il completamento dei lavori di ricostruzione del timpano di facciata della chiesa, opera del conte Giordano Riccati nel 1758 e crollato durante la seconda guerra mondiale, e la ricollocazione di diciannove delle ventidue opere pittoriche che adornavano le pareti della chiesa e che sono attualmente in fase di restauro.
La chiesa restaurata troverà a breve la sua collocazione tra gli spazi della cultura di Treviso con un calendario di eventi adatto alla sua nuova identità e riaccoglierà le opere d’arte
che lo decoravano, grazie a una felice quanto veloce intesa con il Comune di Treviso che le ha custodite per quasi un secolo nei Musei civici.
«Entro la fine dell’anno la programmazione si avvierà in parallelo con la conclusione degli allestimenti, a partire dal momento in cui le opere d’arte potranno ritrovare la collocazione
originale» afferma Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton, «la musica sarà fin da subito protagonista negli spazi della chiesa di San Teonisto, che si presta a diventare
un luogo di sperimentazione e contaminazione tra linguaggi diversi, in dialogo tra antico e moderno, ricerca e divulgazione».
La conclusione dei lavori viene festeggiata con una prima apertura al pubblico attraverso la proposta di alcune visite guidate su prenotazione, in programma da lunedì 9 a venerdì 13 ottobre alle ore 17. La storia della chiesa e le fasi di lavoro che l’hanno vista rinascere saranno raccontate da alcuni rappresentanti della cultura trevigiana o da figure in vario modo coinvolte nell’operazione: Andrea Bellieni, Fondazione Musei civici di Venezia; Fabio Fregonese, architetto, direttore dei lavori di San Teonisto; Veronica Groppo, archeologa; Emilio Lippi, direttore dei Musei civici di Treviso; Eugenio Manzato, storico dell’arte.
Gli appuntamenti su prenotazione si concluderanno sabato 14 ottobre, sempre alle ore 17, con uno speciale incontro con Tobia Scarpa, che, in prima persona, sollecitato dalla giornalista Isabella Panfido, racconterà lo studio, l’ideazione e la realizzazione dell’intervento.
I festeggiamenti inizieranno già domenica 8 ottobre con un concerto su invito che sarà anche l’occasione per aprire le celebrazioni per i trent’anni di attività della Fondazione Benetton. «L’apertura di un teatro, di una sala da concerti, di un auditorium possiede sempre un’aura che profuma di “sacro”» racconta il musicologo Guido Barbieri, voce narrante dell’evento in programma. «Non nel senso di “religioso” o di “spirituale”, ma nel significato etimologico di “elevato” e al tempo stesso di “unico” e di “fondamentale”. Aprire un luogo dedicato alla musica, al teatro, al confronto delle idee significa dunque non soltanto compiere un gesto elevato e fuori dal comune, ma anche costruire o rafforzare le fondamenta della comunità che lo accoglie, offrirle uno specchio in cui riconoscersi. Contribuire insomma alla scrittura della sua identità. In occasione della riapertura della chiesa di San Teonisto, si è riunito un gruppo di musicisti che per la prima volta – nonostante i numerosi incroci reciproci – fanno sentire il loro suono. La maggior parte di loro possiede una radice comune: tutti o quasi tutti – per ragioni anagrafiche – hanno infatti mosso i primi passi nell’alveo della Marca Trevigiana, ma ognuno di loro ha poi varcato la soglia del territorio locale per incamminarsi lungo una strada cosmopolita e internazionale: il violoncellista Mario Brunello, il violinista Giuliano Carmignola, il pianista Andrea Lucchesini. Accanto a loro I Sonatori de la Gioiosa Marca
e il Coro del Friuli Venezia Giulia, diretto da Cristiano Dell’Oste».
In programma un repertorio dedicato alla Ciaccona, per raccontare, in parole e in musica, la storia di questa danza e i suoi infiniti colori: il prologo e l’epilogo sono affidati a due delle più significative intonazioni della Ciaccona, quelle di Arcangelo Corelli e di Antonio Vivaldi. Ma il cuore del concerto è rappresentato da tre diverse “visioni” della Ciaccona per eccellenza, quella di Johann Sebastian Bach.

media partnership
Rai – Radio3

Informazioni
Prenotazione obbligatoria per partecipare alle visite guidate e all’incontro con Tobia Scarpa
nella chiesa di San Teonisto: tel. 0422 5121, fbsrrdfbsr.it.
Il concerto di domenica 8 ottobre è su invito.
Ufficio stampa: Silvia Cacco, Fondazione Benetton, T 0422 5121, 331 6351105, silvia.caccordfbsr.it;
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo, T 049 663499, gestione3@dstudioesseci.net (Roberta Barbaro).
SCHEDA TECNICA
Titolo intervento: Restauro conservativo e adeguamento funzionale della chiesa di San Teonisto
Committente: Fondazione Benetton Studi Ricerche
Principali enti competenti: Comune di Treviso, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
Progetto architettonico: architetto Tobia Scarpa
Progetto strutturale: ingegnere David Zannoner
Progetto impianti meccanici: architetto Adriano Lagrecacolonna
Progetto impianti elettrici: perito industriale Gianpiero Paparella
Direttore lavori: architetto Fabio Fregonese
Inizio lavori: dicembre 2014
Fine lavori: ottobre 2017
DATI DIMENSIONALI
Superficie: auditorium/sala espositiva 340 m2; locali annessi 130 m2; cortile 130 m2 Capienza auditorium: 300 persone

Cartella Stampa e Immagini

Immagini


Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISOStudio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 1Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 2Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 3Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 4Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 5Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 6Studio ESSECI - RIAPRE LA CHIESA DI SAN TEONISTO A TREVISO 7