Studio ESSECI - La "veduta del bacino di San Marco" di Giovanni Biasin risplende sotto una nuova luce

La “veduta del bacino di San Marco” di Giovanni Biasin risplende sotto una nuova luce

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Comunicato stampa

LA “VEDUTA DEL BACINO DI SAN MARCO” DI GIOVANNI BIASIN RISPLENDE SOTTO UNA NUOVA LUCE.
Dopo l’importante intervento illuminotecnico promosso dalla Fondazione Cariparo, la spettacolare veduta di San Marco brilla in tutti i suoi particolari a Palazzo Roverella.

La Veduta del Bacino di San Marco, lo spettacolare panorama di Venezia realizzato da Giovanni Biasin, splende di nuova luce grazie a un nuovo impianto di illuminazione promosso dalla Fondazione Cariparo e realizzato dalla ditta iGuzzini.

Di proprietà dell’Accademia dei Concordi e del Comune di Rovigo, l’opera è una delicata tempera su carta che misura 22 metri di lunghezza e 1,75 di altezza. In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia, l’opera è stata completamente restaurata ed integrata delle parti mancanti grazie alla Fondazione Cariparo. In seguito è stata esposta alla mostra organizzata alla Venaria Reale di Torino come una delle opere più significative del Veneto riferite all’Unità d’Italia, in quanto su uno dei battelli rappresentati svetta la bandiera tricolore. Nel 2019 è stata sottoposta a un importante e delicato intervento conservativo sostenuto dai soci e dai consumatori di Coop Alleanza 3.0, che lo scelsero come opera da salvare nell’ambito del concorso “Opera tua” . Dopo questo restauro è stata esposta al pubblico nella mostra “Venezia Panoramica. La scoperta dell’orizzonte infinito”, promossa dalla Fondazione Querini Stampalia in occasione dei 1600 anni della Repubblica di Venezia. Per poi essere esposta, dal 2022, in maniera permanente a Palazzo Roverella.

Le persone che nelle prossime settimane visiteranno la mostra dedicata al grande pittore danese Vilhelm Hammershøi avranno dunque modo di ammirare anche questa singolare opera.

UN’OPERA STRAORDINARIA DALLA GENESI MISTERIOSA

Sembra che per realizzarla Biasin abbia fatto degli schizzi posizionandosi su una barca al centro del bacino di San Marco per poi definire l’opera in laboratorio. Pare si fosse ispirato alle imponenti vedute panoramiche che andavano di moda all’epoca, come il Pantoteama di Carlo Dall’Ara: 16 vedute di Venezia in rilievo illuminate di giorno e di notte. Un’altra fonte di ispirazione furono certamente i grandi panorami che l’artista ebbe l’occasione di vedere di persona nei suoi viaggi a Parigi e in altre città d’Europa, specie in occasione di Esposizioni Universali. Sappiamo con certezza che l’opera di Biasin è stata presentata all’Esposizione Nazionale Artistica che si tenne nel 1887 – anno della sua realizzazione – a Venezia.

Non è dato sapere a chi appartenne il Panorama e quale uso se ne fece; di certo fu donato all’Accademia dei Concordi di Rovigo, dove Biasin – veneziano d’origine – si trasferì nel 1863 chiamato dal nobile Gobbati per dipingere in stile liberty il suo palazzo. Qui ottenne una buona fama come pittore e decoratore e, a partire dal 1889, ricevette numerosi incarichi, tra cui la decorazione del Gabinetto del Sindaco e del Teatro Sociale. Questa fu una delle sue ultime imprese, che realizzò al fianco del padovano Giovanni Vianello.

IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO

Il progetto illuminotecnico, affidato all’architetto Antonio Stevan, si basa sull’utilizzo di Filorail, il più recente binario iGuzzini, che – oltre ad avere dimensioni ridottissime – può essere curvato per soddisfare le esigenze di installazione. Questo elemento è stato molto importante perché la curvatura dei binari segue quella dell’allestimento a vantaggio della geometria di proiezione, con tutti i proiettori alla stessa distanza dal dipinto. I binari sono sospesi per mezzo di speciali supporti realizzati su disegno, con bracci in alluminio regolabili per garantire il perfetto andamento orizzontale. Gli apparecchi a LED, oltre ad offrire una elevata resa cromatica, non emettono nella banda dell’ultravioletto e dell’infrarosso e garantiscono un minore impatto sull’opera. Il flusso luminoso di ciascun proiettore è regolato in funzione delle esigenze di conservazione dell’opera e tutto l’impianto è gestito con un sistema il bluetooth e un’app per smartphone.

“La Veduta del Bacino di San Marco di Giovanni Biasin – commenta il Presidente di Fondazione Cariparo Gilberto Muraro – è un’opera straordinaria, che conduce con abilità lo sguardo ad abbracciare lo spazio che va dalla Giudecca ai Giardini pubblici di Sant’Elena, accompagnando il visitatore tra le diverse imbarcazioni che solcano la laguna. Un dipinto di grande suggestione, che l’artista volle affidare all’Accademia dei Concordi di Rovigo. Una suggestione che resiste al passare del tempo, come testimonia lo stupore di chi ha potuto ammirarlo, e che la nostra Fondazione è lieta di poter offrire ai visitatori in una nuova luce, grazie alla realizzazione di un moderno e sofisticato impianto di illuminazione. Un intervento che garantisce all’opera nuovo splendore, aumentandone sensibilmente la capacità di attrazione e fruizione.”

“Siamo davvero orgogliosi – dichiara Giulio Scabin, Italy Sales Director iGuzzini illuminazione – di essere intervenuti come partner tecnici per illuminare il Panorama di Giovanni Biasin, un’opera così spettacolare, unica nel suo genere e non solo nelle dimensioni, ma tuttavia molto delicata per la tecnica e il supporto utilizzati. Come veneto in particolare apprezzo il fatto di aver collaborato nel giro di un anno a ben 3 importanti progetti di “restituzione” alla città: dopo Il Tempio della Rotonda e Piazza Masslo, la nuova illuminazione del Panorama a Palazzo Roverella conclude in qualche modo un ciclo virtuoso qui a Rovigo. Il nostro essere partners non è “solo” un atto di impegno civile o uno strumento di comunicazione ad alto valore sociale, ma occasione importante per sensibilizzare sia il pubblico degli specialisti, sia quello dei fruitori, sull’impatto della luce nel costruire una migliore qualità dei luoghi in cui viviamo.”

“Ancora una volta – commenta il Sindaco del Comune di Rovigo Valeria Cittadin – Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ci testimonia quanto sia prezioso il suo impegno nel promuovere la cultura e la fruibilità dei nostri patrimoni artistici. La Veduta del Bacino di San Marco, opera spettacolare realizzata da Giovanni Biasin, grazie ad un nuovo impianto di illuminazione potrà essere ammirata ancora di più in tutto il suo splendore. Non possiamo che essere orgogliosi di questo ulteriore significativo intervento, ringraziando Fondazione Cariparo e iGuzzini illuminazione che già ci ha dato prova della sua competenza e professionalità con altri interventi realizzati nella nostra città, tra questi la nuova illuminazione del Tempio della Rotonda. Ora si aggiunge un altro tassello nel puzzle degli investimenti nel nostro panorama culturale, per una Rovigo sempre più attrattiva e custode di arte e bellezza.”

Il Presidente dell’Accademia dei Concordi Pier Luigi Bagatin, aggiunge: “La nuova, calibrata rete luminosa, sensibilmente voluta da Fondazione Cariparo per il Panorama di Venezia di Giovanni Biasin, accresce l’interesse e la godibilità di un manufatto pittorico raro e prezioso. Pervenuto per donazione alle raccolte artistiche rodigine nel corso degli anni ’70 da una discendente del pittore, la signora Adelaide Cochetti Papini, la Veduta di Venezia ha atteso altri vent’anni per ottenere i momenti di gloria di quattro prestigiose mostre (Rovigo, 1999; Ferrara, 2000; Torino, 2011; Venezia 2021), per essere poi adeguatamente allestita in una sala dedicata al piano nobile di Palazzo Roverella dal marzo 2022. I due accuratissimi restauri a cui la Veduta è stata sottoposta negli ultimi anni, e gli studi che hanno propiziato, hanno reso possibili nuove certezze e stimolato nuove curiosità. Gli interrogativi, in particolare, aumentano il fascino di un’opera assolutamente straordinaria e di grande qualità pittorica. Tanto che secondo alcuni appassionati varrebbe la pena di visitare Palazzo Roverella anche solo per poter ammirare il Panorama Biasin.”

Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Media Relation
Roberto Fioretto – Responsabile Ufficio Comunicazione
Tel. 049 8234834 | 347 3095504 – roberto.fioretto@fondazionecariparo.it