segreteria

Circuito del Contemporaneo in Puglia INHUMAN

Kendell Geers (Johannesburg-Sudafrica,1960. Vive a Bruxelles), Oleg Kulik (Kiev, 1961) e Andres Serrano (New York City, 1950). Tre grandi, diversissimi artisti internazionali che si confrontano nella suggestione dei sotterranei del Castello di Barletta. Proponendo altrettante visioni sull’universalità del degrado umano, della violenza esercitata dal singolo o dal potere ai danni della dignità della persona e delle sue libertà, anche alla luce del lockdown imposto dalla pandemia e dalle proteste mondiali a tutela delle differenze etniche, sfiorando la sfera morale e antropologica. In una grande mostra curata da Giusy Caroppo.

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HUOMINI D’ARMI, LETTERE E RELIGIONE. Solandri illustri dal Cinquecento al Novecento

Può stupire che da una vallata di confine, periferica rispetto al centro del potere dei Principi Vescovi di Trento, siano uscite così tante personalità che hanno fatto Storia. E non solo in Italia. E di “Solandri” (questo l’appellativo degli abitanti della Val di Sole) illustri ce ne sono stati davvero molti. Impegnati nelle discipline e settori più diversi. Dall’arte, dai Guardi a Paolo Vallorz, alla diplomazia, alla carriera ecclesiastica, allo studio e catalogazione dei funghi… Sino ad una Solandra di oggi, Samantha Cristoforetti, troppo attuale per essere soggetto di una mostra che ripercorra un illustre passato.

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GIAMBATTISTA PIRANESI. Architetto senza tempo

Giambattista Piranesi è più che un gradissimo incisore. E’ un mito. Marguerite Yourcenar gli dedicò una biografia dove definì le Carceri – l’opera forse più famosa di Piranesi – come «una delle opere più segrete che ci abbia lasciato in eredità un uomo del XVIII secolo». Un’eredità che contagiò Escher e i Surrealisti non meno che Peter Greenaway. Walpole consigliò di studiare «i sublimi sogni del Piranesi», descritto: «Selvaggio come Salvator Rosa, fiero come Michelangelo, esuberante come Rubens, ha immaginato scene... impensabili perfino nelle Indie. Costruisce palazzi sopra ponti, templi sui palazzi, scala il cielo con montagne di edifici».

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A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento DA DONATELLO A RICCIO

Secoli, dispersioni, furti, indifferenza, vandalismi hanno quasi completamente distrutto o disperso un patrimonio d’arte unico al mondo: le sculture in terracotta rinascimentali del territorio padovano. Ma qualcosa di prezioso e significativo è rimasto e il Museo Diocesano di Padova insieme all’Ufficio beni culturali, al termine di una intensa, partecipata campagna di recupero, studi, ricerche e restauri, sostenuti anche dalla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Mi sta a cuore”, riescono ora a riunire nelle Gallerie del Palazzo vescovile di Padova, sede espositiva del Museo, dal 15 febbraio al 27 settembre 2020, una ventina di terrecotte rinascimentali del territorio, orgogliosa testimonianza delle migliaia che popolavano chiese, sacelli, capitelli, conventi e grandi abbazie di una Diocesi che spazia tra le province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno e Venezia.

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UN ARCHITETTO AL TEMPO DI CANOVA: Alessandro Papafava e la sua raccolta

La mostra svela una raccolta di disegni di architettura rimasta intatta per più di 2 secoli, protetta per secoli nell’archivio di una nobile famiglia padovana. L’eccezionale raccolta di 49 fogli di vario formato e di stampe di celebri architetti a cavallo tra due secoli – fra cui Giacomo Quarenghi, Giuseppe Camporese e l’inglese Joseph Michael Gandy – venne riunita da Alessandro Papafava, architetto ed entusiasta studioso d’arte. Quando, rientrato in Italia dopo un periodo trascorso tra Budapest, Dresda, Vienna e Berlino, su consiglio del conterraneo Antonio Canova, aveva iniziato a studiare architettura presso l’Accademia di San Luca.

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VEDERE (il) BAROCCO: lavori in corso

70 immagini per raccontare il modo in cui un nutrito gruppo di fotografi – Paolo Beccaria, Gianni Berengo Gardin, Giancarlo Dall’Armi, Pino Dell’Aquila, Giuseppe Ferrazzino, Giorgio Jano, Mimmo Jodice, Aldo Moisio, Riccardo Moncalvo, Ernani Orcorte, Augusto Pedrini, Giustino Rampazzi, Daniele Regis, Roberto Schezen – hanno “guardato” al Barocco, in particolare alle sue architetture, nella Torino del XX secolo. Una sfida che ha sollecitato soluzioni descrittive che, superando l’intenzione documentaria, hanno progressivamente assunto un significato diverso, più interpretativo e critico.

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VERDE GRAZZANO

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Riprende la stagione autunnale del giardinaggio, il momento migliore per pensare ed organizzare il giardino di cui godremo a primavera ma non solo. Nel maestoso Parco del Castello di Grazzano Visconti una cinquantina di espositori italiani e stranieri, tutti di primo livello, attentamente selezionati dal Gruppo Tecnico che affianca la manifestazione, allestiranno le loro proposte di giardino e le ultime novità. Verde Grazzano, terza edizione, l’esclusiva mostra mercato del giardinaggio, promossa da Luchino Visconti di Modrone, Allegra Caracciolo Agnelli e Federico Forquet, si terrà dal 25 al 27 di settembre.

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MEMORIA E PASSIONE. DA CAPA A GHIRRI. Capolavori dalla Collezione Bertero

CAMERA si anima attraverso le storie e i racconti celati nelle immagini più significative della Collezione Bertero, raccolta unica in Italia per originalità dell’impostazione e qualità delle fotografie presenti. Tra le oltre duemila immagini della collezione, i curatori ne hanno scelte più di duecento, di una cinquantina di autori provenienti da tutto il mondo: tra i tanti, spiccano Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Robert Capa, Lisetta Carmi, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Mario Cresci, Mario De Biasi, Mario Dondero, Alfred Eisenstaedt, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Jan Groover, Mimmo Jodice, William Klein, Herbert List, Duane Michals, Ugo Mulas, Ruth Orkin, Federico Patellani, Ferdinando Scianna, Franco Vimercati e Michele Zaza

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ULISSE. L’arte e il mito

La mostra che i Musei San Domenico di Forlì propongono per il 2020 è di quelle che solo i grandissimi musei internazionali sanno programmare. La sfida è confermare il grande livello espositivo che in 15 anni Forlì ha saputo creare, grazie alla forza propulsiva e culturale della Fondazione Cassa dei Risparmi e alla regia di Gianfranco Brunelli, che dei progetti espositivi della Fondazione è il responsabile.

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BALDASSARRE CASTIGLIONE E RAFFAELLO. Volti e momenti della vita di corte

Ad essere raccontata, in modo del tutto originale è la vicenda di un uomo che fu figura centrale del Rinascimento europeo. Baldassarre Castiglione, mantovano di origine, urbinate d’adozione, l’autore del Cortegiano, opera che, tradotta nelle principali lingue dell’epoca, fornì “il” modello di comportamento per l’alta società dell’intero continente. Una storia, la sua, che si intreccia con quelle dei grandi protagonisti del suo tempo e, in primis, con Raffaello, l’altra gloria di Urbino.

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STEVE MCCURRY. Icons

Steve McCurry non ha bisogno di presentazioni. La mostra di Conegliano riunisce un centinaio di sue Icons, opere che hanno fatto della fotografia costume, oltre che testimonianza dei tempi. Sono frutto di una precisa visione dell’artista, che afferma “La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l’anima più genuina, in cui l’esperienza s’imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana”. Riuscendo nell’intento in modo magistrale.

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Gianni Berengo Gardin e la Olivetti

Un’accurata selezione pressoché inedita di oltre 70 fotografie d’epoca in bianco e nero, pubblicazioni e documenti d’archivio ripensati secondo una scelta curatoriale. A delineare due nuclei: uno formale che indaga il tema del valore del progetto d’architettura (industriale, residenziale, sociale, ecc.); un secondo che più esplicitamente traduce un sistema sociale di relazioni dentro e fuori la fabbrica. Berengo Gardin è uno tra gli autori che ha collaborato più a lungo con la Società Olivetti, descrivendo attraverso i suoi servizi fotografici sia il valore sociale del progetto d’architettura, sia l’organizzazione di un sistema di servizi sociali e culturali che animava la fabbrica e il territorio.

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GUADAGNUCCI. La sfida del bianco all’universo del colore

Forte dei Marmi apre le porte del Forte Leopoldo, simbolo della città, a un protagonista riconosciuto della scultura contemporanea: Gigi Guadagnucci (1915 – 2013) definito il maestro del “marmo leggero” e guardando le foto delle sue opere è facile capire perché. La mostra ospiterà una quindicina di capolavori dell’artista versiliese su progetto curatoriale della Società di Belle Arti, con il Patrocinio del Comune di Forte dei Marmi e in collaborazione con Villa Bertelli, e punterà l’attenzione sulla produzione astratta parigina del maestro, a partire dalla fine degli anni Cinquanta.

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Dante. Gli occhi e la mente UN’EPOPEA POP

Da un lato, la fortuna popolare di Dante. Che comincia già nel Trecento e arriva, più di recente, fino a quell’universo culturale che chiamiamo genericamente «pop», dalla musica leggera al cinema, fumetto, cartoni animati, videogiochi, pubblicità…. Un fenomeno che non riguarda solo l’Italia ma che anzi è decisamente internazionale. Un intrigante racconto per immagini, a cura di Giuseppe Antonelli. E, in parallelo un percorso d’arte contemporanea, a cura di Giorgia Salerno, proporrà una voce fuori campo, con opere di artisti contemporanei da Edoardo Tresoldi a Kiki Smith, Rä di Martino, Elisa Montessori, Tracey Emin, Robert Rauschenberg, Gilberto Zorio. Opere scelte in attinenza concettuale a riferimenti danteschi con temi guida come le anime, la figura femminile, il sogno, il viaggio e la luce.

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ROBERT DOISNEAU

Mi piacciono – ad affermarlo è stato Doisneau - le persone per le loro debolezze e difetti. Mi trovo bene con la gente comune. Parliamo. Iniziamo a parlare del tempo e a poco a poco arriviamo alle cose importanti. Quando le fotografo non è come se fossi lì ad esaminarle con una lente di ingrandimento, come un osservatore freddo e scientifico. E' una cosa molto fraterna, ed è bellissimo far luce su quelle persone che non sono mai sotto i riflettori.” Il suo è un racconto leggero, ironico, che strizza l’occhio, con simpatia alla gente. Che diventa persino teneramente partecipe quando tratta innamorati e bambini.

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COLORNO PHOTO LIFE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. È il ritratto, ed in particolare quello di scrittori, intellettuali, attori, a fornire il filo conduttore dell’annuale appuntamento con la grande fotografia nella Reggia di Colorno. Due le monografiche in programma. La prima: “Ferdinando Scianna. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges” (12 settembre – 8 dicembre); la seconda è “Carla Cerati. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi” (16 ottobre – 8 dicembre). Le mostre si inseriscono nel programma di Colorno Photo Life un evento che offre agli appassionati di fotografia di ogni livello l’occasione di esporre le proprie opere al fianco di quelle dei maestri e vedere le tendenze in atto nell’ambito della fotografia nazionale.

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BANDO WORLD.REPORT AWARD 2020 per Festival della Fotografia Etica

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il Festival della Fotografia Etica ha lanciato la decima edizione World.Report Award|Documenting Humanity, concorso internazionale di fotogiornalismo aperto a tutti i fotografi italiani e stranieri, professionisti e non. Il concorso crea ogni anno un grande affresco sulle storie del Pianeta, sui grandi cambiamenti e sulle relazioni intime e personali tra gli esseri umani. Sei le sezioni. Scadenza per coloro che intendessero parteciparvi: il 4 maggio. Info su: https://www.festivaldellafotografiaetica.it/regolamento-world-report-award/

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LA PRESENTAZIONE DELLA VERGINE AL TEMPIO: una riscoperta di forme e colori

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il restauro della grande tela di Antonio Zanchi (Este 1631 - Venezia 1722) raffigurante La Presentazione della Vergine al tempio si è concluso: si tratta della prima opera del ciclo mariano che occupa tutte le pareti della chiesa della Beata Vergine della Salute in Este, di proprietà dell’Ente comunale, firmata e datata 1700. Il restauro del dipinto segna l’inizio del recupero del ciclo pittorico del pittore atestino, e ha permesso di riportare alla luce le caratteristiche tinte armoniose e squillanti del pittore (rossi, verdi, azzurri, gialli, violacei e bruni) che hanno sempre contraddistinto la sua produzione, ridando dignità e valore alla fase artistica estrema.

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FONDAZIONE SIMONETTA PUCCINI PER GIACOMO PUCCINI

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. La Villa Museo di Giacomo Puccini a Torre del Lago amplia i propri spazi e da il via ad una intensa stagione di attività. Di ricerca, innanzitutto. Sarà infatti studiato e gradualmente reso noto l’importantissimo Archivio che Simonetta Puccini, ultima erede del Maestro, ha consegnato alla Fondazione che da lei prende il nome. Lo ha annunciato a Milano il Presidente della “Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini”, professor Giovanni Godi.

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DAGLI ANNI ’60 AGLI INIZI DEL XXI SECOLO

Il secondo Novecento secondo Roberto Casamonti. Che, nel settore, non è proprio figura secondaria, tutt’altro. Per questa seconda esposizione in Palazzo Salimbeni, il famoso gallerista fiorentino ha selezionato una novantina di capolavori. Che testimoniano, con opere mai minori e mai casuali, i grandi interpreti dell’arte italiana dagli anni Sessanta al nuovo millennio. Con la presenza anche di un numero ristretto, ma di eccellenza assoluta, di artisti internazionali.

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CARLO FORNARA E IL DIVISIONISMO

Carlo Fornara sta riprendendosi il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento. La mostra di Aosta lo evidenzia, scegliendo di presentare le opere dell’artista tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e il primo del nuovo secolo. I suoi felici momenti simbolisti e poi divisionisti, illustrati con le opere – oli e disegni – fondamentali. Una mostra intensa per un artista che ha subito un oblio del tutto ingiustificato.

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TEFAF MAASTRICHT 2020

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. TEFAF (The European Fine Art Foundation) annuncia le date dell’edizione 2020 di TEFAF Maastricht. La Fiera si svolgerà dal 7 al 15 marzo, con Early Access Day il 5 marzo e Anteprima il 6 marzo. Ogni anno TEFAF organizza tre fiere: TEFAF Maastricht, TEFAF New York Spring e TEFAF New York Fall. TEFAF Maastricht, è la Fiera d’arte più importante del mondo.

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ATLANTE DEL GRAN KAN. Autobiografie di una città

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. L’Atlante del Gran Kan è un’occasione attraverso cui il teatro restituisce una comunità a sè stessa dopo un lavoro di apertura, di dialogo, di segreti svelati o il dono di un ricordo prezioso che veniva custodito gelosamente nel chiuso del nostro tempio privato. È un teatro quindi che rivela il sommerso, l’invisibile: le paure, i sogni, i progetti di una comunità altrimenti fatta di passi consumati in fretta, di auto, di semafori, di clacson, di chiamate perse, di rete o zone fuori campo. Per poter tornare ad ascoltarci, capirci e sostenerci in quella sfida quotidiana che è la vita.

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GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDIO SUL PAESAGGIO 2020. Sedicesima edizione

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Suolo “come” paesaggio è il tema al centro della sedicesima edizione delle giornate internazionali di studio sul paesaggio, progettate dal Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon, che si svolgeranno giovedì 20 e venerdì 21 febbraio negli spazi Bomben di Treviso. Il tema scelto stimola una, non tanto piccola, rivoluzione culturale, restituendo importanza, si direbbe “dignità”, al suolo, ovvero alla dimensione fisica, etica ed estetica della superficie terreste, fattore imprescindibile del pianeta Terra.

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NOVECENTO PRIVATO. Da de Chirico a Vedova

Alcuni dei Giganti del ‘900 italiano tornano nelle sale che, nel secondo dopoguerra, li avevano accolti quali giovani protagonisti dell’arte del loro tempo. E’, il loro, un ritorno emblematico, certo non nostalgico e nemmeno celebrativo. Tuttavia importante, perché il mezzo secolo e oltre, che è trascorso da quando questi stessi ambienti di via Manzoni 45 erano occupati dalla Galleria del Naviglio, ha portato a sedimentare valori, smorzare tensioni. Ha fatto di cronaca, Storia. Confermando la piena validità di quelle che, all’epoca, potevano apparire come personali proposte, intuizioni, visioni di un pur quotato gallerista.

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ZAVATTINI OLTRE I CONFINI. Un protagonista della cultura internazionale

A trent’anni dalla morte di Zavattini, questa mostra sarà un vero e proprio viaggio attorno al mondo assieme a Zavattini. Il progetto espositivo, curato da Alberto Ferraboschi, si impronta su due linee direttrici, da un lato indaga l'attività svolta nei diversi ambiti artistici (cinema, letteratura, pittura, ecc.) e geografici (sia in Europa che nel Nuovo Continente); dall'altro approfondisce temi e vicende particolari, come quello del viaggio (ad esempio sulle orme di Van Gogh), della pace, dei rapporti con lo scrittore latino-americano Garcia Marquez e con gli ambienti cosmopoliti ebraici. Nell’esposizione di Palazzo da Mosto, confluiranno materiali documentari e iconografici che raccontano tutte le attività e la rete di rapporti intessute da questa eclettica personalità: migliaia di carte originali, dattiloscritte e manoscritte, annotazioni autografe, insieme a fotografie, video, manifesti e libri.

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IMMAGINARIA. Logiche d’arte in Italia dal 1949

““Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949”, a cura di Bruno Corà, propone una riflessione sulle esperienze artistiche di maggiore incisività avvenute in Italia dall’immediato dopoguerra del secondo conflitto mondiale fino all’avvento della cosiddetta “condizione postmoderna”, dell’era informatica e dell’avvio della globalizzazione”. “Immaginaria” è dunque rivolta simultaneamente tanto al riscontro 'storico' di singole esperienze, definitivamente compiute, quanto a voler cogliere gli elementi distintivi di ogni singola logica pittorica e plastica manifestatasi”.

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MODENANTIQUARIA. XXXIV edizione

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Trentaquattro edizioni alle spalle e la vitalità di chi continua a credere – dimostrandolo quotidianamente – che l’Arte antica ha un grande futuro, lasciandosi alle spalle le mode passeggere, tendenze che non hanno lungo respiro, giochi di mercato. La stabilità e non l’effimero. Partendo da questa certezza Modenantiquaria è pronta ad accogliere il mondo di coloro che ne hanno fatto un vero punto di riferimento. E che in questa nuova edizione scopriranno le meraviglie riservate proprio a loro dai più importanti Antiquari del Paese.

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INCONTRO E ABBRACCIO nella Scultura del Novecento da Rodin a Mitoraj

Mostra d’arte a sviluppo tematico – tra le poche in Italia – “Incontro e Abbraccio” esplora, attraverso una potente rassegna di ben 120 sculture del Novecento, le molteplici singolarità della condizione umana. 120 opere, spesso capolavori, di Auguste Rodin, Vincenzo Gemito, Arturo Martini, Pietro Canonica, Jacques Lipchitz, Agenore Fabbri, Virgilio Guidi, Luciano Minguzzi, Fernad Legèr, Henry Moore, Marcel Duchamp, George Segal, Salvator Dalì, Lorenzo Quinn, Igor Mitoraj fino alle tendenze iconiche di fine secolo.

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LA COLLEZIONE FARINA. Arte e Avanguardia a Ferrara 1963-1993

«Se un giorno si farà la storia delle attività espositive in Italia, nell’ambito dell’ente pubblico e relativamente all’arte contemporanea, un capitolo di essa dovrà riguardare Franco Farina, forse il caso più perspicuo nel corso degli anni Settanta.» A scriverlo, nel lontano 1993, è Renato Barilli, testimone di prima mano del lavoro che a Ferrara andava svolgendo il “Maestro Farina” al Palazzo dei Diamanti e alle Civiche Gallerie di Arte Moderna. La mostra propone dipinti, sculture, disegni e grafica della collezione del “maestro” in dialogo con opere delle Gallerie Civiche, ad offrire uno spaccato di quei mitici anni.

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VELENI E MAGICHE POZIONI. Grandi storie di cure e delitti

Una archeologa e una esperta di storia della Farmacia insieme per andare alla radice di leggende, storie, tradizioni. Per dare un preciso senso a ciò che sembra favola, riconducendo alla scienza ciò che si ritiene puro frutto della fantasia popolare. Per scoprire che se veramente la Principessa avesse baciato il rospo, il bufonide le sarebbe effettivamente apparso come un aitante, giovane cavaliere. In questa mostra, congiuntamente proposta dal Polo Museale del Veneto – Museo Nazionale Atestino, dall’Università degli Studi di Ferrara e dalla città di Este, veleni, pozioni, medicamenti vengono indagati lungo il loro più volte millenario stratificarsi.

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IL TEMPO DI GIACOMETTI DA CHAGALL A KANDINSKY. Capolavori dalla Fondazione Maeght

Dallo scrigno della Fondazione Maeght di Saint-Paul de Vence Marco Goldin ha attinto una perfetta selezione di ben 50 opere di Giacometti, forse il maggior scultore del ‘900. Documentano l’intero suo percorso artistico. Ad affiancare le opere di Giacometti sarà una trentina di capolavori di Matisse, Braque, Chagall, Mirò, Kadinsky, Derain, Leger, Bonnard tutti dipinti coevi alla permanenza dello scultore a Parigi. E ancora il connubio Giacometti – Calder. Con sullo sfondo, la storia dei coniugi Maeght che hanno saputo raccogliere quella che è considerata una delle più importanti collezioni d’arte al mondo.

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INGE MORATH. La vita. La fotografia

Impropriamente nota alle cronache più per aver sostituito la mitica Marilyn Monroe nel cuore dello scrittore Arthur Miller, è stata in realtà e soprattutto una straordinaria fotografa ed una fine intellettuale. Fu la prima donna ad essere inserita nel cenacolo, all’epoca tutto maschile, della celebre agenzia fotografica Magnum. Al Museo di Trastevere una grande retrospettiva.

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ORO, 1320 – 2020. Dai Maestri del Trecento al Contemporaneo

Dai fondi oro della grande tradizione antica a Lucio Fontana, Paolo Londero e Maurizio Bottoni, che hanno mirabilmente “ereditato” le tecniche e procedimenti usati nei secoli trascorsi, così come descritti nel “Libro dell’arte” di Cennino Cennini. In Palazzo Cicogna, questa originale, raffinata mostra conduce il visitatore lungo una sorta di “storia della foglia d’oro nelle arti”. In un dialogo tra antico e moderno affidato alle opere di grandi interpreti. Intorno al più prezioso (e simbolico) dei materiali, l’oro.

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MIRÓ. Il colore dei sogni

La mostra, realizzata in collaborazione con Fundación MAPFRE di Madrid, propone cinquanta opere di Mirò fra gli anni Trenta e gli anni Settanta per la gran parte a olio su tela, in un percorso orchestrato come una partitura musicale. Ad essere particolarmente documentati in mostra sono gli ultimi decenni di attività di Miró, con tele di grande formato e poetica bellezza come “Personnage et oiseaux devant le “ e “Personnage devant la lune”. Un parallelo approfondimento è riservato a Mirò illustratore, con le 72 tavole di “Parler seul” libro d’artista con testi poetici di Tristan Tzara.

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GIAPPONE. Terra di geisha e samurai

Ad essere proposto in Villa Reale è un vero percorso di avvicinamento alla straordinaria cultura giapponese. Quasi un viaggio iniziatico in un paese la cui cultura e le cui arti affascinano da sempre, per grandissima varietà e raffinatezza. A partire dalla metà dell'Ottocento, gli europei e gli statunitensi hanno infatti avuto modo di conoscere in maniera sempre più approfondita il Giappone, apprezzandone le sue specifiche caratteristiche che lo rendono diverso da qualsiasi altro paese al mondo. Idealmente ad accogliere il visitatore sono geisha e samurai, simboli di quel fantastico mondo.

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UNA COLLEZIONE VENEZIANA. Intesa Sanpaolo espone in modo permanente alla Querini Stampalia le raccolte della Cassa di Risparmio di Venezia

ULTERIORI INFORMAZIONI NELLA SEZIONE EVENTI. Negli ambienti ricreati da Michele De Lucchi, è finalmente esposto lo straordinario patrimonio d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio del Veneto. Dipinti (Canaletto, Tintoretto, Tiepolo, oltre a opere dei grandi della scuola veneta fino a Caffi e Ciardi) e sculture di Arturo Martini e Alberto Viani. Oltre a tappeti, orologi, disegni, incisioni, antichi volumi, un ricco monetiere, mobili d’epoca. A ricreare il concetto di raffinata casa – museo che è proprio della Querini.

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WALTER NIEDERMAYR. Transformations

Camera propone Walter Niedermayr (Bolzano,1952), con un corpo di lavori, creati negli ultimi dieci anni, che approfondiscono il tema dei cambiamenti dello spazio. Attraverso i temi ricorrenti della sua opera come i paesaggi alpini, le architetture e il rapporto fra lo spazio pubblico e lo spazio privato, viene evidenziato l’interesse dell’autore per l’indagine dei luoghi non solo dal punto di vista geografico, ma anche da quello sociale. Per il fotografo altoatesino, infatti, oggi lo spazio fisico non può essere approcciato con un’esclusiva intenzione documentaria, ma appare come perno di una relazione trasformativa tra ecologia, architettura e società.

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FEDE GALIZIA. Mirabile pittoressa

Quando anche le donne si misero a dipingere, o meglio venne loro riconosciuto il diritto a farlo, Fede Galizia fu tra le prime ad ottenere riconoscimento e successo internazionali. Ottenne incarichi di norma riservate solo ai maschi. A Milano, dove la famiglia era arrivata dal Trentino, sino alla corte praghese di Rodolfo II. Naturalmente soggetti sacri e storici ma anche ritratti e nature morte. E sono proprio queste ultime ad averle portato forse la maggior fama. Una di queste piccole opere recentemente è stata venduta ad un’asta londinese a 2 milioni e 100 mila euro.

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DA ARTEMISIA A HACKERT. Storia di un antiquario collezionista alla Reggia

È la prima volta che una grande sede museale statale rende omaggio ad una collezione di un antiquario italiano. Ad essere scelto per questa “prima” è Cesare Lampronti, notissimo antiquario romano. Ad essere proposto è un “fermo immagine” delle sue passioni, dei suoi interessi culturali oltre che mercantili. Pitture caravaggesche; pittura del ‘600; vedute; paesaggi e nature morte… con molti capolavori assoluti. Una occasione davvero imperdibile.

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IL RITORNO AD AVENZA DI CARRARA DEL “TRITTICO DI RINGLI” MAESTRO DI SANT’IVO

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Non è certo cosa di tutti i giorni ciò che è accaduto ad Avenza, parrocchia di tredicimila anime in quel di Massa Carrara. Qui, senza nulla sacrificare alle attività sociali, educative e caritative, si è compiuto “un miracolo”: riportare a casa il meraviglioso trittico commissionato nel 1438 per la chiesa ma che, da diversi secoli, non era più al suo posto. L’opera, che è legittimo definire come capolavoro, è recentemente arrivata a Milano, alla Galleria Salamon, specializzata in dipinti di alta epoca. Per riportarla a casa, Don Marino, il parroco, ha fatto leva sull’orgoglio paesano ma anche sulla certezza che “l’arte e la storia appagano il cuore”. “Il poco di molti – è stata la granitica certezza del parroco - farà molto e il giusto di altri farà il resto”. Così è stato.

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L’arte per l’arte. DIPINGERE GLI AFFETTI. La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento

E’ un viaggio nel tempo, affascinante e sorprendente, che spazia dal tramonto del Dominio Estense sino al Secolo dei Lumi, quello proposto dal Castello Estense. Grazie all’emersione della imponente Quadreria che riunisce le opere di proprietà dell’ASP, Centro Servizi alla Persona di Ferrara, Masi Torello e Voghiera, depositata presso i Musei di Arte Antica. Un capitale artistico pressoché sconosciuto eppure di grande rilevanza storica, che l’esposizione restituisce al grande pubblico.

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OBIETTIVI SU BURRI. Fotografie e fotoritratti di Alberto Burri dal 1954 al 1993

Grandi fotografi italiani e non, uniti dall’aver potuto fotografare Alberto Burri. In versione assolutamente privata, in occasioni ufficiali e soprattutto mentre crea le sue opere. Immagini celeberrime e altre mai prima esposte o pubblicate. Ora riunite in una grande mostra che ricrea la straordinaria quotidianità del Maestro. E che inaugura il nuovo spazio che, nei sotterranei degli ex Essicatoi del Tabacco, è stato creato per accogliere le mostre temporanee promosse dalla Fondazione Burri.

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TOMMASO BONAVENTURA. 100 marchi – Berlino 2019

Tommaso Bonaventura - 100 marchi - Berlino 2019, è un progetto artistico del fotografo Tommaso Bonaventura, sviluppato in collaborazione con la curatrice Elisa Del Prete, in occasione dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989). La mostra propone il racconto del Begrüssungsgeld, il denaro di benvenuto che dal 1970 al dicembre 1989 i cittadini della DDR ricevevano quando entravano nella Germania Ovest per la prima volta. Questa vicenda offre uno spunto per interrogarsi su un cambiamento epocale a partire da un punto di osservazione che privilegia le storie private e familiari, restituendole attraverso un duplice racconto: fotografico e video.

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ARMAN

La Tornabuoni Arte dedica la mostra d’autunno, dal 5 ottobre al 6 dicembre 2019, nella sua sede milanese ad Arman, uno degli esponenti più noti e apprezzati del Nouveau Réalisme, le cui opere, connotate da una forte valenza ambientale, sono forse più attuali ora di quanto non lo fossero all’epoca della loro creazione. Un’esposizione monografica, che sceglie di seguire tutta la produzione dell’artista, dai primi anni ’50 in poi.

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CAROSELLO. Pubblicità e Televisione 1957 – 1977

Carosello non era semplicemente pubblicità, ma un paesaggio fiabesco dove regnavano la felicità e il benessere, un paesaggio estremamente affascinante per una popolazione come quella italiana che proveniva da un lungo periodo di disagi e povertà. Un paesaggio onirico che esercitava un effetto particolare nei piccoli paesi, nelle campagne e nelle regioni più arretrate, dove rendeva legittimo l’abbandono di quell’etica della rinuncia che apparteneva alla vecchia cultura contadina, in favore dell’opulenza della città e dei suoi beni di consumo.

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RENATO MAMBOR

Tornabuoni Arte, nella sua sede di Firenze, è lieta di ospitare un’ampia selezione dedicata a Renato Mambor, a cura di Federico Sardella e in collaborazione con l’archivio Mambor. La mostra, corredata da un approfondito catalogo, ripercorre il lavoro poliedrico dell’artista, tra i più originali della scena europea dell’arte durante la seconda metà del XX secolo.

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EVE ARNOLD. Tutto sulle donne – All about women

Si tratti delle afroamericane del ghetto di Harlem o della Regina Elisabetta, di Marylin, di Marlene Dietrich o delle Spose di Cristo scovate in qualche monastero in Normandia, nulla muta. L’intensità e la potenza espressiva raggiungono sempre livelli di straordinarietà. L’obiettivo di Eve Cohen Arnold, donna che fotografa donne, ha la capacità di riprendere i corpi scavando nelle anime.

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RAFFAELLO E GLI AMICI DI URBINO

Raffaello, un genio che trovò ad Urbino quell’ “ambiente di coltura e cultura” che gli consentì di diventare quello che è stato. Questa grande mostra indaga e racconta il mondo delle relazioni e degli scambi di Raffaello con un gruppo di artisti operosi a Urbino, e che accompagnarono la sua transizione verso la maniera moderna e i suoi sviluppi stilistici durante la memorabile stagione romana.

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RAVENNAMOSAICO 2019. Biennale di Mosaico Contemporaneo

E’ straordinariamente ricca di proposte la sesta edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo. Al MAR, due mostre confermano come il mosaico si presenti, in mano a grandi artisti quali Chuck Close e Riccardo Zangelini, a interpretazioni le più originali. Nel fittissimo calendario di eventi, anche il Ravenna Brick Festival, dove le tessere sono i mattoncini Lego. Ma è l’intera città a proporre, in tutte le sue sedi, mostre originali, che spaziano dall’archeologia al contemporaneo. A confermare, se ce ne fosse bisogno, il primato mondiale di Ravenna nel mosaico.

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EMILIO ISGRÒ

Sarà il Moby Dick di Melville ad avvolgere i visitatori di questa grande mostra di Emilio Isgrò, curata da Germano Celant. “Chi entra si lascerà accompagnare nel ventre della balena, ovvero il ventre del linguaggio mediatico che copre con il rumore il proprio reale e disperante silenzio”. Accanto e dentro il Moby Dick, ad essere proposta è un’ampia ricognizione nel percorso creativo e estetico di Isgrò, dagli anni Sessanta a oggi.

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VIRTUAL REALITY. Padiglione dell’Azerbaigian alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

La mostra, curata da Gianni Mercurio ed Emin Mammadov presenta opere di Kanan Aliyev, Ulviyya Aliyeva, Zeigam Azizov, Orkhan Mammadov e Zarnishan Yusifova, artisti contemporanei azeri, ispirate al fenomeno delle fake news, oggi considerate una delle maggiori minacce alla democrazia, alla libertà di dibattito e al progresso, esplorando sfide e implicazioni del vivere in un’epoca di post-verità in cui i social media possono rivelarsi un’arma a doppio taglio.

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VANITAS. Niki de Saint Phalle

Il Comune di Ravenna in collaborazione con il MAR - Museo d’Arte della Città di Ravenna, nell’ambito della VI edizione 2019 della Biennale di Mosaico Contemporaneo, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Edison e della Regione Emilia-Romagna, con la partecipazione di Niki Charitable Art Foundation, presenta un’opera dell’artista franco - statunitense Niki de Saint Phalle, a Ravenna per la prima volta.

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FILI D’ORO E DIPINTI DI SETA. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento

Piviali in velluto cesellato, pianete in tessuto laminato in oro e in argento filato, rarissime dalmatiche con ricami in oro, preziosi ricami in seta policroma oltre ad importanti dipinti di Altobello Melone, Filippo Veronese, Montagna, Giambono, Torbido, Marconi, e la magnifica pala del maestro di Hoogstraeten. Per mostrare l’altissimo livello raggiunto dalle botteghe di tessitori e ricamatori italiani al “tramonto del Medioevo”.

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10^ FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il Festival della Fotografia Etica di Lodi (la cui decima edizione è prevista nel capoluogo lombardo nell’ottobre 2019) promuove il 9^ World. Report Award sul tema Documenting Humanity. Il soggetto è l’uomo con le sue vicende pubbliche e private, le sue piccole e grandi storie; i fenomeni sociali, i costumi, le civiltà, le grandi tragedie e le piccole gioie quotidiane, i grandi cambiamenti ed i fatti di cronaca.

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CARLO FORNARA. Alle radici del Divisionismo 1890-1910

Casa De Rodis, medievale edificio nel cuore di Domodossola, propone una spettacolare monografica di Carlo Fornara, importante esponente del Divisionismo. Dell’artista ossolano la mostra illustra la produzione dei due decenni a cavalo tra ‘8 e ‘900. Spettacolari paesaggi di montagna accanto a ritratti di grande presa psicologica e intensità. Nelle sue tele, la natura è “restituita nella duplice natura di poesia e forza insieme”.

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L’ETERNA MUSA. L’universo femminile tra ‘800 e ‘900

Figure che non ambiscono ad un posto nel Parnaso e che, al di là di ogni metafora, offrono della donna il volto più autentico, sofisticato e attraente. Immagini che, seppur condivise, si direbbero segretamente carpite, per la facilità con cui l’artista - da Fattori e Lega, a Induno e Favretto, sino a Casorati e Sironi - ha conferito al modello una personale dignità, facendone emergere il celato fascino.

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VERDE GRAZZANO 2019

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Si svolgerà il 28 e 29 settembre la seconda attesa edizione de “Verde Grazzano”, l’esclusiva mostra mercato del giardinaggio che ha debuttato lo scorso autunno nello scenario unico del Parco del Castello Visconti a Grazzano Visconti, nel piacentino. Protagonisti gli espositori italiani e stranieri, tutti di primo livello, attentamente selezionati dal Gruppo Tecnico che affianca la manifestazione

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BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO DI FIRENZE – 31° Edizione

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. E’ l’edizione dei 60 anni, traguardo che nel mondo nessuna altra grande mostra di antiquariato può vantare. Anche per celebrare questa ricorrenza, la 31^ edizione della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze sarà ancor più all’insegna della massima qualità. L’appuntamento in Palazzo Corsini, anticipa il Segretario Generale Fabrizio Moretti, riserverà importanti conferme e prestigiose novità. “Per garantire a BIAF il suo ruolo di massima vetrina dell’antiquariato italiano nel mondo”.

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LA DISFIDA DI BARLETTA

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. La Disfida di Barletta torna in campo! Per l’edizione 2019, infatti, grande è l’attesa per il rinnovato appuntamento con il certame cavalleresco, la cui rievocazione riprende dopo 14 anni. Da giovedì 19 a sabato 21 settembre, il borgo antico e marinaro di Barletta diventeranno un palcoscenico sul quale andrà in scena uno spettacolo multiforme, suggestivo e coinvolgente, a cura del direttore artistico della Disfida, il regista teatrale Sergio Maifredi.

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MIQUEL BARCELÓ. “Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume” J.L. Borges, “La nuova Confutazione del tempo” (1946)

E’ la prima vera antologica in Italia dedicata alla produzione ceramica di Barcelò, dagli esordi ai giorni nostri. Per il MIC di Faenza l’artista creerà un’installazione. In essa l’artista posizionerà le sue ceramiche e, in tributo alla storia del MIC, selezionerà per affinità alcuni pezzi chiave della collezione, intervenendo all’interno delle vetrine in maniera mimetica, in un racconto autobiografico in cui l’elemento privato si mischia alla storia.

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UN TEMPIO PER L’ETERNITÀ

L’11 luglio del 1819 Antonio Canova è a Possagno per la cerimonia della posa della prima pietra del Tempio: la nuova chiesa parrocchiale che aveva voluto far erigere a proprie spese per il suo paese natale. Il Tempio, completato dopo la morte dell’artista, rappresenta la sintesi della creatività artistica e della profonda ispirazione religiosa del grande scultore:“il Tempio è la maestosa teca delle sue ultime sculture di tematica religiosa: profeti, martiri, apostoli e brani biblici”.

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RINASCIMENTO VISTO DA SUD. Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ‘400 e ‘500

E’ una mostra spettacolare e ricchissima (oltre le 200 le opere riunite) che riscrive, o quanto meno puntualizza, la storia dell’arte così come ci è stata sempre raccontata. Dimostrando il ruolo da co-protagonista del grande Rinascimento italiano che spetta a quella parte del Paese che dall’essere al centro del Mediterraneo ha tratto linfa e spunti originali. Che uniti agli influssi provenienti dal nord della penisola, ma anche da Francia e Fiandre, hanno condotto a declinare in modo autonomo il rinnovamento che più tardi sarebbe stati riconosciuto come “Il Rinascimento”.

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METLICOVITZ. L’arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità

E’ un Meticovitz in parte inedito quello che propone il Museo Salce. Per la prima volta emerge il carteggio tra il ragioniere trevigiano, Giovanni Ricordi e lo stesso cartellonista. Poi locandine, calendari e altri materiali di piccolo formato ma di grande innovazione grafica. Insieme ai maggiori capolavori di un cartellonista che ha segnato il gusto e il costume di una intera epoca.

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ARSHILE GORKY: 1904-1948

Per questa prima, grande retrospettiva italiana su Gorky giungono a Ca' Pesaro prestiti dai più prestigiosi musei internazionali. Per documentare tutte le tappe della straordinaria carriera. Dai primi lavori degli anni Venti, passando per i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in una visione potente e singolarissima.

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GELY KORZHEV. BACK TO VENICE

57 anni dopo la sua partecipazione alla XXXI Biennale, le opere di Gely Korzhev tornano a Venezia. L’esposizione allestita a Cà Foscari attraversa l’intera produzione di colui che, nella Venezia del 1962, parve la voce più convincente del cosiddetto “stile severo” che cercava, nell'alveo del realismo socialista, una via espressiva d'uscita dai canoni ferrei dell'epoca staliniana.

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IL RINASCIMENTO PARLA EBRAICO

Con un viaggio che va da Venezia a Ferrara, da Pisa a Genova e a Roma, la mostra scorre tra fine Duecento fino a metà Cinquecento, descrivendo le città rinascimentali in cui vivevano e operavano gli Ebrei, le sinagoghe dove si raccoglievano a pregare, le professioni e i mestieri che essi svolgevano, gli studi in cui eccellevano, e l’arte in cui si cimentavano, inclusa quella esoterica della qabalah. In mostra opere pittoriche mai esposte prima al grande pubblico, da Mantegna a Carpaccio, da Mazzolino a Sassetta, che evidenziano l’affascinazione per il Giudaismo e per la lingua ebraica.

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INTRAMONTABILI ELEGANZE. DIOR a VENEZIA nell’archivio Cameraphoto

Una mostra raffinatissima che racconta, per la prima volta, la collezione di Christian Dior presentata a Venezia nel 1951 e il grande Bal Oriental voluto da Don Carlos de Beistegui y de Yturbe, che richiamò a Palazzo Labia dai 5 continenti un migliaio di protagonisti del jet set. Un ballo in maschera che impegnò Dior, con Dalì, il giovanissimo Cardin, Nina Ricci e altri, in veste di creatore dei costumi per gli illustrissimi ospiti.

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UNCONVENTIONAL VERDI – THE EXTRAORDINARY MAESTRO. L’Opera incontra i linguaggi della fashion photography e del design upcycle

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Al Fidenza Village, i grandi capolavori verdiani incontrano i nuovi linguaggi dell’arte e della moda, passando per le Instagram stories. In Unconventional Verdi si incontrano due mondi, per produrre un progetto fotografico open-air in cui i personaggi e le parole delle più celebri Opere di Giuseppe Verdi tornano a parlare un linguaggio pop e di avanguardia per commuovere, stupire, emozionare. Il fotografo Luca Cacciapuoti e lo stylist Nicola Pantano impegnano la loro creatività in una sfida che coinvolge anche Jil Sander, Vivienne Westwood, Missoni, Ermenegildo Zegna, Ugo Boss, Paul Smith, Sergio Rossi, Etro, Nike, Marni, Le Silla. Mentre dalla collaborazione con Pijama, la label milanese di design upcycle nasce una capsule collection verdina, ad edizione limitata. Le emozioni immortali delle Opere di Verdi non sono mai state così al passo coi tempi.

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LA FIRENZE DI GIOVANNI E TELEMACO SIGNORINI

Una mostra che, per la prima volta, affianca la pittura di Telemaco Signorini (1835- 1901), celebre protagonista del movimento macchiaiolo, a quella del padre Giovanni (1808-1864), artista prediletto da Leopoldo II di Lorena e chiamato “il Canaletto fiorentino” per le qualità di vedutista. Ad accoglierla una delle più nobili dimore fiorentine, Palazzo Antinori. Che, straordinariamente, così apre al pubblico il suo Piano Nobile.

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RICCARDO ZANGELMI. Forever young

20 opere realizzate con quasi 800mila mattoncini colorati, un progetto creativo costituito da oggetti, ricordi e fantasie legati al mondo dell’infanzia, con l’obiettivo – afferma Riccardo Zangelmi, autore del progetto artistico - di far emergere il fanciullino che si nasconde ancora in ognuno di noi. Zangelmi è il primo ed unico LEGO® Certified Professional italiano in un ristretto gruppo di sole 14 persone nel mondo. Quella che il pubblico ammira alla Loggetta Lombardesca è la sua “prima volta da protagonista assoluto in un museo pubblico.

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CHUCK CLOSE. Mosaics

A Chuck Close, artista statunitense di fama internazionale, il Mar di Ravenna dedicata un bella mostra che prende in esame l’attività nel campo del mosaico. Salito alla ribalta della scena artistica tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, con autoritratti e ritratti, dipinti in scala monumentale dalla riproposizione di scatti fotografici, Chuck Close ha esplorato nel tempo un’ampia gamma di tecniche pittoriche, grafiche e fotografiche, tessili e, negli ultimi anni, musive, innovando il panorama artistico internazionale con soluzioni linguistiche e formali originali e di grande impatto. Proprio al mosaico giunge in seguito al coinvolgimento nel progetto artistico per la Metropolitana di New York del 1985 con la famosa serie Subway Portraits, ritratti di importanti figure dell’arte, della musica e della cultura tra cui Zhang Huan, Alex Katz, Lou Reed, Cindy Sherman e Kara Walker.

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MAURO FIORESE. Treasure Rooms (2014-2016)

Nelle potenti immagini di Mario Fiorese emerge ciò che sta dietro le quinte di alcuni tra i più prestigiosi musei italiani: i loro immensi Archivi, custodi di un numero impressionante di opere che solo questioni di spazio, e talvolta di mode, relegano in questi spazi anziché sulle pareti delle sale aperte al pubblico. E’ un mondo affascinante e precluso. Nelle immagini di Fiorese i depositi assurgono a opera d’arte, paesaggi non tradizionali nobilitati da ritratti di grande formato.

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FLASHBACK l’arte è tutta contemporanea

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il motto della manifestazione è noto: “l’arte è tutta contemporanea” e s’ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis sul tema dell’immortalità dell’opera d’arte. Flashback trasporta il passato nel presente facendo piazza pulita di etichette temporali e di forme artistiche; conta solo l’esperienza di fruizione dell’opera e l’atemporalità della stessa. Dal 31 ottobre al 3 novembre al Pala Alpitour di Torino.

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GIAPPONISMO. Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915

Il taglio di questa mostra è decisamente originale. In essa, per la prima volta, si mappano le tendenze giapponiste dell’Europa tra Ottocento e Novecento: dalla Germania all’Olanda, al Belgio, dalla Francia all’Austria, alla Boemia, fino all’Italia. Al Roverella, capolavori di Gauguin, Touluse Lautrec, Van Gogh, Klimt, Kolo Moser, James Ensor, Alphonse Mucha, ma anche di De Nittis, Chini, Nomellini, Balla Mancini, Fontanesi, Michetti, Bonnard, Ranson, Maurice Denis ed Emile Gallé, Khnopff e Van De Velde

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SEBASTIANO RICCI. Rivali ed Eredi. Opere del Settecento della Fondazione Cariverona

Nel contesto perfetto di Palazzo Fulcis, i tre capolavori di Ricci per il Camerino d'Ercole vengono per la prima volta messi in dialogo con un ampio nucleo di opere del Settecento veneto di proprietà della Fondazione Cariverona. A creare una parata straordinaria, rutilante di colori e emozioni. Tutta giocata su un preciso filo conduttore, che indaga il ‘700 veneto ponendo al centro Sebastiano Ricci. Evidenziando gli artisti che di lui furono antagonisti, sodali o ideali eredi.

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BOTTEGA, SCUOLA, ACCADEMIA. La pittura a Verona dal 1570 alla peste del 1630

61 opere per indagare scuola artistica più operosa e amata a Verona tra Cinque e Seicento, una stirpe di artisti cresciuti nell’alveo di una bottega famigliare, quella di Domenico e Felice Brusasorzi. Artisti che pur guardando al mondo seppero esprimere un assolta originalità, impasta di colori vivaci e di una gioia di vivere, pur in tempi complessi. Sino alla grande peste del 1630.

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ANNIVERSARI CANOVIANI

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. L’11 luglio 1819 Antonio Canova sovrintese alla posa della prima pietra del grandioso Tempio da lui progettato e finanziato. L’artista morì nel 1822, a lavori appena iniziati, non prima di essersi assicurato che l’impresa cui teneva molto venisse comunque completata secondo il suo disegno e il suo volere. Il bicentenario della prima pietra, ricordato a Possagno con un’ ampia sequenza di eventi, vuole essere il momento di avvio delle celebrazioni del bicentenario della morte del Maestro, che si celebrerà nel 2022.

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ANTONIO FONTANESI e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri

E’ un consesso di grandi Maestri degli ultimi due secoli dell’arte italiana, quello riunito da questa mostra reggiana. Intorno a Antonio Fontanesi (di cui qui si ammirano i capolavori) sono convenuti gli artisti che in diverso modo a lui si sono ispirati. Nel confronto: Pellizza, Morbelli, Bistolfi, Segantini, Carrà, Casorati via via sino a Morlotti e Burri, tra gli altri. Imperdibile.

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IRENE KUNG. Monumenti

Nelle diciotto opere di grande formato esposte in questa occasione, alberi, antiche rovine e architetture contemporanee assumono un carattere salvifico, diventano monumenti contemporanei che - grazie al potere dell’estetica e alla forza dell’immagine - annullano il tempo e ordinano il caos con la loro armonia costruttiva. Una selezione visiva che ricompone un’indagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale.

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RADIANT. Venti d’Oriente nel manga europeo

Al Roverella, con ampia presenza di capolavori, si rivive il magico impatto del Giappone – si era negli anni ’60 dell’800 - sull’arte europea, che non fu più la stessa. Un secolo e più dopo, ecco la seconda “invasione”, affidata ai manga che dal Giappone conquistarono il Vecchio Continente e non solo. In entrambi i casi, il percorso è avvenuto nei due sensi. Ed è a questa attualità che si rivolge la mostra “Radiant. Venti d'Oriente nel manga europeo”, in Palazzo Roncale. Le forme contemporanee del giapponismo passano attraverso manga e anime. A testimoniare l'influenza dell'estetica giapponese sulla cultura visiva europea del Ventunesimo secolo, un fumetto si è imposto negli ultimi anni tra i principali alfieri della nuova diffusione di stili e modelli dal Giappone: Radiant.

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wo-MAN RAY. Le seduzioni della fotografia

CAMERA a Torino rende omaggio a MAN RAY con la mostra “Le seduzioni della fotografia” che esporrà circa duecento fotografie, realizzate a partire dagli anni Venti fino alla morte (avvenuta nel 1976), tutte dedicate a un preciso soggetto, la donna, fonte di ispirazione primaria dell’intera sua poetica, e in particolare di quella fotografica. Ma anche assistenti, muse ispiratrici, complici in diversi passi di questa avventura di vita e intellettuale sono state figure come quelle di Berenice Abbott, Lee Miller , Dora Maar anch’esse presenti in mostra con i loro lavori.

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DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO. Capolavori della Johannesburg Art Gallery

Sessanta opere - e che opere! - provenienti dall’altra parte del mondo, dalla Johannesburg Art Gallery, in Sud Africa. Sono il fior fiore della collezione per la quale Lady Florence Phillips si privò del suo mitico diamante azzurro. Tele meravigliose di Corot , Courbet, Boudin, Degas, Monet, Sisley, Cézanne, Van Gogh, Bonnard, Vuillard… Ma anche di Turner, Alma-Tadema, dei Preraffaelliti. E di Picasso, Matisse, Bacon, Moore, Lichtenstein, Warhol, sino a Kentridge. Due secoli di grandissima arte eccezionalmente riuniti al Sarcinelli.

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SELF-REFLECTION. Omar Galliani | Lorenzo Puglisi | Tintoretto

The Art Museum Riga Bourse, propone una riflessione sul tema dell’autoritratto invitando due artisti italiani tra i maggiori di oggi, Omar Galliani e Lorenzo Puglisi, e scegliendo di affiancarli a un maestro del passato, come il Tintoretto. Il celebre Ritratto d’uomo, capolavoro del Maestro veneziano giungerà infatti per la prima volta al Museo Nazionale della capitale lettone, grazie alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, la Teterev Foundation (Lettonia) e l’Ambasciata d’Italia di Riga. Quest’opera diviene fulcro di un confronto intorno al quale si sviluppa il racconto di sé, per immagini, dei due artisti contemporanei che la curatrice, Astrida Rogule, ha scelto per rappresentare i vertici dell’autoritratto nell’arte italiana di oggi: Omar Galliani e Lorenzo Puglisi.

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NEL MIRINO. L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981

Duecento immagini realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo l’agenzia fotogiornalistica più importante del paese. Un autentico viaggio nella storia e nella cronaca. Nella prima organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’archivio dell’Agenzia Publifoto, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto di esperti.

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BURRI la pittura, irriducibile presenza

Alla Fondazione Cini, 50 opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri, dalla Fondazione Burri e da prestigiose collezioni private, ricostruisce nella sua interezza la parabola storica di uno dei più grandi protagonisti dell'arte italiana ed europea del XX secolo. La mostra riporta Burri a Venezia dopo la memorabile personale che nel 1983 vide protagoniste 18 opere del ciclo Sestante nel suggestivo edificio degli ex Cantieri Navali alla Giudecca, segnando una tappa fondamentale nella carriera dell’artista.

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ETIOPIA. LA BELLEZZA RIVELATA. Sulle orme degli antichi esploratori

La mostra propone un affascinante viaggio, per immagini (di Carlo Franchin) e reperti (del Museo veronese, molti dei quali mai prima esposti). Per rivivere l’Etiopia che stregò gli esploratori che nei secoli scorsi hanno percorso i paesaggi di fantastica suggestione e descritto gli animali di grande bellezza, della terra che fu della Regina di Saba. La molteplicità dei documenti, degli esemplari, degli oggetti e delle immagini consentono di apprezzare la ricchezza di ambienti naturali e di culture del Paese e le sue antiche radici.

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IL MESTIERE DELLE ARTI. Seduzione e bellezza nella contemporaneità

Raffaello scambiò, alla pari, una sua opera con un cristallo inciso dal Belli: l’artista, anche se sommo, non si riteneva “diverso” dall’intagliatore, artigiano altrettanto sommo. Poi pittura e scultura acquisirono uno status più elevato e si impose una demarcazione tra Arti Maggiori e Arti Minori. Questa mostra vuole evidenziare come questo steccato oggi sia molto meno netto e persino inesistente. E lo fa presentando opere, comunque di grande livello, di artisti artigiani di artigiani artisti. E facendole interloquire con l’intero patrimonio del grande museo che la propone e ospita.

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HENRI FOUCAULT. Corpi splendenti

Abolendo ogni intento aneddotico, l’artista si concentra sul suo soggetto prediletto, il corpo femminile, che diviene una forma pura, una sorta di planimetria che non ha nulla di decorativo. Solo in un secondo momento Foucault interviene sul fotogramma e decora le immagini con materiali tratti dalla couture, come cristalli Swarovski o punte di spillo. Corpi splendenti vestiti da una miriade di frammenti scintillanti. Diafane silhouette femminili, che diventano volume, materia.

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BOLDINI E LA MODA

Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d'arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D'Annunzio, la rassegna propone un percorso avvincente tra dipinti, meravigliosi abiti d'epoca e preziosi oggetti dalla valenza ironica che racconteranno i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque e immergeranno il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della metropoli francese e in tutto il suo elegante edonismo.

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GIULIANO VANGI. Dalla matita allo scalpello

Venti sculture di Vangi ed una selezione di suoi disegni, per documentare la genesi e il compimento di queste opere d’arte. Datate tra 1960 e i primi anni 2000, fondamentali per comprendere la poetica del maestro toscano, al cui centro vi è l’uomo di oggi: con la sua solitudine, la sua violenza, la sua rassegnazione, il suo bisogno di speranza. Ad inaugurare il novo spazio espositivo di Bottegantica, negli ambienti di quella che fu la Galleria del Naviglio di Carlo Cardazzo, luogo che resta nella storia dell’arte italiana del Novecento.

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PIER PAOLO PASOLINI. Fotogrammi di pittura

Pasolini, pittore egli stesso, indicava sempre i modelli pittorici come riferimenti per il proprio linguaggio cinematografico, più per stile che per iconografia, spesso costruendo le inquadrature come scene dipinte, “come se io in un quadro – dove, appunto, le figure non possono essere che ferme – girassi lo sguardo per vedere meglio i particolari” affermò il regista. In mostra, costumi realizzati per i film e indossati da celebri attrici, come Silvana Mangano, locandine originali dei film, rare fotografie d’epoca e la galleria fotografica delle opere d’arte che Pasolini ebbe come riferimento, in accostamento alle scene tratte dai film.

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DE PISIS. La poesia dell’attimo

Palazzo Massari è in restauro. La ricca Collezione di opere di De Pisis viene così riproposta negli spazi dell’attiguo Padiglione d’Arte Contemporanea. Arricchita, da una selezione di lettere, cartoline e testi autografi che dagli anni Venti ai Cinquanta De Pisis invia a un amico fraterno, lo scrittore e critico bolognese Giuseppe Raimondi, il cui Archivio è patrimonio dell’Ateneo di Bologna. Una documentazione privata e affascinante, che offre un contesto inedito alla ricostruzione cronologica della carriera del pittore.

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OCCIDENTALISMO. Modernità e arte occidentale nei kimono. 1900-1950

Una storia al rovescio. Se nella seconda parte dell ‘800, è il Giappone ad influenzare l’arte europea, nei primi decenni del ‘900 è l’arte giapponese ad “occidentalizzarsi”. Mutamento riflesso anche dai kimoni. Che puntualmente si rifanno alle correnti artistiche che, a patire da inizio secolo e sino alla Seconda Guerra Mondale, prendono piede in Europa. Ecco kimoni decò , espressionisti, cubisti, futuristi. Una collezione mai prima esposta, che mostra la pervasività della rivoluzione occidentale del Sol Levante.

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INGE MORATH. La vita, la fotografia

NOTA IMPORTANTE PER I GIORNALISTI: per visitare la mostra è obbligatorio accreditarsi scrivendo a gestione3@studioesseci.net specificando la data e la testata per cui scrivere il pezzo. In mancanza del pre-accredito è consentito il biglietto ridotto. Impropriamente nota alle cronache più per aver sostituito la mitica Marilyn Monroe nel cuore dello scrittore Arthur Miller, è stata in realtà e soprattutto una straordinaria fotografa ed una fine intellettuale. Fu la prima donna ad essere inserita nel cenacolo, all’epoca tutto maschile, della celebre agenzia fotografica Magnum. In Casa dei Carraresi, la sua prima grande retrospettiva italiana.

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IN BETWEEN / WIPE OUT DESIGN. Art vs. Design

Se Dadaismo e Pop Art hanno dimostrato che un oggetto banale, astratto dal contesto d’uso che gli è proprio ed esposto in un museo, si può trasformare in opera d’arte, allora “In Between” intende dimostrare che l’opera d’arte, opportunamente modificata nelle sue componenti strutturali ed estetiche, si può trasformare in arredo funzionale ad alto contenuto simbolico poiché riconducibile allo status di unicità e originalità caratteristico dell’opera d’arte.

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VERSO IL BOOM! 1950 – 1962

La terza e conclusiva mostra del ciclo “Illustri Persuasori” racconta gli anni del Miracolo Italiano, dagli anni ’50 ai primissimi anni ’60. Milano, in quegli anni, diventa la capitale del design internazionale. Nell’economia si impongono nuovi marchi destinati a fare la storia dell’industria italiana. Nel cartellonismo nella pubblicità si vive una effervescenza mai vista prima. Mentre in Italia penetra con decisione l’american way of life.

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