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IMMAGINI IN CANTO. I Corali della Certosa di Pavia

Doppio appuntamento alla Certosa di Pavia. Si tratta dell’esposizione di quello che è uno dei tesori del Museo statale della Certosa, i sontuosi graduali miniati cinquecenteschi, a completamento del restauro di due di essi. Evento nell’evento, per accoglierli , viene aperta la Biblioteca Monastica, ambiente che è tutt’ora di pertinenza del Monastero. Ma una nuova emozione si aggiunge: per la prima volta da molti secoli, le notazioni musicali segnate sulle antiche pergamene e che i monaci dell’antica Certosa trasformavano in preghiera cantata, ritorneranno suono grazie alle voci del Centro di Musica Antica del Collegio Ghislieri dell’Università di Pavia

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ALTERAZIONI VIDEO. Appunti per un parco incompiuto

Il Museo Nivola è lieto di presentare l’ultimo progetto del collettivo Alterazioni Video sui grandi cantieri italiani incompiuti. Oggetto di questa mostra è il Palasport di Nuoro, appaltato nel 2012 e definitivamente archiviato nel 2017: quello che ne rimane è una foresta di piloni mozzi in cemento armato e una mastodontica porta d’ingresso. Alterazioni Video propone di ribaltare in positivo il fallimento, trasformando in parco il cantiere abbandonato, e lo fa dando vita ad una originalissima video installazione.

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24a edizione del Verbier Festival

24ma edizione del Verbier Festival in Svizzera. La grande musica classica sulla vetta delle Alpi con 56 concerti, 320 musicisti e 100 masterclass. Sarà un’estate sotto il segno del pianoforte e del violoncello con ospiti considerati tra i più grandi virtuosi del momento, sulla scena de les Combins e de l’eglise di Verbier. Si inizia il 21 luglio con Salomé per la direzione di Charles Dutoit.

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AURA. Immersive Light Experience

AURA supera il concetto di spettatore trasformandolo in attore di un colossale, magico spettacolo creativo in cui l’aura di ciascuno interagisce con quella di chi gli è vicino, catalizzando campi energetici nuovi, emettendo nuove luminosità. Rendendo percettibile a tutti, attraverso sofisticatissime tecnologie che sono innanzitutto originali atti creativi, il concetto orientale dell’aura che circonda tutti i corpi. Il concept nasce dall’idea di Pepper’s Ghost di materializzare e toccare la luce come risorsa viva e fonte di vita essa stessa, mettendo in gioco creatività visionaria, experience design, le più innovative tecnologie per raccontare non una storia, ma immergere in molteplici storie, fatte di suoni, sensi ed emozioni.

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MARTIN PARR. We ❤ Sports

È la mostra di fotografia più attesa della prossima stagione espositiva perché il protagonista Martin Parr è senza alcun dubbio uno dei più amati fotografi contemporanei e perché come recita il titolo della mostra: “we love sports! “ Lo sport è un tema ricorrente nella lunga carriera di Parr: catalizzatore delle più diverse emozioni, viene raccontato dal fotografo soprattutto attraverso le divise, le coreografie e le tradizioni dei tifosi e degli spettatori, autentici protagonisti di questo rito collettivo. La mostra realizzata da Camera, Centro Italiano per la Fotografia a Torino insieme a Lavazza e Magnum photos, in occasione delle Nitto ATP Finals, si terrà a Torino dal 28 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022 in via delle Rosine 18.

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TEFAF NEW YORK FALL RETURNS TO THE PARK AVENUE ARMORY

Dopo il successo dell'edizione inaugurale dell’anno scorso, TEFAF New York Fall presenta l’edizione 2017 nella storica sede di Park Avenue Armory di New York, dal 28 ottobre all'1 novembre. Focus particolare su arte figurativa, decorativa, e gioielli dall'antichità agli inizi del XX secolo A TEFAF New York, i collezionisti trovano solo opere d'arte che superano una rigorosa selezione, appartenenti alle diverse aree del collezionismo – arredamento, arti decorative, ceramica, vetro, argenteria, tessuti, arazzi, antichità, gioielli, dipinti, libri, manoscritti, armi, armature e arte asiatica.

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VASI ANTICHI

“Vasi antichi” dedica un focus speciale alle ceramiche etrusche. Ad essere esposti sono alcuni dei pezzi più suggestivi della raccolta di ceramiche preromane, un’ottantina di vasi dal VII al IV secolo a.C. circa, che compongono una parte della ricca collezione del Museo Archeologico, normalmente non esposta al pubblico. Di particolare impatto la vetrina dedicata alle “ceramiche nere degli Etruschi”, con un vaso monumentale, parte di un gruppo di vasi in bucchero donato al Museo di Verona nell’Ottocento da Bernardino Biondelli, che fu linguista, archeologo, curatore delle collezioni numismatiche del Comune di Milano.

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RavennaMosaico 2017. Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo

A Ravenna, opere e artisti di tutto il mondo si incontrano nella città capitale del mosaico per la V edizione della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo. La grande manifestazione si sviluppa lungo un percorso espositivo che trova fulcro nelle grane mostra: “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini ad oggi”, al Mar Museo d’Arte della città, e nell’evento SICIS Destinazione Micromosaico, a Palazzo Rasponi dalle Teste. Ai Chiostri Francescani, “Opere dal Mondo”; negli ambienti della Biblioteca Classense, la quarta edizione di “GAEM Giovani Artisti e Mosaico”, la personale di Silvia Celeste Calcagno e “Fabulae”, suggestivo progetto dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna; al Museo Nazionale, le personali di Felice Nittolo e di Matylda Tracewska. Al Battistero degli Ariani , l’allestimento site specific di Marco De Luca. E’ un omaggio a Dante “Inferno in bottega. La Commedia di Dante alla luce del mosaico. Negli atelier degli artisti mosaicisti ravennati è possibile visitare ogni singola creazione che darà vita a un’opera comune dove il fil-rouge è il tema dei cerchi dell’Inferno dantesco…. Questo e molto altro a RavennaMosaico 2017, per un autunno animato da grandi eventi espositivi, attività didattiche, conversazioni per addetti ai lavori e per appassionati. In un contesto unico per storia e fascino com’è Ravenna.

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70 ANNI DOPO. La Grande Alluvione

Da una catastrofe può derivare anche qualcosa di positivo? L’interrogativo – non privo di attualità – è alla base della mostra “70 anni dopo. La Grande Alluvione”. Era il 14 novembre 1951 quando tra Canaro e Occhiobello il Po rompeva e apriva una breccia di oltre duecento metri. Fu l’inizio della tragedia del Polesine. Metà della provincia di Rovigo si trovò sommersa da acque fangose su cui galleggiano carcasse di animali e quanto la potenza del Grande Fiume aveva strappato da case e suoli. Questa catastrofe naturale senza precedenti causò un centinaio di morti e costrinse all’esodo 180.000 persone. Poi la rinascita. Complessa, lenta ma potente, che ha plasmato il Polesine di oggi.

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ESAME SUL DNA DI CANGRANDE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Cangrande della Scala, Signore di Verona, morì assassinato o di morte naturale? Caduta la dinastia, distrutti gli archivi, le dicerie esplosero. Le informazioni oggettive che deriveranno dalla campagna di analisi del DNA, integreranno le informazioni scientifiche già raccolte nel 2004 sulla mummia, affiancando le fonti tradizionali, come le cronache narrative, letterarie e artistiche, supportando così ricostruzioni accurate”. Il progetto “Il genoma di Cangrande della Scala: il DNA come fonte storica” è nato dalla collaborazione tra l’Ateneo Veronese e il Comune di Verona, Musei Civici, Museo Storia Naturale e Museo di Castelvecchio.

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RIAPERTURA DEL MUSEO DEL CENACOLO VINCIANO E PROGRAMMA PER IL 2021

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il ’21 sarà un anno molto importante per il Cenacolo Vinciano. Lo annunciano Emanuela Daffra, direttore dei musei lombardi gestiti dallo Stato e Michela Palazzo, direttore del Museo del Cenacolo Vinciano. Innanzitutto la messa in funzione di innovativi metodi di monitoraggio dell’Ultima Cena leonardesca, poi il restauro della Crocifissione del Montorfano e ancora nuova luce al Cenacolo, investimenti per il green e il sociale. Per un Cenacolo che informi, emozioni, accolga.

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DAL MIBACT AI MUSEI CIVICI DI VERONA LO STRAORDINARIO POLITTICO DI S. LUCA

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Castelvecchio si è arricchito di un grandioso polittico raffigurante una Madonna con Bambino e Santi, di ambito veronese. Concesso in comodato al Museo scaligero dalla veneziana Ca' d'Oro. L'opera. magnifica ed imponente, perfettamente restaurata è datata tra gli anni '70 e '80 del '400. A Castelvecchio ha trovato posto tra le opere di Mantegna, Crivelli e altri Maestri coevi, accostati per affinità stilistiche

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TEFAF NEW YORK SPRING

The European Fine Arts Foundation presenta le gallerie della prima edizione di TEFAF New York Spring. Dopo essere sbarcata a New York nell’autunno scorso con una fiera dedicata principalmente agli old masters, TEFAF propone nella fiera di primavera l’arte moderna e contemporanea e il design Location invariata presso il Park Avenue Armory con gli allestimenti eleganti di Tom Postma.

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TEFAF online 2021

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. TEFAF è la fiera leader per l’arte di ogni epoca e per il design che propone ai collezionisti di tutto il mondo oggetti della più elevata qualità. Un’esperienza che accompagna il collezionista 365 giorni l’anno con le fiere in presenza e quelle online. La seconda edizione di TEFAF online si terrà dal 9 al 13 settembre ed esporrà digitalmente oltre 700 opere d’arte, ciascuna delle quali occupa un posto di rilievo nella storia di arte e design, o in quella odierna.

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LA PALATINA SVELA I SUOI MANOSCRITTI GRECI

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Per il Direttore della Pilotta, Simone Verde, si tratta di “un tesoro restituito sull’umanità”. Possono essere calcolate in poche decine le persone che hanno avuto il privilegio di esaminare i preziosi manoscritti greci della Palatina. Ferdinando di Borbone, che riuscì a riunirne alcuni li protesse all’interno di un cofanetto con ben marchiato in oro il suo stemma. Adesso questi tesori culturali sono a disposizione di tutti. Digitalizzati, si possono consultare ad una risoluzione superiore a quella della visione umana per renderli accessibili quale che sia il sistema di accesso.

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NUOVO ALLESTIMENTO PER “LA SCAPILIATA”

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. La “Scapiliata” ha trovato un nuova collocazione all’interno del percorso della Nuova Pilotta. La meravigliosa tavola di Leonardo, recentemente impreziosita da una cornice d’epoca, emerge da una superfice metallica grigia e su una parete in marmorino anch’esso grigio, a creare un perfetto contrasto cromatico con l’oro e il bruno che connotano il dipinto e la cornice. E’ collocata all’interno di un climabox appositamente progettato, che ripara il capolavoro di Leonardo s dal pericolo di intromissione e lo preserva anche dalle polveri e da eccessi di luminosità e umidità.

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RESTAURO DEL CHIOSTRO TRECENTESCO DEL NUOVO MUSEO SALCE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il 7 aprile del ’44, le fortezze volanti americane, in soli 7 minuti di azione, rasero al suolo ampia parte di Treviso, provocando circa 1.600 vittime. Ad essere pesantemente colpito fu anche il complesso monastico di Santa Margherita. Uno dei suoi due chiostri risultò quasi polverizzato dal bombardamento. Ciò che è sopravvissuto ha ora ritrovato la dignità perduta. Il restauro, condotto nell’ambito del progetto Mibact di trasformazione del complesso di Santa Margherita nella nova sede del Museo Nazionale Collezione Salce, ho portato an che alla “emersione” di un prezioso affresco duecentesco e di altri brani di cui si era persa memoria. In questo chiostro era collocata anche la tomba di Pietro di Dante, figlio del Poeta.

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DANTE. Gli occhi e la mente

Dante. Gli occhi e la mente è il progetto espositivo con cui Ravenna, città che fu l’ultimo rifugio del sommo poeta, celebra Settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Insieme, Comune di Ravenna, Assessorato alla cultura e il MAR - Museo d’Arte della città, hanno ideato un progetto articolato in tre mostre e un progetto speciale, visitabili a partire da settembre 2020 fino a gennaio 2022 2021 e allestite presso la Biblioteca Classense, la chiesa di San Romualdo, il MAR Museo d'Arte della Città di Ravenna e a Casa Dante, che indagheranno la figura di Dante Alighieri da diverse prospettive. Sono confermate collaborazioni e prestiti dai più importanti musei italiani e internazionali, in primis dalla Galleria degli Uffizi.

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VERBIER FESTIVAL. 28a edizione

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il Verbier Festival ritorna dal vivo, in sicurezza, per la sua 28a edizione con un ricco programma di concerti ispirati e stimolanti, con artisti di spicco come András Schiff, Daniel Hope, Evgeny Kissin, Janine Jansen, Joshua Bell e molti altri. L’edizione 2021 offre più spettacoli e nuovi modi di vivere il Festival. I concerti dureranno circa 70 minuti e saranno presentati senza intervallo. In Salle des Combins, la maggior parte delle sere sono previsti 2 concerti, con repertorio e solisti diversi, permettendo al pubblico di assistere a due concerti sotto la tenda o a un secondo nella calda cornice della Chiesa.

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CARLA CERATI. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi

Le 88 fotografie ritraggono personaggi che Carla Cerati, fotografa ma anche scrittrice, ebbe a frequentare: scrittori (Calvino, Pasolini, Marquez, Vargas Llosa, tra gli altri), artisti, architetti, gente del teatro (memorabili una serie di immagini del Living Theatre con le tipiche contorsioni dei corpi e dei volti). Altrettanto significativi sono i nudi di donna in bianco e nero, sorprendenti e affascinanti , ma non meno rilevanti i paesaggi, soprattutto quelli delle Langhe, che evocano le atmosfere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio e che sono in sintonia con le ricerche sul segno nell’arte e nella fotografia degli anni Sessanta.

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PALLADIO, BASSANO E IL PONTE. Invenzione, storia, mito

Palladio è un architetto di ponti: ponti di pietra, di legno e di carta. La mostra racconta il mito del ponte, ma contemporaneamente parla di un ponte concreto e reale da 500 anni, il ponte di Bassano, disegnato da Palladio, distrutto e ricostruito più volte in un’epopea che dal Settecento del Ferracina giunge al presente del ‘Ponte degli Alpini’. Il racconto si snoda dai disegni originali di Palladio, libri cinquecenteschi, mappe antiche, fotografie di fine Ottocento, modelli di studio e su una spettacolare sequenza di dipinti di Carlevarijs, Canaletto, Longhi, Guardi…

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SALMAN ALIGHIERO BOETTI

Lui di origine afgana, lui uno dei maggiori artisti del Novecento. È una storia di convivenza familiare quella che, per la prima volta, Salman Ali racconta nella sua autobiografia edita da Forma. L’uscita dell’autobiografia di Salman Ali diventa fortunata occasione per una mostra che ha titolo per essere definita come “evento” nel mondo dell’arte: a Milano, Tornabuoni Arte presenta, infatti, la collezione privata di Salman Ali, frutto di regali da parte dell’amico fraterno Boetti, lavori di altissima qualità che testimoniano l’affetto dell’artista per il suo collaboratore ed amico più stretto.

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LE DONNE, L’ARTE E IL GRAND TOUR. Gioielli in micromosaico e dipinti-ricamo in collezioni private svizzere

E’ la fortunata occasione per scoprire due collezioni davvero rare e particolari. La prima è dedicata ai tableau brodé realizzati in epoca neoclassica da donne di origine ugonotta. Ricorrendo a pittura, acquarello e ricamo su un supporto in seta, illustravano momenti delle opere di Rousseau ma anche soggetti cari al mondo classico. La seconda propone, invece, una spettacolare sequenza di gioielli in micromosaico realizzati con minuscole tessere in pasta vitrea, diventati di gran moda tra Sette e Ottocento. Spesso ricordi preziosi del Grand Tour.

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VITE DI CORSA. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli

Lo sguardo di celebri fotografi di Magnum documenta la dimensione umana di uno degli sport più seguiti dal grande pubblico: il ciclismo. Sono immagini di Robert Capa, Guy Le Querrec, Christopher Anderson, Mark Power, Harry Gruyaert, Richard Kalvar, René Burri, Stuart Franklin e Raymond Depardon, Peter Marlow e Alex Majoli…Raccontano il Tour, la Parigi-Roubaix, il Giro, i campionati mondiali… Parlano di sport e di passione. Trasmettono sfaccettature e alchimie del ciclismo, l’unico sport, come ripeteva Gianni Mura, dove “chi fugge non è un vigliacco”.

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IMPORTANTI NOVITÀ DALLA RICERCA SULLE STAMINALI AD ATTIVITÀ MULTIPOTENTE

Oggi è disponibile la procedura per ottenere in modo “standardizzato“ cellule circolanti multipotenti da sangue umano periferico. Grazie ad una ricerca dell'Università di Padova Dipartimento di Scienze del Farmaco, in collaborazione con la Fondazione T.E.S. Onlus e del Centro trasfusionale di Belluno, supportata da ABVS e le AVIS del Veneto, pubblicata su “Journal of Cellular and Molecular Medicine” il 5 gennaio 2017. Che apre rivoluzionarie prospettive nell'uso delle cellule staminali come farmaci innovativi.

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31^ MODENANTIQUARIA

Modena Antiquaria fa 31 e si annuncia ulteriormente rinnovata, ancora più brillante e ricca. Il successo della trentesima edizione ha dato la carica ad organizzatori ed espositori. Paolo Fantuzzi annuncia anche novità rilevanti per quanto riguarda le mostre collegate a Modena Antiquaria, ovvero Petra e Excelsior.

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PETER HALLEY. ANTESTERIA

Peter Halley, figura chiave del Neo Concettualismo americano affermatosi negli anni Ottanta, realizza al Nivola un progetto site-specific diretto a trasformare lo spazio espositivo del museo, un antico lavatoio pubblico dalle forme e proporzioni simili ad una chiesa. Halley riveste interamente l’ambiente con le sue composizioni digitali, creando un’esplosione di colore fluo che investe il visitatore, producendo un forte contrasto con il candore abbagliante del cortile e degli edifici del museo.

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VILLA BASSI. Riapre 600-900, con un Ospite Illustre

Prorogata al 13 giugno, “Seicento – Novecento. Da Magnasco a Fontana. Dialogo tra due collezioni” si offre con orari ampliati e con l’opportunità di visite guidate gratuite (info e prenotazioni www.museovillabassiabano.it). L’Assessore Cristina Pollazzi annuncia anche “l’imminente arrivo di un “Ospite Illustre” che impreziosirà ulteriormente questa già ricca esposizione. Si tratta dell'affascinante tela di Cesare Laurenti, “La Dama del Lago”, un ritratto di grande bellezza che immortala una giovane aristocratica. L’opera giungerà in Villa Bassi in concomitanza con la Festa della Mamma per restarvi sino alla fine della mostra.

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Giornate internazionali di studio sul paesaggio, tredicesima edizione

Tempelhof, l’ex grande aeroporto nazista di Berlino, è oggi un grande campo di sperimentazione paesaggistica e sociale. A Padova, il Prato della Valle è diventato una delle più eleganti piazze monumentali in Europa. Due esempi, tra i molti, del complesso rapporto tra città, paesaggio e luoghi collettivi. Oggetto della 13^ edizione delle “Giornate internazionali di studio sul Paesaggio” della Fondazione Benetton.

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FORNASETTI Theatrum Mundi

“Fornasetti Theatrum Mundi” mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti, creando un vero e proprio ‘teatro del mondo’: una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali infonde nuove chiavi di lettura agli oggetti e alle immagini in mostra, rendendone visibile lo spessore e regalando nuove ed emozionanti implicazioni.

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ROBERTO GABETTI FOTOGRAFO

In parallelo alla mostra su Horst e Lisette Model, CAMERA ospita nella project room dal 28 aprile al 4 luglio, un centinaio di fotografie scattate dal celebre architetto Roberto Gabetti (Torino, 1925-2000). La mostra, curata da Sisto Giriodi, ripercorre momenti della vita privata e professionale di Roberto Gabetti (a venti anni dalla sua scomparsa): viaggi in Italia e all’estero sulle orme dei maestri dell’architettura, scatti degli edifici da lui stesso realizzati a Torino (Borsa Valori, La Bottega di Erasmo) e ancora modellini e progetti che esprimeno il gusto per la linea, la forma, il dettaglio, l’armonia, i curiosi accostamenti.

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CONTEMPORANEO NON STOP. Il respiro della natura

L’Arte Contemporanea torna ad avere dedicata una sezione specifica alla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti. Il nuovo spazio, aperto ufficialmente in occasione di ArtVerona 2020, ospiterà esclusivamente opere dei principali esponenti del Contemporaneo, in un susseguirsi di nuove ed importanti proposte.. Il primo appuntamento è riservato ai lavori degli artisti delle gallerie cittadine.

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MUSEO NAZIONALE COLLEZIONE SALCE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Il nuovo Museo Salce è in Santa Margherita: per oltre mezzo millennio questa chiesa è stata uno scrigno di d’arte. Poi due secoli di totale abbandono. E adesso la rinascita come uno dei più interessanti nuovi musei italiani. Al suo interno, in un colossale parallelepipedo tecnologico sono conservati i quasi 50 mila manifesti della Collezione Salce, una delle più importati al mondo. Tutto intorno, uno spazio immersivo che grazie alle nuove tecnologie consente di rivivere l’edificio come quando vi si ammiravano gli affreschi di Tommasi da Modena, di immergersi nel rutilare di colori e le lettere che compongono i manifesti, mentre i non vedenti possono interagire con affiches tridimensionalizzate. Tutto questo intorno ad un ampio spazio espositivo.

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Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna. DANTE IN ESILIO

La presentazione di quest’opera di Annibale Gatti negli spazi dei chiostri francescani limitrofi alla Tomba di Dante è frutto del protocollo di collaborazione pluriennale di Ravenna e gli Uffizi. Il documento prevede prestigiosi prestiti per la mostra “Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio” e la concessione – in deposito a lungo periodo – di un nucleo di opere ottocentesche dedicate al Poeta, da esporre a Ravenna nell’ambito del progetto Casa Dante. Inoltre ogni anno, in concomitanza con l’annuale cerimonia del dono dell’olio da parte della città di Firenze, gli Uffizi presteranno alla città di Ravenna un’opera a tema dantesco. La prima è appunto il “Dante in esilio” del Gatti. A testimoniare il profondo legame tra Firenze, città natale del sommo poeta, e Ravenna, città che lo accolse e suo “ultimo rifugio”.

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Fondazione Benetton e almamusica433, nuova stagione di Musica Antica

Mimesis, dal segno al suono è il tema scelto da Stefano Trevisi per la quarta edizione del progetto Musica antica in casa Cozzi. Protagonisti Jakob Lindberg, Emma Kirkby, Xavier Díaz-Latorre, Tanja Skok, Friederike Heumann. Concerti, lezioni concerto, corsi di alto perfezionamento, conferenze e soprattutto una residenza da cui deriverà la registrazione della Missa L’homme armé, composta da Du Fay tra il 1459 e il 1460.

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SUL FILO DI RAFFAELLO. Impresa e fortuna nell’arte dell’arazzo

È una mostra mai prima tentata quella il pubblico potrà ammirare al Palazzo Ducale di Urbino. Indaga, con prestiti di assoluta eccezione, la fortuna di Raffaello nell’arte tessile, e specificamente nella grande arazzeria. Produzione cui Raffaello sovrintese e intervenne in prima persona, affiancato dalle sue maestranze, dalla sua “impresa”, appunto. “Fortuna” ad indicare le opere nate da quella che fu una vera e propria corsa a possedere ed esporre, sia pure nella riproposizione su arazzo, testimonianze dei grandi capolavori del Sommo Pittore. “Moda” che si sviluppò ovunque, ma soprattutto in Francia.

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Omaggio a MICHELANGELO GRIGOLETTI (1801 – 1870)

Questo “Omaggio a Michelangelo Grigoletti (1801-1870)” si propone di porre un punto fermo su un artista che certo non è un semplice comprimario ma un sicuro protagonista dell’arte italiana del suo tempo. Grande ritrattista, ma prima pittore di soggetti di ambito storico-romantico e di soggetto religioso. Grigoletti è stato interprete di primo piano di un periodo in cui a trionfare, per fasi successive, furono le poetiche neoclassiche sostituite ben presto da quelle romantiche, con un’apertura finale sul realismo di fine Ottocento. E questa mostra si propone di analizzare la sua arte, senza pregiudiziali finalmente.

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HORTUS MIRABILIS ALLA SCOPERTA DEL PIÙ ANTICO ORTO BOTANICO DEL MONDO.

L’Orto patavino è l’Orto botanico universitario più antico al mondo. Dal 1545 – testimone degli straordinari viaggi di piante da mondi lontani – è luogo di scienza e cultura, nato per consentire agli studenti della scuola di medicina lo studio e l’osservazione dal vivo delle piante medicinali. E ora uno straordinario volume ne da compiutamente conto Hortus Mirabilis è edito dall’Università di Padova con Rizzoli.

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BE COMICS!

Be Comics! A Padova, dal 17 al 19 marzo 2017, un Festival di nuova concezione tra divertimento, appartenenza e cultura. Fulcro, il Centro culturale Altinate San Gaetano, con una grande mostra mercato specializzata, incontri con gli autori, workshop di fumetto e animazione.

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BACI RUBATI / COVID 19

“Baci rubati / Covid 19” propone sessanta disegni, a comporre un affresco realizzato dall’artista emiliano tra il mese di marzo e il giugno 2020 quando il lockdown ci ha distanziati. “In affannoso silenzio – egli annota - ho cercato queste immagini sugli schermi di casa, registrando con un fermo immagine le tessere di questo grande mosaico disegnato a matita su tela. Sono i frammenti di una quotidianità orfana delle labbra e del respiro, di carezze non date o ricevute, di un'oscurità latente che si è imposta nella nostra quotidianità in un silenzioso drammatico crescendo”.

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RISULTATI EMOZIONANTI DAI RESTAURI AD OROPA

Procede la campagna di restauro della cappello dedicata alla “Dimora di Maria al Tempio”, quarta dell’itinerario del Sacro Monte di Oropa. Coinvolte le oltre 100 statue contenute nella elegante cappella cilindrica fiancheggiata da quattro absidi. Sono di Pietro Giuseppe Auregio e vengono considerate fra i suoi capolavori. Gli eleganti dipinti che fanno da sfondo alla scena sono di Giovanni Galliari, pittore e scenografo.

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A Treviso apre il Museo Nazionale Collezione Salce

A 55 anni dalla scomparsa di Nando Salce e dalla donazione allo Stato della sua collezione di 24.580 manifesti, il colossale Lascito Salce trova collocazione. In due sedi: l’ex Chiesa di Santa Margherita, dove quel tesoro unico al mondo viene custodito, la seconda – il complesso del San Gaetano – dove, per temi, esso viene esposto al pubblico. Il tutto grazie ai 6 milioni di euro investiti dal Mibac.

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seicento-novecento. DA MAGNASCO A FONTANA. Collezioni in dialogo Bassi Rathgeb – Merlini

Magnasco vis a vis con Fontana, Moretto da Brescia con De Chirico, Baschenis e Van Beyeren con Soffici, Severini, Melotti, Guttuso, Parmiggiani o Dorazio, de Pisis, Morlotti, Savinio….“6/900. Da Magnasco a Fontana. Dialogo tra Collezioni” offre spunti, stimoli, emozioni infinite. Cui concorre anche il “contenitore”, ovvero la Villa, con i suoi affreschi, stucchi, arredi. Le Collezioni in dialogo sono quella donata alla Città di Abano Terme da Roberto Rathgeb, una collezione eclettica con opere riconducibili alla vocazione familiare rivolta al '600-'800 lombardo e bergamasco in particolare, che annovera inoltre sculture e reperti archeologici, argenti, i mobili e arredi. La collezione ospite è quella, assai nota e celebrata, di arte contemporanea di Giuseppe Merlini.

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DENTRO I PALAZZI. Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva

Dalle intime stanze dei palazzi appartenuti all’aristocratica famiglia Riva, nella Lugano dell’epoca dei balivi (o landfogti) – “governatori” confederati che, dall’inizio del Cinquecento fino a fine Settecento, avevano tra i loro compiti l'amministrazione giudiziaria, finanziaria, fiscale e militare – giungeranno alla Pinacoteca Züst oltre settanta dipinti. Un’occasione imperdibile per ammirare dipinti e oggetti solitamente celati al pubblico, ma anche per entrare nella storia del territorio ticinese e non solo.

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L’OTTOCENTO E IL MITO DI CORREGGIO

Intorno ai quattro capolavori del Correggio – La Madonna con la scodella e la Madonna di San Girolamo più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono – che con il Secondo Trattato di Parigi nel 1815 vennero restituiti a Parma dal Louvre, la mostra presenta anche il meglio della produzione ottocentesca del Ducato, nell’epoca in cui questo Correggio “secolarizzato” diventa l’eroe della pittura nazionale parmigiana negli antichi saloni dell’Accademia. Qui, grazie all’azione di Paolo Toschi e alla volontà di Maria Luigia, una generazione di artisti si confronta, vis a vis, con Correggio, traendone suggestioni che traguardano nelle loro originali opere, per la prima volta svelate al grande pubblico.

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TERMINATO IL RESTAURO DEL “MIRACOLO” DI MARINO MARINI

Il Rotary Club intitolato a Marino Marini ha finanziato il restauro del grande “Miracolo”, il bronzo di Marini collocato nell’atrio del Palazzo Comunale. La scultura è tornata in sede, giusto in tempo per “Pistoia Capitale della Cultura” e in previsione della grande mostra pistoiese sullo scultore.

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ORAZIO GENTILESCHI. La fuga in Egitto e altre storie

Due tele di Orazio Gentileschi praticamente eguali, dedicate al racconto del “Riposo durante la fuga in Egitto”. Due versioni che Cremona, per la prima volta, riesce a porre a confronto. E, intorno ad esse, una altissima selezione di altri dipinti e sculture di diversi grandi Maestri, per “raccontare” la popolare “Fuga” da Erode, tramandata dal solo Vangelo di Matteo ma protagonista dei Vangeli apocrifi.

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ATTORNO A VAN GOGH. Otto pittori e i colori della vita

Laura Barbarini, Franco Dugo, Attilio Forgioli, Matteo Massagrande, Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Laura Villani e Piero Zuccaro: otto esponenti della migliore pittura contemporanea in Italia, secondo la visione critica di Marco Goldin. Riuniti intorno ad un unico focus: Van Gogh. Non per copiare le sue inarrivabili opere, ma per interpretare i temi, i luoghi, le emozioni, con il filtro dell’emozione e della sensibilità personali. 8 grandi artisti presi “dal restituire quel fiato di vento che hanno sentito scendere dalle montagne del destino. O vibrare in mezzo ai campi di grano, magari sotto un cielo stellato”.

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QUANDO GIGLI, LA CALLAS E PAVAROTTI… I Teatri Storici del Polesine

Il Polesine fu terra di teatri. Tra Otto e Novecento, ne erano attivi almeno una cinquantina, tutti o quasi dedicati alla musica e al bel canto. Numero stupefacente se si tiene conto di com’erano questi territori al tempo. Per realizzarli e tenerli in attività molti cittadini si autotassavano. Poi difficoltà finanziarie, l’avvento del cinema segnò la loro decadenza. In anni recenti, la rinascita, con il restauro e la ripresa di attività. Nelle stagioni del passato, i pochi denari e la molta competenza hanno spinto i gestori a puntare su cantanti giovani ma di cui intuivano le potenzialità: qui debuttò Beniamino Gigli, qui cantò, appena trentenne, Luciano Pavarotti, e poi Antonio Cotogni, Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato… Senza dimenticare Katia Ricciarelli, figlia di queste terre.

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VAN GOGH. I colori della vita

Il “sodalizio” tra Goldin e Van Gogh è di quelli ben consolidati. Libri, spettacoli, film e una serie di mostre che hanno, a Treviso, Brescia, Genova, Vicenza, affascinato un pubblico vastissimo. Più di 2 milioni e mezzo di persone. Questa si può tranquillamente definire come la mostra dei capolavori. Riunisce infatti un centinaio di opere dell’olandese, con prestiti di assoluta eccezione da decine di musei ed in particolarissimo modo dal Van Gogh Museum di Amsterdam e dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, vale a dire i templi del culto di Van Gogh. E’ la mostra che rappresenta il traguardo dei 25 anni di attività di Liena d’ombra e del suo fondatore.

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OTTONE ROSAI

Mostra d’eccezione, questa, su Rosai. In essa, per la prima volta, compare in pubblico la decina di capolavori assoluti di Rosai degli anni Venti e Trenta, tutti provenienti da una raccolta privata romana, già presenti alla mostra di Palazzo Ferroni, a Firenze, nel 1932, e documentati nel primo volume del Catalogo Generale. Accanto ad essi, le eccellenze più note di un periodo – quello fra le due guerre (1918-1939) – che rappresenta l’aristocrazia della pittura e del disegno di Rosai.

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Dante. Gli occhi e la mente LE ARTI AL TEMPO DELL’ESILIO

Scandendo le tappe dell’esilio, questa raffinata esposizione propone le diverse espressioni artistiche che il Poeta ammirò nel suo peregrinare. Artisti ed opere il cui eco traspose nel suo straordinario “poema per immagini”. E’ il Bonifacio VIII di Manno Bandini ad aprire il percorso. E da lì è un potente susseguirsi di opere, spesso assoluti capolavori: da Giotto e Cimabue a Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio, Giovanni e Giuliano da Rimini…

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VEDERE LA MUSICA. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie

È il racconto di relazioni, intrecci e corrispondenze tra l’elemento musicale e le arti visive. A partire dall’affermazione, alla fine del XIX secolo, in tutta Europa, di un filone pittorico ispirato alle opere di Richard Wagner. Nel 1902 la Secessione di Vienna dedica una mostra a Ludwig van Beethoven. Con l’arrivo delle avanguardie, poi, soprattutto dagli anni Dieci del Novecento, i suoni di Johann Sebastian Bach diventano modello e paradigma per la pittura di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri. E via via, passando per il Cubismo, il Futurismo, il Neoplasticismo, fino al Dada e al Surrealismo, la musica si conferma un riferimento assoluto, divenendo centrale in Kandinskij e Klee, non meno che per altri protagonisti delle avanguardie europee. Esempi emblematici di questa “fusione delle arti” creano una mostra-spettacolo di assoluto fascino.

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INCLUSA EST FLAMMA. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante

Ravenna inizia per tempo a celebrare Dante. La città che fu l’ultimo rifugio del sommo poeta dal 12 settembre ospiterà nella Biblioteca Classense la mostra “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”. Una mostra storiografica per raccontare le celebrazioni tenutesi 100 anni fa e che, come si può facilmente intuire, ebbero una valenza nazionale importantissima. Saranno esposti libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d'arte conferiti come omaggio a Dante e alla città di Ravenna. Ciascuno degli oggetti, testimonianze della storia “ufficiale”, offrirà spunti per raccontare anche storie particolari, spesso sconosciute al grande pubblico e a volte sorprendenti.

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CAMERA DOPPIA. Horst P. Horst – Lisette Model

Horst P. Horst e Lisette Model: genio della fotografia di moda lui, ironica e dissacrante street photographer lei, punti di riferimento nello sviluppo del proprio specifico genere fotografico ed ispiratori di intere generazioni. Il loro atteggiamento nei confronti dei soggetti ritratti è totalmente opposto: se per l’autore tedesco le proprie modelle rappresentano un’eleganza senza tempo, dai richiami classici e dalla bellezza statuaria, i soggetti ritratti dall’austriaca diventano caricature di sé stessi, emblema di una società goffa e decadente.

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MODIGLIANI. Opere dal Musée de Grenoble

L’esposizione, grazie alla collaborazione col Musée de Grenoble, di sei opere – tutti ritratti - di Modigliani, fra pittura e disegno, consente di analizzare il rapporto fra grafica e pittura e di cogliere i principali riferimenti culturali nel suo lavoro di ritrattista. Vengono esposti il dipinto “Femme au col blanc”, olio su tela del 1917, raffigurante Lunia Czechowska, moglie dell'amico d’infanzia di Léopold Zborowski, mercante d'arte e mecenate di Modigliani, e cinque ritratti a matita di personaggi della capitale francese degli anni Dieci, dove egli fu al centro della scena artistica, al tempo all’avanguardia internazionale.

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FESTA DEL TORRONE DI CREMONA. “La gola”: il tema dell’edizione 2017

Quello de “La gola” pare essere un grande peccato ma certamente è uno dei più grandi, straordinari piaceri. In questa seconda veste si celebra a Cremona, come fil rouge della edizione 2017 della popolarissima Festa del Torrone. Degustazioni del celebre dolce simbolo della città, qui offerto in tutte le sue fantastiche declinazioni, una fitta serie di eventi, rivisitazioni storiche, musica. Per una kermesse che vuole addolcire il palato e la vita. In una città in tutto il mondo sicuramente per il torrone ma anche per una cucina ricca e saporitissima. Molti saranno quindi gli appuntamenti speciali che esalteranno l’anima golosa e ghiottona di Cremona, che dal dolce al salato non teme confronti con nessun’altra città del mondo. Un vero e proprio girone dantesco, ma nella sua versione paradisiaca!

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ZVAN DA VDENE FVRLANO. GIOVANNI DA UDINE tra Raffaello e Michelangelo (1487-1561)

Raffaello lo volle al suo fianco nella Loggia di Psiche alla Farnesina e nell’impresa delle Logge vaticane, Michelangelo lo teneva in alto conto, Clemente VII si affidò a lui per delicati interventi di restauro e decorazione sia a Roma che a Firenze. Giovanni Ricamatore, o meglio Giovanni da Udine, “Furlano”, come si firmò all’interno della Domus Aurea, riuniva in sé l’arte della pittura, del disegno, dell’architettura, dello stucco e del restauro. Il tutto a livelli di grande eccellenza. E finalmente, al Castello di Udine, una grande mostra indaga l’opera di questo vero protagonista del Rinascimento.

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PHOTOLUXFESTIVAL 2017

Le 22 mostre e le decine di incontri e iniziative di Photolux Festival 2017 trovano focus sul Mediterraneo, offrendo il meglio di quanto la fotografia abbia espresso su questo tema – simbolo. Con giovani autori delle due sponde del mare affiancati alle “grandi firme” della fotografia, in un confronto – dialogo di potente presa anche emotiva. A Lucca, i fotografi del Mediterraneo si uniscono a quelli che del “mare nostrum” hanno fatto l’oggetto del proprio sguardo, stimolando inedite contaminazioni per raccontare un mare dove da millenni si incontrano e scontrano civiltà che ne arricchiscono e complicano la storia.

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FERDINANDO SCIANNA. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges

Scianna, nei 44 ritratti di Leonardo Sciascia e di Jorge Luis Borges, scava nei volti e nei corpi di due scrittori a lui molto cari. Se l’incontro con Borges è degli anni ‘80, quello con Sciascia risale al 1963, dando vita a un’amicizia e a una collaborazione tali da indurre Scianna a definire lo scrittore siciliano ‘un secondo padre’. “È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e – in definitiva – al suo stile.’

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MARC CHAGALL “anche la mia Russia mi amerà”

Una mostra importante, di preciso impianto museale, che non intende raccontare “di tutto un po’” ma sceglie un tema preciso e lo approfondisce attraverso una selezione dei suoi capolavori imprescindibili. Il tema su cui la curatrice Claudia Zevi ha scelto di misurarsi è quello dell’influenza che la cultura popolare russa ha avuto su tutta l’opera di Chagall. La mostra riunisce al Roverella oltre cento opere, circa 70 i dipinti su tela e su carta oltre alle due straordinarie serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia, ”Ma Vie”, 20 tavole che illuminano la sua precoce e dolorosa autobiografia, e “Le anime morte”di Gogol, il più profondo sguardo sull’anima russa della grande letteratura.

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TRA DANTE E SHAKESPEARE. Il mito di Verona

Dante e Romeo e Giulietta, uniti in una grande mostra. Due miti universali, entrambi fondamentali per il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che si nutrì in parallelo della presenza storicamente fondata di Dante alla corte di Cangrande e di quella immaginaria dei due sfortunati amanti, creati nella cornice di un Trecento cortese e poi resi immortali da William Shakespeare. Nella mostra, opere d’arte e testimonianze storiche dal Trecento all’Ottocento, ovvero tra il momento del compiersi storico delle vicende e il secolo del loro revival ideale.

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PAOLO VENTURA. Carousel

«Paolo Ventura. Carousel» propone un percorso all’interno dell’eclettica carriera di Paolo Ventura (Milano, 1968), uno degli artisti italiani più riconosciuti e apprezzati in Italia e all’estero. Dopo aver lavorato per anni come fotografo di moda, all’inizio degli anni Duemila si trasferisce a New York per dedicarsi alla propria ricerca artistica. In mostra opere degli ultimi 15 anni (compresi 2 inediti), in un’assoluta commistione di linguaggi che comprende disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Per una messa in scena di tutti i temi ricorrenti della sua poetica, fra i quali spiccano quello del doppio e della finzione.

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Dante negli Archivi. L’inferno di Mazur

Mazur, incisore statunitense tra i maggiori del Novecento, illustra il viaggio di Dante con sconvolgente forza. La sua è una interpretazione "agghiacciante ed indelebile”, decisamente originale, e certamente intimamente sentita. Il percorso all’interno dei gironi infernali è condotto dall’incisore: “l’artista, come nostro Virgilio, vede ciò che Dante ha "visto", egli annota. Ad emergere da questa esperienza è un audace confronto tra il grande interprete contemporaneo e l’immaginario medievale.

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LA QUERCIA DI DANTE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Dante, smarrita la via, per ritrovarla fu costretto ad arrampicarsi su una possente quercia. Quell’albero, da allora conosciuto come la “Quercia di Dante” è sopravissuto sino al 2013. Al Roverella, una mostra ricorda la Grande Quercia e una parallela rende omaggio a Poeta, attraverso le “Visioni dell’Inferno” realizzate da 3 grandi artisti: Dorè, Rauschenberg e Brand. Il progetto è completato da altre mostre, incontri e dalla lettura pubblica dell’Inferno. Un Itinerario invita a scoprire i Luoghi delle Quercia, area naturalistica ed archeologica tra le più preziose del Polesine.

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L’ULTIMO ROMANTICO. Luigi Magnani il signore della Villa dei Capolavori

La sua magnifica villa nella campagna parmense era meta dei maggiori artisti e intellettuali. Giungevano per confrontarsi con un uomo di grandi visioni e per ammirare la Pinacoteca che qui lui era riuscito a riunire. La Villa dei Capolavori allinea Durer, Rembrandt, Canova, Van Dick, Rubens, Goya, Tiziano, Cezanne… Ma anche il meglio del contemporaneo, a cominciare da Morandi che qui aveva un buen-retiro. Come anche Benedetti-Michelangeli che qui suonava il piano e interloquiva con il padrone di casa, fine musicofilo. Luigi Magnani, l’Ultimo Romantico, in mostra all’interno dell’emozionante, suo, Pantheon dell’arte.

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TRA SIMBOLISMO E FUTURISMO. Gaetano Previati

In occasione del centenario della morte, nel 2020, la città natale rende omaggio a Previati con una mostra al Castello Estense (dal 9 febbraio al 27 dicembre), organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Comune di Ferrara che conserva, tra le collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, un vasto fondo di dipinti e opere su carta dell’artista. La rassegna presenterà al pubblico circa 70 opere, accostando una scelta di olii, pastelli e disegni delle collezioni civiche ferraresi (circa 40) ad un importante nucleo di opere concesse in prestito da collezioni pubbliche e private. Completano la selezione alcuni importanti documenti inediti.

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“La Quercia di Dante”. VISIONI DELL’INFERNO. Dorè – Rauschenberg – Brand

“Visioni dell’Inferno” ripercorre i 33 canti, oltre all’Introduzione, della Cantica. Ciascuno è introdotto dai versi più famosi e da una breve sintesi, a complemento delle tavole dei tre grandi artisti. L’Inferno in versione ottocentesca non poteva che essere quello, universalmente noto, del francese Gustave Doré, di cui in mostra sarà l’intero corpus di 75 tavole. Per evocare l’Inferno in versione novecentesca, sono state riunite le immagini di “Dante’s Inferno (1958–60)” dello statunitense Robert Rauschenberg. Un’artista donna, la tedesca Brigitte Brand è stata, infine, chiamata ad illustrare l’Inferno con occhi e sensibilità di oggi.

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FLASHBACK, l’arte è tutta contemporanea. Edizione 2020, I Ludens

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Da sempre Flashback, la più contemporanea tra le fiere d’arte antica e moderna, è una voce fuori dal coro e, quest’anno più che mai, si prepara a giocare un ruolo da protagonista nell’Art Week torinese trasformandosi in un’Edizione Diffusa. Partendo al grido di “non siamo soli”, ci invita tutti a giocare con la sua ottava edizione, Ludens, dedicata alla capacità di ciascun individuo di riplasmare la realtà attraverso la creatività. Ed è così che, quanto mai coerente con il proprio titolo, questa edizione 2020 vi aspetta dal 3 all’8 novembre: le gallerie di Flashback avranno un loro spazio inedito in Città (e non solo) e una vetrina virtuale dal 3 novembre al 7 marzo 2021 sul sito della manifestazione in un itinerario sorprendente sempre all’insegna dell’arte tutta contemporanea. Tutti gli spazi coinvolti nell’Edizione Diffusa saranno organizzati, al fine di ridurre le possibilità di contatto, nel pieno rispetto della normativa nazionale e locale vigente per la prevenzione e diffusione del Covid, poiché la salute e la sicurezza delle persone sono un valore imprescindibile: saranno garantite le distanze di sicurezza e fornito il gel disinfettante, obbligatorio l’utilizzo dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e consigliata la prenotazione (per ulteriori informazioni info@flashback.to.it). Continuano anche gli appuntamenti di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro, nello spazio aperto di piazza Bottesini a Torino: il prossimo svelamento del manifesto d’arte 6x3 è in programma il 30 ottobre alle ore 18:30 con l’opera Opera Viva, 13 verticale. Che? di Alessandro Bulgini.

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LUCI DA BRERA – Mostra online

Raccogliendo idealmente l’eredità della Galleria del Naviglio, Bottegantica presenta cinque promettenti allievi della cattedra di Pittura tenuta da Ignazio Gadaleta presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Yuki Aoki (1974, Giappone); Erika Bellanca (1992, Italia); Elias Bertoldo (1994, Italia); Saeed Naderi (1981, Iran) e Arjan Shehaj (1989, Albania), con registri del tutto personali, interpretano la persistenza della pittura, come linguaggio inesaurito e inesauribile. In contiguità con la mostra, Bottegantica propone nel proprio sito i 5 giovani artisti attraverso una serie di videointerviste.

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Intorno a Van Gogh. MATTEO MASSAGRANDE. Gli alberi e la miniera

Accogliendo l’invito di Marco Goldin a partecipare, con opere originali, al progetto “Intorno a Van Gogh”, Matteo Massagrande non ha avuto esitazione nell’individuare, per il ciclo da dedicare al grande olandese, due dei suoi temi più amati: la natura e i vecchi edifici, che pur da tempo abbandonati riescono ancora a trasmettere lo spirito di chi vi ha vissuto. Entrambi i temi Massagrande li ha più volte trattati, amandoli molto. Frutto di questa scelta sono i dieci grandi quadri, preziosi per disegno e colore, meditati e colmi di emozione, racchiusi nella sigla “Gli alberi e la miniera”, che il pubblico potrà ammirare al San Gaetano di Padova dal 16 gennaio al 26 febbraio.

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LE PORCELLANE DEI DUCHI DI PARMA. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo

Dal Palazzo del Quirinale, per lo spazio di questa mostra, eccezionalmente tornano alla Reggia di Colorno le preziosissime porcellane che Maria Luisa di Francia e il Consorte Filippo di Borbone qui utilizzavano per i Ricevimenti Ducali. Altre, ed altrettanto preziose, porcellane delle manifatture di Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly e Doccia, torneranno “a casa” dalle Gallerie degli Uffizi, dal Museo della Villa Medicea di Poggio di Caiano, dai Musei Reali di Torino, dalla Pilotta di Parma, dalla Fondazione Cariparma, accompagnate da documenti concessi dall’ Archivio di Stato.

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“MIO VANTO, MIO PATRIMONIO”. L’arte del ‘900 nella visione di Leone Piccioni

Importante mostra sull’arte del Novecento che il Comune di Pienza propone dal 29 agosto 2020 al 10 gennaio 2121, nel Museo della Città, nel cuore della magnifica Città Ideale toscana. E a precisare il titolo viene “la visione di Leone Piccioni”, a indicare che quel Novecento in pittura è quello che è stato scelto, riunito e appeso alle pareti della sua casa da un fine intellettuale, Piccioni appunto, nel corso di una intera vita. Da Afro Basaldella ad Alberto Burri, da Carlo Carrà a Lucio Fontana, e molti altri ancora.

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Oro e colore nel cuore dell’Appennino. ALLEGRETTO NUZI E IL ‘300 A FABRIANO

La qualità dei suoi fondi oro era così alta che ad Allegretto Nuzi, fabrianese d’origine e toscano di formazione, arrise uno straordinario successo. Le sue opere, contese da estimatori e collezionisti, sono in musei e collezioni importanti, tanto che nel nostro paese non resta nessuno dei suoi dipinti di devozione individuale. Questa attesissima mostra riesce per la prima volta nella “impresa impossibile”: riportare a Fabriano una trentina di opere del grande Maestro, fra cui undici tavole da musei stranieri. Consentendo anche di riunire parti da tempo disperse di polittici e di mettere a confronto opere che con chiarezza delineano il percorso di un Maestro che a pieno titolo può essere definito tale.

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FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA DI LODI 2021. XII EDIZIONE

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. La nuova edizione del Festival racconterà e approfondirà il concetto di cambiamento. Fatti, dinamiche che si intrecciano nel mondo e nuove generazioni che chiedono attenzione, saranno analizzate attraverso lo sguardo attento del fotogiornalismo che ci aiuta a meglio comprendere la complessità del nostro tempo. Anche quest’anno il Festival si rinnoverà, mirando a coinvolgere ancora di più il pubblico in totale sicurezza e con progetti inediti che saranno esposti nelle prestigiose sedi espositive della città e in nuovi spazi all'aperto con lo scopo di raggiungere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

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FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA DI LODI 2020. Sguardi sul nuovo mondo

ULTERIORI INFORMAZIONI ED IMMAGINI NELLA SEZIONE EVENTI. Non sarà il solito festival. L’undicesimo anno è, per il Festival della Fotografia Etica di Lodi, il momento di mutare pelle e rinnovarsi. “Sguardi sul nuovo mondo" è infatti, e non a caso, la lente attraverso la quale pensare a questa nuova edizione in cui saremo come esploratori appena giunti su terre sconosciute. La nuova direzione del Festival mirerà a coinvolgere ancora di più il pubblico, in totale sicurezza e con progetti inediti.  

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IL GIOVANE BOCCIONI

La rassegna, curata da Virginia Baradel, propone una accurata selezione di opere eseguite da Boccioni tra il 1901 e il 1909. Anni nei quali il pittore, allora ventenne, rafforza la sua vocazione artistica attraverso esperienze di studio condotte a Roma, Padova, Venezia e Milano, intervallate dall'importante soggiorno parigino del 1906 e dal successivo viaggio in Russia. Nella mostra e nell’importante catalogo scientifico che la accompagna, viene indagata la fase giovanile e formativa dell’artista calabrese, in cui lo studio del passato si lega alla volontà irrefrenabile di conoscere il presente e di sperimentare il futuro.

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