CANOVA, GLORIA TREVIGIANA. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico. L’Ottocento svelato
Le immortali effigi di Amore e Psiche e della Venere Italica sono esposte accanto ai calchi della mano e del volto di colui che le ha create. Ad aprire una sequenza di materiali canoviani che, raramente sono usciti dalle segrete stanze dei Civici Musei. Tra essi, il prezioso bozzetto delle Tre Grazie, dove a ben guardare si potrebbero scoprire le impronte del maestro. O l’edizione integrale di tutte le incisioni dello scultore, donata dal fratellastro abate Sartori Canova. Ma anche l’effige della nobildonna che ha il ritratto di lui appoggiato sul seno. Poi la grande pittura dell’800, in cui brillano il Ritratto dello scultore di Thomas Laurence e l’opera prima di Francesco Hayez. E, mostra nella mostra, le immagini canoviane di Fabio Zonta e la realtà virtuale creata da PepperGhost.
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